JOVETIC NON DEVE STRAFARE, BEHRAMI OUT PER PRECAUZIONE
E' la vigilia del derby dell'Appennino. Delio Rossi riparte dalla sconfitta col Napoli: "Non ho visto una squadra allo sbando, messa sotto in modo clamoroso, parlo sopratutto del primo tempo. C'è sconfitta e sconfitta, e quella col Napoli non è delle peggiori. Peccato perchè venivamo da un buon periodo, ma non eravamo fenomeni prima e non siamo dei "ciucci" adesso. Poi, è ovvio, con gli spazi che si sono aperti siamo andati in difficoltà. Abbiamo fatto tanti errori, questo sì, ma non ho visto lo sfacelo che si è detto. E poi non ho visto rassegnazione, abbiamo reagito. Col Lecce non reagimmo, col Napoli la reazione c'è stata. Magari scomposta, ma c'è stata. E' indubbio che ci sono troppi alti e bassi, un rendimento troppo altalenante, dobbiamo diventare più squadra. Però (ride ndr.) non dobbiamo andare dallo psicologo."
Sul Bologna: "Di loro penso tutto il bene possibile, si meritano tutto quello che hanno. Non troveremo una squadra appagata, vincere a San Siro non è da tutti. Però mi preoccupo di noi, dobbiamo andare a Bologna per giocarci la partita, fino in fondo. A ottobre potevo andare al Bologna? Io aspettavo la Fiorentina, nel senso che Firenze era per me la piazza ideale. Andai anche a parlare con i dirigenti del Bologna, ma non fu un rifiuto, fu una scelta diversa. Di Vaio? Si è rimesso in gioco dopo l'esperienza alla Juve ed ha tutta la mia ammirazione. E' uno che ha i tempi giusti dell'attaccante".
Sull'involuzione di Salifu: "E' arrivato in alto molto in fretta, sta soffrendo gli alti e bassi tipici della sua età. Deve avere la testa libera, e devo essere bravo io a non dargli troppe responsabilità. Inserirlo al momento giusto. E poi attenzione, la "primavera" non è il campionato delle seconde squadre, è un campionato giovanile. E' molto diverso. Ci vuole pazienza, lui comunque ha molta voglia, molta volontà".
Sul problema centrocampo: "A me piace un calcio verticale, e non orizzontale. Però ci vuole movimento davanti, movimento coordinato, e credo abbiamo la gente giusta per verticalizzare. Penso a Montolivo e Lazzari. Però sono fondamentali i tempi d'inserimento, e questo tipo di apprendimento fa parte del lavoro. Prima di poter correre bisogna imparare a camminare, ed in questo momento non corriamo e non camminiamo."
Sul problema Montolivo: "Il ragazzo vive una situazione particolare, lui deve fare sempre benissimo sennò partono le critiche, i sospetti. Ma non c'è dolo, se a volte non rende non è una cosa volontaria. Se così fosse non lo farei giocare. Non ne ho uno migliore di Montolivo, avanti con lui".
Sulla Jovetic-dipendenza: "Tutte le squadre dipendono dai migliori giocatori che hanno. Le vittorie le ottengono i giocatori, se vinci i duelli, l'uno contro uno, allora vinci le partite. In entrambe le fasi. Le grandi squadre vincono sempre i duelli, li vincono i giocatori. Però serve anche lo spartito, ed io cerco di darglelo. Per ora giochiamo in maniera troppo individuale".
Sulla condizione di Amauri: "Sta meglio rispetto all'inizio, per gli attaccanti vale molto anche il fattore psicologico. Basta un rimpallo fortunato, un gol, un guizzo, e scatta qualcosa. Sta a noi metterlo in condizione di fare il primo gol".
Ancora su Jovetic: "Viene da un anno di inattività, alla fine aveva i crampi. Nell'ultimo periodo si è allenato saltuariamente, va capito. Poi succede che quando non ti riescono certe cose, uno si incaponisce a farle lo stesso, mentre invece dovrebbe giocare semplice. Allora se non ti riescono sembra sia colpa della posizione, del campo, è una questione anche d'esperienza, E' ancora giovane, lo capirà... Qual'è il vero ruolo di Jovertic? Non lo sa nemmeno lui. Largo a sinistra? Potrebbe essere quello, ma è limitante perchè lui ha la capacità di venire tra le linee, di andare in profondità, andare a concludere. Però quello è un lavoro da giocatore esperto, maturo, che viene col tempo."
Su Behrami: "Non ha niente di muscolare, e questo è positivo. Però ha un'infiammazione al ginocchio e bisogna stare attenti. Lo lasciamo a casa per precauzione, meglio farlo rientrare domenica e non rischiarlo".