IL REPARTO PIÙ COSTOSO. MA COME PUNTELLARE L'ATTACCO?
Non sarà certamente il primo reparto su cui la dirigenza della Fiorentina metterà le mani, ma è un punto focale della squadra che verrà: l'attacco viola deve essere puntellato oppure no? Perché gli investimenti dell'ultimo anno sono andati soprattutto in questa direzione: 27 milioni per Nico Gonzalez, 16 per Ikoné e 16 per Arthur Cabral.
Un totale di circa 60 milioni (se ci aggiungiamo anche i 2 milioni pagati per Sottil sfondiamo abbondantemente la cifra) per un attacco che però si è dimostrato non proprio performante nel finale di stagione della Fiorentina visto che su azione sono arrivati solo 2 gol nelle ultime 7 partite compreso il ritorno di Coppa Italia con la Juventus.
La Fiorentina vuole ripartire dal tridente per cui ha speso la maggior parte dei suoi soldi ma che ha ancora bisogno di tempo per completare il processo di ambientamento. La questione legata alle eventuali riserve però tiene banco perché se Sottil è pronto ad insidiare i titolari per prendersi una maglia che più volte in stagione gli è toccata, il futuro di Saponara è ancora da definire e quello di Kouamé e Piatek, fino a mezzanotte di oggi le punte di riserva, ancora di più. Per non parlare dell'addio di Callejon che impone un ulteriore intervento.
Per Saponara la situazione è chiara ma non per questo sembra possa avere una sua definizione a breve: vuole restare a Firenze ma va trovato l'accordo su cifre e durata del contratto. Piatek è molto vicino all'addio definitivo e per Kouamé è pronta una nuova esperienza altrove (all'Atalanta?) a meno che non riesca a convincere Italiano fin dai primi allenamenti. Una volta risolte queste questioni, la Fiorentina potrà eventualmente andare sul mercato per cercare un quarto ed un quinto esterno e poi su un attaccante che possa competere o fare da sostituto a Cabral.