IL RAMBO VIOLA E IKONE' CHE MANTIENE IL TRISTE PRIMATO. GIOIE E DOLORI DA S.SIRO

20.03.2022 00:00 di  Sonia Anichini   vedi letture
IL RAMBO VIOLA E IKONE' CHE MANTIENE IL TRISTE PRIMATO. GIOIE E DOLORI DA S.SIRO

La parte razionale di me ritiene una bella impresa quella fatta dalla Fiorentina a San Siro, l’altra, quella emotiva, si arrabbia per le occasioni perdute, per la mancanza di concretezza in zona gol e per gli errori difensivi che hanno portato al gol l’Inter dopo cinque minuti dal vantaggio di Torreira. Faccio pace con me stessa e mischiando le cose arrivo ad un pari, come quello ottenuto alla fine dalla Viola…per essere sinceri alla fine Ikonè stava per regalarci un sogno e penso che molti fiorentini, come me, siano stati in punta di divano accompagnando il ragazzo francese verso la porta di Handanovic pronti ad esultare, ma lui spara sul portiere e frantuma i miei sogni di vittoria.

Era un’occasione d’oro al 94’ ed invece rimane la conferma che siamo l’unica squadra che non ha fatto gol nei minuti di recupero in questo campionato, primato che potrebbe esaltare solo le gare le vinci nei novanta minuti ordinari. Avrei voluto prendere a calci il televisore e mi sono ricordata che anche con la Juventus Ikonè era andato vicino al gol con una bella azione tipo quella di ieri, ma vicino non conta e mi auguro che arrivi presto la mira giusta per trovare finalmente quei gol dagli attaccanti esterni che tutti, il Mister in primis, ci aspettiamo.

Anche il suo compagno Gonzalez non segna mai, anche se ha fatto l’assist per il vantaggio viola, ma vorrei che riuscisse ad essere più incisivo davanti alla porta, meno fronzoli e più sostanza non fosse altro per dare un senso all’acquisto più oneroso della storia gigliata.

C’è comunque chi si sta specializzando nel toglierci le castagne dal fuoco, chi si sta ritagliando il ruolo di leader, chi è indispensabile alla squadra, chi da sabato sera veste il ruolo del super-eroe, un Rambo di casa nostra che si strappa un dente giusto per continuare a dare il suo contributo: Torreira è unico ed anche contro i nerazzurri ha trovato la zampata vincente, dopo quella della scorsa settimana contro il Bologna, confermando quanto sia assolutamente indispensabile farlo rimanere a Firenze.

Peccato che in vantaggio ci siamo rimasti pochi minuti perché ci siamo dimenticati Dumfries in area e addio. Menomale che ieri il Var ci ha fatto togliere un rigore che l’arbitro aveva assegnato per un fallo su Lautaro, che invece aveva fatto lui su Venuti, perché temevo la beffa come all’andata. Stavolta però abbiamo tenuto per tutta la gara, con momenti alti e bassi (vedi le belle parate di Terracciano), ma si può dire che la prestazione è stata all’altezza della Scala del calcio.

La Fiorentina ha iniziato con piglio aggressivo tanto che lo stesso Inzaghi ha riconosciuto le difficoltà che hanno dovuto affrontare e anche i cambi da lui effettuati non lo hanno aiutato a prendersi il punteggio pieno, mentre il nostro subentrato Ikonè per poco non lo faceva. L’immagine di questo ragazzo che si invola verso la porta mi torna sempre alla mente e non mi farà dormire!

Sono comunque contenta nel complesso perché penso che, in anni passati, una partita come questa forse l’avremmo persa ma questo gruppo ha una grande anima che è quella di Italiano. Il Mister sta facendo un capolavoro coi suoi ragazzi, molti sono in netto miglioramenti e fra questi cito Igor e Castrovilli (finalmente!) e se solo avesse a disposizione un buon finalizzatore, uno nuovo visto che “quello” non c’è più, avremmo qualche punto in più che, vista la classifica, significherebbe Europa sicura.

Ma continuando il cammino con la grinta e la caparbietà viste a Milano, la strada non potrà che portarci verso belle soddisfazioni.

La Signora in viola