IL PAGELLONE DELLA SERIE A
Tempo di bilanci, di giudizi, di valutazioni. Tempo di promozioni e di bocciature, di strette di mano o di calci nel sedere. Si conclude all'ultimo tuffo la Serie A 2007/08, campionato a dir poco entusiasmante, che ha emesso i suoi verdetti solo alla trentottesima giornata di campionato. Andiamo a vedere allora, nello speciale di Firenzeviola.it, quali sono le valutazioni squadra per squadra e, in queste, chi si merita applausi e chi fischi.
INTER - 7
Un "buono" è inevitabile, visto che i nerazzurri, nel bene o nel male, si sono laureati Campioni d'Italia. Solo all'ultima giornata però, solo dopo essere incorsi in una parabola discendente che poteva costar loro una stagione in modo assolutamente rocambolesco.
IL MIGLIORE - Zlatan Ibrahimovic
E c'è chi lo definiva "mezzo fenomeno". Dopo aver preso per mano l'Inter per buona parte della stagione, torna nel momento più delicato e sigla i due gol che regalano lo scudetto ai nerazzurri. Chapeau.
IL PEGGIORE - Roberto Mancini
Perché poteva perdere in extremis uno scudetto già vinto. Perché ha litigato anche con i magazzinieri. Perché ha minacciato di andarsene ed ancora non l'ha fatto.
ROMA - 8
Una rimonta epica, un gioco spettacolare, una squadra compatta e che ha sfiorato uno Scudetto che sarebbe entrato per sempre nella storia.
IL MIGLIORE - Luciano Spalletti
Perché, alla stregua di Prandelli, è un allenatore che lascia davvero il segno. Nel gioco, nel morale, nel carattere, nel comportamento. Tanto di cappello anche per il tecnico toscano.
IL PEGGIORE - Amantino Mancini
La brutta copia del bel giocatore visto gli scorsi anni. Corricchia, driblicchia, segnucchia. Un po' poco, per uno che è stato valutato fior di milioni...
JUVENTUS - 8
Parlatene bene, parlatene male, ma la Vecchia Signora è tornata a ruggire. Una neopromossa, seppure sui generis come la Juventus, non si era mai vista così in alto. Stile e classe stanno tornando quelli dei vecchi tempi, magari senza la puzza sotto il naso o l'arroganza delle ultime stagioni.
IL MIGLIORE - Alex Del Piero
Capocannoniere e di diritto ad Euro 2008. Una stagione da incorniciare per il numero 10 juventino, simbolo di una squadra e di un'intera epoca di una tra le più grandi squadre del mondo.
IL PEGGIORE - Tiago
A Firenze c'è chi rimpiangeva il suo mancato acquisto.. Beh, dopo un bilancio di fine stagione, l'unica cosa che viene da dire è "meno male".
FIORENTINA - 8
La cenerentola che diventa principessa, l'intrusa in paradiso, la piccola tra le grandi. Chiamatela come volete, il succo è che la truppa agli ordini di Cesare Prandelli (che non eleggiamo "migliore" per manifesta superiorità) ha stupito e sorpreso tutti, concludendo la stagione addirittura davanti al Milan.
IL MIGLIORE - Alessandro Gamberini
Da buon giocatore a difensore insuperabile. Un'evoluzione incredibile per l'ex centrale del Bologna, cresciuto esponenzialmente in questa stagione ed entrato, a suon di prestazioni da 8 in pagella, di diritto nel novero dei grandi centrali europei.
IL PEGGIORE - Manuel Pasqual
Da un'evoluzione ad un'involuzione. Crollo verticale per l'ex terzino dell'Arezzo, autore di una sequela di prestazioni deludenti e degradato al ruolo di riserva di Gobbi nella seconda parte della stagione.
MILAN - 5
"Campioni del mondo". Era così bello e dolce sentirlo dire dalla calda voce di Martellini, quanto in questa stagione è stato fastidioso sentirlo ripetere e sbandierare ai quattro venti ad ogni sconfitta da parte di Galliani e soci. Un'annata "semi-disastrosa", se non per il Mondiale per Club di Yokohama e per la Supercoppa Europea. Ma il Milan in Uefa significa solo disastro totale.
IL MIGLIORE - Alexandre Pato
Arrivato in veste di salvatore della patria ed accolto in Via Turati come il nuovo fenomeno del calcio internazionale, Pato dimostra di avere il talento per essere un grandissimo anche se da soli i suoi colpi non bastano per salvare il Titanic rossonero.
IL PEGGIORE - Ronaldo
Non per quello che ha fatto sul campo. Anzi, per quello tutto lo sport non può che augurargli di guarire presto. Però le avventure in Brasile sono tutte da ridere ed emblema di una stagione rossonera finita... Proprio lì.
SAMPDORIA - 7.5
Guidata da Cassano e Mazzarri, la squadra blucerchiata riconquista la dimensione che aveva perso da più di dieci anni, ovvero quella di prima outsider delle cinque grandi italiane.
IL MIGLIORE - Antonio Cassano
Nonostante le mani per coprire il labiale, nonostante le maglie tirate agli arbitri, Fantantonio si dimostra ancora un giocatore e, a suon di giocate da urlo, trascina i blucerchiati quasi fino alla Champions League.
IL PEGGIORE - Emiliano Bonazzoli
Difficile trovare un peggiore in questo splendido gruppo blucerchiato. Certo è che, se un attaccante che gioca 30 partite, seppur 10 da titolare e 20 da subentrato, segna solo 2 gol in stagione e nella classifica dei marcatori dei liguri finisce alla pari del centrale difensivo Gastaldello, vuol dire che la stagione proprio positiva non è.
UDINESE - 7
Ad un passo dalla Champions, poi il crollo, poi di nuovo a lottare per il quarto posto e poi un assestamento sulla sesta piazza, la dimensione più consona ad un ambiente sano, che sa valutare i giovani ed i giocatori in cerca di rilancio come quello bianconero.
IL MIGLIORE - Antonio Di Natale
Diciassette reti coronano l'ennesima stagione da protagonista del trequartista campano, destinato a portare con orgoglio il nome dei friulani anche agli Europei. Il gol contro la Reggina all'andata è da cineteca, anche se le prodezze ormai non si contano più.
IL PEGGIORE - Felipe
Una precisazione. La stagione non è da buttare o da dimenticare che dir si voglia. Certo è che, da uno dei difensori sino alla scorsa stagione più regolari e dal rendimento migliore, ci si aspettava molto di più. Invece, se l'Udinese è arrivata dietro alla Samp e, perché no, al Milan, le colpe maggiori sono della retroguardia, con Felipe primo imputato.
NAPOLI - 6.5
Nonostante qualche errore di mercato, nonostante uno schieramento tattico troppo scoperto in difesa, il Napoli sorprende tutti e raggiunge l'Europa, anche se dalla porta secondaria, al ritorno in Serie A. Una stagione, dunque, complessivamente positiva per gli azzurri che ora si apprestano a costruire una squadra che possa lottare per obiettivi ancora superiori.
IL MIGLIORE - Marek Hamsik
Il grande colpo partenopeo. Arrivato come un giovane di bellissime speranze, condisce la sua stagione d'esordio in Serie A con prestazioni da campione assoluto, suggellate da un coast-to-coast contro il Milan che resterà negli annali. Faticherà, eccome se faticherà il Napoli, per resistere ai milioni che mezza Europa è pronta ad offrire per il talento slovacco.
IL PEGGIORE - Michele Pazienza
Non tanto perché da lui ci si aspettassero mari e monti. E' un gregario, un lottatore, un lavoratore infaticabile ed instancabile. Certo è che spendere più di 4 milioni per il suo cartellino, è sembrata ai più una vera e propria follia, non ripagata poi da prestazioni convincenti sul rettangolo di gioco.
GENOA - 6.5
Stesso discorso dei partenopei. Ritorno in Serie A, con qualche peccato di "gioventù", ma anche con tanti colpi azzeccati (e qualcuno sbagliato) sul mercato. Gasperini ha saputo lavorare al meglio con il materiale umano messogli a disposizione dal patron Preziosi, è una vera e propria garanzia per il futuro dei grifoni.
IL MIGLIORE - Marco Borriello
Chi si aspettava l'ormai ex viveur delle notti milanesi in vetta o quasi alla classifica cannonieri della Serie A ad inizio stagione, alzi la mano. Borriello, dopo anni di delusioni e discoteche, decide di iniziare a fare il calciatore e dimostra di saperlo fare. E bene.
IL PEGGIORE - Domenico Criscito
Non è Nesta e nessuno pretendeva di vederlo ai livelli del centrale del Milan. Ma che il "grande talento" di scuola Juventus disputasse un campionato così mediocre, dopo un tam tam mediatico così forte in estate, neanche. Delusione totale.
ATALANTA - 7
Perché ad inizio anno c'era anche chi la dava come candidata alla retrocessione. Del Neri, considerato da molti "tecnico da e solo per il Chievo" ha stupito ancora, rilanciando Doni, reinventando Langella, facendo esplodere Carrozieri, Floccari e Guarente.
IL MIGLIORE - Cristiano Doni
Vince in extremis il ballottaggio con Floccari. 12 reti, però, sono un bottino da rapace d'area. Doni, invece, è un trequartista rilanciato come seconda punta, un giocatore che tutti davano per finito e che invece ha dimostrato di esserci ancora.
IL PEGGIORE - I tifosi
Quelle immagini, quelle minacce durante Atalanta-Milan, dopo l'omicidio Sandri, resteranno per sempre una macchia nella storia dei supporters orobici. Nient altro da aggiungere.
PALERMO - 4
Sognava la Champions il Palermo.. Viene da sorridere, a vedere la classifica finale, dopo le dichiarazioni di guerra del patron Zamparini in agosto. Un fallimento per tanti, per troppi, presidente e allenatori su tutti.
IL MIGLIORE - Amauri
Un'oasi nel deserto. Segna e gioca, cercando di prendere per mano un Palermo che però gli sfugge di mano a più riprese e che non segue quasi mai il suo trend positivo.
IL PEGGIORE - Maurizio Zamparini
Elogia Colantuono, condanna Guidolin. Elogia Guidolin, condanna Colantuono. Elogia Colantuono, condanna Guidolin. Sempre e comunque sopra le righe nella gestione di squadra e spogliatoio, non regala serenità all'ambiente rosanero che si trova così frastornato ed infastidito dalla pioggia di critiche di Zamparini.
LAZIO - 4.5
Più dieci dalla terzultima. La dice lunga sulla stagione della Lazio, alla quale servirebbe davvero un bagno d'umilità, magari anche nella fontana preferita da Delio Rossi.
IL MIGLIORE - Marco Ballotta
Classe 1964. Capito? Classe 1964. E vola ancora come e meglio di Muslera, para ancora come un giovanotto, come un ragazzino. Merita una standing ovation lunga 90 minuti, è uno dei lati belli del calcio italiano.
IL PEGGIORE - Stefano Mauri
Dopo un anno da protagonista, una stagione da dimenticare. La media voto è tra le più basse della Serie A, il suo futuro lontano da Roma.
SIENA - 7
Record di punti e salvezza anticipata grazie soprattutto alla bravura di coach Beretta che, nonostante il caratterino pepato, si è dimostrato un signor tecnico, finendo davanti a squadre meglio attrezzate dei bianconeri. Ha valorizzato giovani come De Ceglie e Galloppa e soprattutto rilanciato Maccarone.
IL MIGLIORE - Massimo Maccarone
Appunto. Big Mac. Crapa pelata e fiuto del gol, quello ritrovato del bomber che fece impazzire l'Italia dopo la straordinaria rete all'Under 21 inglese. 14 reti sono un ottimo bottino per lui, suggellate da quel fantastico gol nell'ultima di campionato contro il Palermo.
IL PEGGIORE - Christian Riganò
Ci dispiace. Tanto, davvero, perché Firenze resterà per sempre legata al suo "bomber muratore". Però 1 gol in 17 gare è roba da difensori. Forse la Spagna non gli ha fatto bene, anche perché sembra che tortillas e paella fossero decisamente succulente nella cucina del Levante...
CAGLIARI - 7.5
Nessuno avrebbe scommesso un euro, alla fine del girone di ritorno, sulla salvezza dei sardi. C'era già chi parlava di ricostruzione dalla B, di disastro... E invece è arrivato un signore sconosciuto ai più, tale mister Ballardini, che rimboccandosi le maniche ha trascinato il Cagliari con un girone di ritorno a ritmi da Champions League.
IL MIGLIORE - Robert Acquafresca
Arrivato in punta di piedi a Cagliari, ha segnato 10 gol pesantissimi nella sua prima stagione in A. Roba da cannonieri dal futuro assicurato. E le sirene provenienti da Milano e Firenze, non arrivano certo a caso...
IL PEGGIORE - Pasquale Foggia
Non tanto per quello che ha fatto sul terreno di gioco, ma per quello che ha combinato fuori. Come può venire in mente, ci chiediamo, di far picchiare un compagno di squadra..?
TORINO - 4.5
Ma proprio risicato risicato eh.. Salvezza raggiunta alla penultima giornata, quando ad inizio anno c'era chi parlava di Europa. Certo è che, puntare tutto su Recoba, è un azzardo. Perso.
IL MIGLIORE - Matteo Sereni
La partita contro la Fiorentina, ultima di campionato, è l'emblema della stagione di Sereni. 75 tiri ricevuti ogni partita, 73 parate, un palo, un gol subito, a volte qualcosa di più. Poc'altro poteva fare per salvare la baracca, ma uno così meritava la Nazionale.
IL PEGGIORE - Sasa Bjelanovic
Persino Larrivey, Morimoto, Tristan, Joelson e Malonga hanno fatto meglio di lui. Zero. Ribadiamo zero nella casella reti fatte. Ed è un attaccante centrale, di quelli che di gol ne dovrebbero fare 20 all'anno. Fantastico, no?
REGGINA - 6
Per andare in scia all'operato di Mazzarri della scorsa stagione, ci voleva l'ex tecnico della Primavera, Orlandi. Falliti i tentativi di Ficcadenti ed Ulivieri, quello che vorrebbe diventare il Ferguson amaranto trascina la Reggina alla salvezza, grazie anche ad un mercato di gennaio comunque positivo.
IL MIGLIORE - Franco Brienza
Infatti, il migliore è arrivato a gennaio. Abbandonato dal Palermo, il piccolo fantasista si rigenera al di qua dello Stretto e, a suon di tacchi, assist e giocate di fino, è uno dei protagonisti della salvezza amaranto insieme a Nicola Amoruso.
IL PEGGIORE - Bruno Cirillo
Diciotto gare giocate, sette ammonizioni ricevute, tre rigori provocati. Bentornato in Italia, Cirillo!
CATANIA - 5
Le scoperte di Lo Monaco valgono un 8, la salita e poi la discesa in classifica un bel 2. La qualità c'è, Baldini la sa sfruttare a sprazzi, Zenga leggermente meglio ma manca ancora qualcosa per non arrivare ancora una volta lì, a ridosso delle ultime.
IL MIGLIORE - Juan Manuel Vargas
La grande sorpersa della stagione appena conclusa. Ha corsa, ha tiro, sa crossare, sa attaccare, sa difendere. E sopratttuto, vestirà con tutta probabilità la maglia della Fiorentina. Trovategli un difetto...
IL PEGGIORE - Silvio Baldini
Non tanto per come ha gestito lo spogliatoio. Non tanto perché ha ricevuto l'ennesimo esonero della sua carriera. Per quel calcio nel sedere a Di Carlo però sì. "Migliore dei peggiori", senza ombra di dubbio.
EMPOLI - 4.5
Nessuno si aspettava di rivedere gli azzurri in Uefa, ma neanche di vederli retrocedere. Invece, vuoi per una gestione errata dei tecnici, vuoi per la mancanza di un bomber di razza o per l'inesperienza della rosa, l'Empoli torna in serie B.
IL MIGLIORE - Sebastian Giovinco
Il piccolo talento scuola juventus sorprende subito tutti: giocate alla Zola, gol alla Zola, movimenti alla Zola. Il nuovo Zola, insomma. Il suo futuro è a forti tinte bianconere, l'Empoli rimpiangerà il fatto di non aver sfruttato a pieno tutte le sue capacità per raggiungere la salvezza.
IL PEGGIORE - Luca Saudati
Dopo l'infortunio di Pozzi, tutto sulle sue spalle in attacco. E tutto, è girato male. Tre rigori sbagliati di fila, prestazioni insufficienti come se piovesse, pochissimi gol ed una retrocessione che peserà come un macigno sull'attaccante scuola Milan.
PARMA - 4
I fasti dei tempi di Zola, Thuram, Crespo, Cannavaro e Mutu sono ormai andati. Certo è che questo Parma è stato un vero e proprio disastro: una retrocessione dura da digerire, visto che la quota salvezza quest anno è stata davvero bassa, tanti giovani non valorizzati e soprattutto tantissime delusioni da parte dei vari Lucarelli, Reginaldo e soprattutto Cuper e Ghirardi.
IL MIGLIORE - Luca Cigarini
Oddio, trovare un migliore in questo Parma è come cercare un ago in un pagliaio. In ogni caso, il giovane regista dell'Under 21 è uno dei pochi a salvarsi tra i ducali ed uno tra i tanti che lascerà l'Emilia in cerca di nuova fortuna.
IL PEGGIORE - Cristiano Lucarelli
Arrivato a gennaio in veste di salvatore della patria, segna un gol ogni quattro partite e sembra il lontano ricordo del grande bomber che fu. Che sia stata l'aria ucraina a turbarlo? Oppure quel "miliardo" perso in quel famigerato ritorno a Livorno?
LIVORNO - 3
Ok, non c'era da aspettarsi una stagione da Champions, ma questo è un fallimento su tutti i fronti per il Livorno. Spinelli cambia allenatori senza ottenere risultati, il mercato è un disastro ed il gioco latitante assoluto. Una retrocessione meritata, per un club che ora dovrà rimboccarsi le maniche per ripartire praticamente da zero.
IL MIGLIORE - Alessandro Diamanti
Unica luce nelle tenebre amaranto. Colpi di genio, di classe, fantasia allo stato puro, esordisce in Serie A con gol di straordinaria fattura ed è eletto da tutti come il solo giocatore labronico sopra la sufficenza in questa annata disastrosa.
IL PEGGIORE - Diego Tristan
Peschiamo a caso dall'ampolla dei gravemente insufficienti del Livorno e viene fuori il nome del "Pichichi" spagnolo del 2002. Una sola rete in campionato, a fronte delle decine di gol fatti in patria, errori marchiani e una dose incommensurabile di fischi da parte di tutti i tifosi labronici.