IACHINI E IL NUOVO FANTASMA

08.10.2020 16:02 di  Luciana Magistrato   vedi letture
IACHINI E IL NUOVO FANTASMA
FirenzeViola.it
© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Calma e gesso, tanto un allenatore è abituato a trovarsi spesso solo contro tutti. Dopo l’assalto mediatico di Daniele De Rossi e il fantasma di Luciano Spalletti sempre presente lo scorso campionato, Beppe Iachini ora deve lottare con  quello di Maurizio Sarri, nome circolato con prepotenza soprattutto alla luce della notizia di una possibile rescissione del contratto con la Juve. Cosa non da poco visto che il contratto pluriennale e milionario con l’Inter è sempre stato l’ostacolo principale, ma non l’unico, per arrivare a Luciano Spalletti.

L’idea di Daniele De Rossi ebbe talmente tanto clamore, alla vigilia di partite importanti per il futuro, che era stato subito stoppata da Rocco Commisso anche perché era stato bocciato pure dall’ambiente, come grande calciatore ma inesperto e senza patentino come allenatore, oltre che ennesimo romano ad approdare a Firenze. Ieri Di Marzio, che su Sky aveva lanciato la notizia bomba, ha spiegato che erano stati sbagliati i tempi di divulgazione (ma un giornalista che sa non può tacere)  ma che c’era tutta l’intenzione dei dirigenti viola di chiedere anche una deroga pur di averlo in panchina. DDR da parte sua ha solo detto, in un’intervista recente, che a Firenze verrebbe a piedi.

Oggi, come detto, è tornato con prepotenza a circolare il nome di Maurizio Sarri, toscanaccio doc con un curriculum e un gioco di tutto rispetto e qualche trofeo in bacheca nonostante la separazione dalla Juve, nel cui ambiente forse non si è mai calato. Ma questo, a Firenze, potrebbe essere solo un punto a favore. A spingerlo c’è la passione della famiglia, tifosissima viola, e dell’amico Aurelio Virgili che lo “sponsorizza” alla Fiorentina, sperando che il sogno si realizzi. Oltre all'arrivo di Callejon, il cocco appunto del valdarnese. Chissà se tanta pubblicità non sia controproducente però, come accaduto a DDR.

Beppe Iachini intanto lavora a testa bassa, consapevole che ha una buona squadra (il monte ingaggi direbbe questo, a differenza dei tanti giocatori fuori ruolo che indicano carenze) ma che dal mercato non è arrivato quanto chiesto. Pradè in conferenza ha quasi sfidato tutti, dicendo un “ma lo ha mai detto pubblicamente?”.  Pubblicamente no, ma alla dirigenza qualcosa avrà pur detto. E un allenatore intelligente sa di non poter discreditare i giocatori a disposizione. Se avesse chiesto a gran voce la punta, ad esempio, ora si troverebbe senza e con tre attaccanti amareggiati e arrabbiati.  E sul regista l’agente di Torreira ha confermato che era un obiettivo viola, segno che la società inizialmente era alla ricerca di un giocatore in quel ruolo. Ma ormai conta poco e Iachini dovrà rimboccarsi le maniche per trovare il modo di valorizzare i giocatori a disposizione e gestire le critiche che gli arrivano da tante parti (anche le frecciatine della dirigenza che gli ricorda tra il serio e il faceto che una squadra così forte non l'ha mai avuta, con annessi i fantasmi.