FIORENTINA, E' qui la festa!!!
FirenzeViola.it
© foto di Giacomo Morini
Comunque vada, sarà un successo. C'è poco da dire. Quarto anno, quarto miracolo. Ancora una grande costretta a guardare da dietro i viola, ancora una Champions League raggiunta. Applausi. Firenze ha già goduto, domenica scorsa. Cinquecento persone in delirio hanno attesso gli "eroi viola" all'aereoporto per poi scortarli festanti al Franchi.
E' giusto così. Questa città e questa squadra devono godere per un quarto posto raggiunto. Ma questa volta c'è qualcosa di più. La Viola ha deciso di esagerare, regalando al suo popolo un'ultima domenica da cuore in gola. Scontro diretto col Milan. Novanta minuti per andare oltre il miracolo, per agganciare il Diavolo e spingerlo al preliminare. Sarebbe la seconda beffa consecutiva per i rossoneri. Immaginiamo i pensieri di Galliani e compagni."Quella rovesciata di Osvaldo mi è rimasta sullo stomaco, ci è costata un sacco di soldi". Parole e musica, per Firenze. Lo ha detto qualche settimana fa l'a.d di Via Turati. Chissà che non si trovi costretto a ripeterlo, tra qualche mese.
Firenze sogna. Sogna il terzo posto ed una poltrona d'elitè nel salotto dei grandi. Accedere direttamente alla fase a gironi sarebbe come un tuffo nell'acqua ghiacciata in una giornata da quaranta gradi per le casse gigliate. Ma questo è un altro discorso. Domenica, comunque vada, dovrà essere una festa. Frey e compagni hanno già raggiunto il loro obiettivo. La gente lo sa, ed i quarantamila del Franchi saranno li non solo per spingere i loro guerrieri all'ultima impresa impossibile, ma anche e soprattutto per rendergli omaggio, per alzarsi in piedi e applaudirli. Uno stadio pieno per salutare un gruppo che merita una standing ovation.
A proposito di standing ovation. C'è una persona, un avversario, che domenica a Firenze giocherà la sua ultima partita con la maglia del Milan. Paolo Maldini. Bastano il nome ed il cognome per avere un sussulto. Una leggenda. La storia del calcio passa attraverso uomini come lui ed è giusto salutarlo come merita. Vederlo amareggiato, triste, per il trattamento ricevuto dalla sua curva nel giorno dell'addio a San Siro ci ha fatto male. Conterà poco, ma Firenze domenica ha l'opportunità di regarargli un sorriso, di fargli capire cosa rappresenta per i tifosi di tutto il mondo. Sarà festa anche per lui, ed è giusto così.
Comunque vada, sarà un successo. Siamo a mercoledì ed il countdown per la partita dell'anno è partito. C'è un'aria di festa, in città. Aleggia, si sente, si respira. Serenità, soddisfazione e gioia pervadono gli animi dei fiorentini. Chissà cosa provano i ragazzi col giglio sul petto. Chissà cosa prova Gilardino, che domenica ha l'opportunità di spingere nel baratro i suoi ex compagni. Saranno concentrati, decisi, animati dall'ardore di poter fare la storia e, soprattutto, saranno sereni. E' questa l'arma in più dei viola. Perchè Firenze ha già vinto e la festa è già pronta, comunqe vada...