FIORE-JUVE, I racconti di Gianluigi e Gabriele

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Continua la carrellata dei vostri ricordi, con i racconti dei Fiorentina-Juventus che hanno segnato la vostra vita da tifosi. Ecco due nuovi brani inviati dai nostri lettori all'indirizzo di posta redazione@firenzeviola.it:

Il ricordo di Gianluigi Manginelli: "Sono un tifoso viola originario della provincia di Bari trapiantato a Milano per lavoro.
Voglio raccontarvi il mio Fiorentina-Juventus dello scorso anno. Il turno di notte a lavoro, che finì all'ora di pranzo del giorno della partita, mi impedi di andare a Firenze. Così, finito di lavorare, mi misi in macchina per poter tornare a casa il prima possibile e godermi la partita. Arrivo in tempo, non c'erano i miei coinquilini a casa. Solo io, il computer, la Viola e tutto il Franchi in festa. Tremavo dall'emozione. DAI CHE OGGI LI DISTRUGGIAMO!!! Il primo tempo...un'agonia!!! Quando l'arbitro fischia la fine dei primi 45 minuti, sconsolato, mi metto nel letto, stanco nel fisico e nell'animo. Il computer è accanto a me, acceso ma non lo guardo. Da sotto le coperte sento solo il telecronista che racconta di una Juve ancora arrembante. Ma ecco la svolta. Rigore per la Fiorentina!!! Lentamente faccio capolino da sotto le coperte e vedo Pepito che insacca!!! Sarà solo una timida reazione o la possibilità di una rimonta? Tiro di Rossi!!! GOOOOL!!! Espoldo!!! sono in ginocchio sul letto, esultante, sento le forze che ritornano, il Franchi è una bolgia!!! Che succede? Palla a Joaquin...GOOOOL!!! 3-2!!! Urlo a squarciagola, tutto il palazzo mi sente!!! E sento qualche interista accennare un'esultanza dalle finistre di fronte alla mia. Non è finita!!! Cuadrado se ne va, palla per Rossi!!! GOOOOL!!! 4-2!!! Trema tutta la casa!!! La gioia è incontenibile. L'arbitro fischia la fine. Vado sul balcone e metto sul pc la base del nostro inno che canto con tutto l'amore che provo per i nostri colori. Da allora tutti nel palazzo sanno che li, circondato da interisti e milanisti, c'è un tifoso della Fiorentina, solo, orgoglioso, e col cuore tutto viola".

Il ricordo di Gabriele Pruneti: "Era mezzogiorno e il mio babbo era riuscito a prendere due biglietti in ferrovia per me e per una mia amica. Aspettavo passeggiando in su e in giu l'arrivo del treno mentre la mia amica mi diceva che ero pazzo e che sentivo troppo quella che era una normale partita. In realtà non sapeva nemmeno lei quanto fosse importante per me quella partita e quanto avessi voglia di vincerla. Alle 3 in punto l'arbitro fischia e si può cominciare, ricordo che dopo 10 minuti non avevamo già più voce. Al gol di Tevez e poi a quello di Pogba lo stadio si ammutolì, l'orgoglio di una città era ferito e gli spettri del 5-0 erano nell'aria. Ma alla fine quando Rossi segnò il 2-2, e la mia amica mi abbracciò, lì capii che potevamo farcela. Al 4-2 si scatenò l'apoteosi. Ricordo quel giorno come il giorno più bello della mia vita e spero che anche quest'anno i nostri ragazzi ci regalino un'altra gioia indescrivibile".