DAL MILAN AL MILAN: A DUE ANNI DAL PRIMO GOL, CASTROVILLI HA ANCORA TUTTO DA DIMOSTRARE

16.11.2021 20:00 di  Alessandro Di Nardo   vedi letture
DAL MILAN AL MILAN: A DUE ANNI DAL PRIMO GOL, CASTROVILLI HA ANCORA TUTTO DA DIMOSTRARE
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Settembre 2019: con un destro secco dal centro dell’area Gaetano Castrovilli supera Donnarumma e segna a San Siro il suo primo gol in Serie A a coronamento di una prestazione individuale superlativa. La magica notte della Fiorentina di Montella rimarrà un’illusione di fine estate e di lì a poco l’annata dei viola si complicherà terribilmente; uno dei pochi bagliori di luce nella travagliata stagione 2019/2020 sarà però rappresentato dalla crescita di quel ventiduenne pugliese che con giocate di fino, gol e assist nel frattempo si era guadagnato la fiducia del CT Roberto Mancini.

A più di due anni di distanza le tante speranze riposte da Fiorentina e Nazionale su quello che nel frattempo è diventato il numero dieci gigliato sono rimaste in sospeso: guai fisici, un’alternarsi di guide tecniche e un’insofferenza nel trovare la giusta posizione per valorizzare il suo indubbio talento hanno frenato la crescita di un calciatore che, da dopo lo stop dovuto alla pandemia, sembra aver smarrito la strada che lo stava portando ad essere uno dei migliori centrocampisti del panorama nazionale.

Dopo un Europeo vinto da comparsa (soltanto tre minuti giocati) la stagione 2021/22, anche per i presupposti dati dall’arrivo di un tecnico votato al calcio offensivo e di qualità come Vincenzo Italiano, doveva essere quella della conferma per il numero dieci. Invece l’esplosione del centrocampista classe ’97 sembra ancora essere lontana: dall’inizio del campionato solo 404 minuti (5 presenze da titolare e 3 da subentrato), nel mezzo alle quali c’è stato anche uno stop di un mese per un infortunio al costato. La sosta potrebbe però aver fatto bene a Castrovilli, che ha potuto lavorare fianco a fianco con Italiano e recuperare la forma fisica migliore: il tecnico non ha mai fatto mistero di ritenerlo un calciatore fondamentale ma anche lui, come i suoi predecessori, non sembra per il momento riuscito a valorizzare un talento che è rimasto grezzo nonostante il passare del tempo.

Sono passati infatti già più di due anni dal suo approdo a Firenze, il tempo corre per un ragazzo ancora relativamente giovane ma che a febbraio compirà venticinque anni, le cui potenzialità sembrano ferme a quella partita col Milan del settembre 2019. Ecco che l’incrocio coi rossoneri potrebbe essere il momento giusto per stappare il suo talento: un giocatore con il controllo di palla, gli inserimenti e le intuizioni fatte intravedere da Castrovilli, se riuscisse a sbloccarsi e giocare con continuità, potrebbe rappresentare una manna dal cielo per le difficoltà offensive di Italiano e, anche in chiave spareggi di marzo, un rinforzo non da poco per la Nazionale.