BELLA A METÀ E CON I SOLITI LIMITI IN ATTACCO: LE DUE STRADE VIOLA
“Houston, abbiamo un problema”. Che poi in casa Fiorentina è un po’ lo stesso di sempre, ovvero quello del centravanti. A San Siro se n’è avuto la riprova, visto che ancora una volta cambiando l’ordine degli addendi il risultato non è variato. E se sulla prestazione complessiva dei viola contro il Milan c’è poco da dire (al di là di un primo tempo sornione e inaspettatamente timido visto come i rossoneri avevano approcciato la gara, la formazione di Italiano per occasioni create avrebbe meritato almeno il pareggio), appare evidente come nelle notti in cui Bonventura e Gonzalez - 11 gol in due in campionato, oltre il 50% del totale della rosa - non girano, per la Fiorentina fare gol diventi un’impresa titanica.
La prova di Lucas Beltran, senza girarci tanto attorno, è stata un passo indietro. Ok la forma fisica precaria dopo due settimane di stop per guai fisici, ok che Tomori e Thiaw sono ossi duri però, nella chance da rete che a inizio ripresa avrebbe potuto regalare ai viola il gol del pari, era lecito aspettarsi di più. Ed è stato lo stesso Italiano a evidenziarlo senza troppi giri di parole, tacendo peraltro su una prova nel complesso non sufficiente: gli 8 palloni persi sui 25 toccati sono un dato chiaro. Che dire, poi, di Nzola? Caos organizzato, più che calcio. Tra un tocco di mano e l’altro, la prova dell’angolano è stata ancora una volta impalpabile: 3 duelli persi (tra quelli a terra e quelli in elevazione) e una percentuale di xG pari a 0,10. Il nulla o quasi.
Quali soluzioni adottare dunque? La sensazione è che tredici gare di campionato (alle quali vanno aggiunte sei partite a livello europeo) siano un tempo più che sufficiente per iniziare a fare delle valutazioni sull’effettivo apporto che Beltran e Nzola hanno dato alla Fiorentina. Le strade da percorrere sembrano essere due (e una non esclude l’altra, sia chiaro): o l’introduzione a stretto giro di qualche accorgimento tattico da parte dell’allenatore che comporti - magari - l’impiego di entrambe le punte in campo oppure un setaccio scrupoloso del mercato per capire se davvero a giro per l’Europa non ci sia qualcosa di meglio da poter mettere a disposizione di Italiano.