ATENE, Città di tifoserie calde: i precedenti e il piano di sicurezza

29.05.2024 15:23 di  Redazione FV  Twitter:    vedi letture
ATENE, Città di tifoserie calde: i precedenti e il piano di sicurezza
FirenzeViola.it
© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport

Svegliata da un sole estivo, Atene aspetta con trepidazione e impazienza la notte più calda. Pur di mantenere il possibile appuntamento con la storia nel nuovo stadio di Agia Sofia, casa dell’Aek a Nea Filadelfia, quartiere costruito a partire dagli anni venti per accogliere i due milioni di profughi dell’Asia Minore dopo lo scambio di popolazione con la Turchia, Atene ha messo in campo - come raccontato ieri da FV6mila uomini delle forze dell’ordine, spalleggiati dall’arrivo dall’Italia di agenti della Digos di Firenze, e lo stato di massima allerta delle grandissime occasioni.

Anche perché, sui social, le minacce tra gli hooligans della squadra dei greci di Turchia (l’Aek, con la K nel nome in omaggio a Costantinopoli) e quelli del “Gate 7” del Pireo, non sono mancate. Senza dimenticare che la scorsa settimana a Berlino, con il pretesto delle Final Four di Eurolega di Panathinaikos e Olympiacos (con la partecipazioni dei turchi del Fenerbahce), hanno scatenato un’indecorosa gazzarra a colpi di mazze da baseball e agguati nei pressi della Uber Arena, lasciando a terra 12 feriti.

La parte più calda del tifo dell’Aek ha già predisposto ronde a presidio della sua roccaforte di Nea Filadelfia. "Lasciate ogni speranza voi che entrate a casa nostra", uno dei messaggi recapitati ai trasfertisti dell’Olympiacos. La polizia, cercando di prevenire agguati e scene da guerriglia urbana nelle stradine adiacenti alla Opap Arena (nome imposto dallo sponsor), ha previsto una zona rossa a partire da due chilometri dallo stadio e numerosi varchi di prefiltraggio. "Non basteranno, scateneremo l’inferno", giurano gli “Orginal 21”, gli esponenti più estremi della curva dell’Aek. Ieri notte, alla vigilia della finale, già schierati dalle parti dello stadio a controllare se eventuali indesiderati dell’Olympiacos fossero in perlustrazione anticipata. Tanto che, sui muri dei tifosi greci sul web, si narra (senza conferme) di un paio di macchine provenienti dal Pireo ricacciate indietro non proprio usando le buone maniere. Quelli dell’Aek, amicissimi anche per motivi politici in Italia con la curva del Livorno, hanno mandato messaggi alla curva della Fiorentina. "Se non volete problemi, venite con noi". La risposta è stata che gli ultras viola, quasi 2mila all’interno di una comitiva di 10mila trasfertisti attesi ad Atene, non insceneranno sfilate nel quartiere dell’Aek. Quasi lasciando il campo libero alle ronde dei “padroni di casa”, ma non in campo, al controllo degli arrivi degli “ospiti indesiderati” dal Pireo, attesi tutti insieme in arrivo con la metropolitana scendendo alla fermata di Perisso. Occhio, però, anche alla frangia più estrema del Panathinaikos, amica fraterna in Italia della Curva Sud Romanista.

La polizia greca si dichiara pronta a tutto e non vuole ripetere gli errori nella gestione dell’ordine pubblico commessi lo scorso agosto proprio all'Agia Sofia Arena: gli ultras della Dinamo Zagabria, mettendo a soqquadro i dintorni dello stadio, uccisero con una coltellata un tifoso dell’Aek. Il tutto mentre, dall’altra parte della città, gli hooligans del Panathinaikos cingevano d’assedio l’albergo che ospitava l’Olympique Marsiglia. Storie di ordinaria follia ateniese da preliminari di Champions, avvertimenti di quello che potrebbe succedere stasera in finale di Conference League.