APRILE PARTE COL BOTTO E ILLUMINA IL SOGNO DI UN TROFEO

02.04.2023 00:00 di  Sonia Anichini   vedi letture
APRILE PARTE COL BOTTO E ILLUMINA IL SOGNO DI UN TROFEO

Cari intertristi, non è stato un pesce d’aprile, la Fiorentina ha vinto davvero ed ha fatto una sorpresa sia a voi che a noi perché al rientro dalle soste non sempre le cose sono andate bene. Sono stati tutti bravi, dal Mister ai calciatori che hanno interpretato al meglio una gara che poteva essere pericolosa visto che l’Inter era molto tempo che non vinceva e che voleva recuperare in classifica. Ma noi chi siamo dei semplici comprimari venuti a San Siro a farsi prendere a pallonate? Forse la Fiorentina di qualche settimana fa poteva prendere un’imbarcata perché l’Inter ha costruito tante azioni da gol, ma vuoi per la loro imprecisione e il loro essere macchinosi, vuoi invece per l’attenzione in fase difensiva della nostra squadra, vuoi per qualche bella parata di Terracciano i ragazzi di Inzaghi non sono riusciti ad andare in gol.

Voglio fare anche la smargiassa perché dopo un po’, diciamo dall'inizio del secondo tempo in poi, non ho mai avuto paura che i nostri avversari potessero farci gol. È vero che abbiamo presidiato il nostro fortino con le unghie e con i denti, che forse abbiamo avuto anche un pizzico di fortuna (che non guasta mai e che si dice aiuti gli audaci) sul palo preso di Barella, ma sono rimasta piacevolmente sorpresa dalla consapevolezza che i nostri hanno ritrovato insieme alla condizione fisica e quella mentale. Bravo per questo Italiano che ha ritrovato il bandolo della matassa anche se dovrà pagare una cena al gruppo, come ci ha fatto sapere a fine partita.

La striscia di vittorie è importante e ad essa corrisponde la scalata della classifica che, per i pessimisti cosmici, ci vede raggiungere i 40 punti quota iconica della salvezza. Molte squadre devono ancora giocare, ma sicuramente si respira un’aria diversa e questo non è dovuto all’altitudine dell’attuale ottava posizione ma da quello che si vede quando i viola giocano.

La Fiorentina è scesa in campo con i calciatori che non erano stati a giro con le nazionali facendo partire, per la prima volta dopo l’infortunio, Castrovilli tra i titolari. Sono molto contenta per Gaetano che ha pure avuto l’occasione per segnare, ma che ha fatto comunque una bella gara dall’alto della sua classe che tanto ci servirà. In quanto a classe, e qui sono parzialissima perché sapete la mia simpatia per Bonaventura, mi esalta particolarmente che ci abbia regalato la vittoria questo ragazzo di quasi 34 anni che può insegnare calcio ancora a molti. Quando vinci a Milano contro i nerazzurri però non ci sono calciatori che puoi bocciare anche se Ikonè trova sempre il modo di farmi tirare qualche imprecazione sui suoi errori sotto porta.

Si può anche dire che la partita di ieri sia stata una scampagnata. Esagerato direte? E come lo vogliamo considerare il continuo sbevacchiare di Cabral ad ogni calcio d’angolo della Fiorentina? E Amrabat che era entrato da poco che si è messo a mangiare una banana? Vero è che fa il ramadan ma è sinceramente singolare vedere una cosa del genere e non ricordo se è stato proprio in questo frangente che ha rimediato il giallo che gli farà saltare la prossima gara. Il gesto di Cabral invece all’inizio mi ha preoccupato perché mi sono chiesta: ma come mai beve sempre, avrà mangiato salato? Non si sentirà bene? Poi credo che approfittasse della bottiglietta del portiere Onana quindi pure sfruttatore! Ma, come hanno commentato anche in tv alla terza volta che ripeteva questo gesto, pareva quasi un gesto scaramantico e visto che da un corner è arrivato il gol della vittoria, immagino che il brasiliano ci riproporrà questo siparietto. Intanto possiamo scherzare, finalmente, e dire che l’Inter ce la siamo bevuta!

Comunque è importante che questo aprile impegnativo sia iniziato nel migliore dei modi perché il motto vincere aiuta a vincere ultimamente è giusto giusto per noi e mercoledì ci attende un incontro basilare per il nostro futuro e quanto visto ieri sera ci dà grande fiducia. Andiamo a Cremona a prenderci la possibilità di giocare la finale di Coppa Italia e, se dall’altra parte il destino ci facesse arrivare di nuovo l’Inter sulla nostra strada, non possiamo che provare a sognare un trofeo che manca da…troppo.

La Signora in viola