SAPONARA, Italiano schietto, maniacale e...

Il centrocampista viola Riccardo Saponara si è raccontato a "Talks", rubrica di DAZN sul canale Twitch, tra argomenti seri e curiosità. Queste le sue parole a partire dagli allenamenti con Italiano rispetto alla scorsa stagione: "Rispetto all'anno scorso abbiamo innalzato la qualità perciò abbiamo la possibilità di rosicchiare qualche minuto perché sono più fluidi. Italiano a volte è troppo maniacale che ci fa ripetere le cose ma ci fa allenare sempre con la palla sui piedi e in modo situazionale perciò ci divertiamo".
Sei rimasto in viola per amore di Firenze o stima per Italiano? "L'attaccamento che ho per Firenze è noto e spero di averlo dimostrato negli anni. Certo se lui fosse rimasto a Spezia sarebbero continuati i discorsi per restare anche io a Spezia. Lui qui ha subito detto di volermi confermare anche per dargli una mano a trasmettere i suoi concetti ai miei compagni. Così sono rimasto a Firenze e posso esprimere il mio calcio.
Tre aggettivi su Italiano: "Schietto, perché è un allenatore che dice le cose come stanno nel bene e nel male fuori e dentro al campo. Maniacale, come ho già spiegato, e ambizioso perché ha la capacità di sfruttare al meglio tutte le qualità che trova in una squadra e sicuramente ha avuto sempre il merito di far esprimere al complessivo il massimo delle sue potenzialità. Non è un caso che sia arrivato in A dal basso, non sbagliando mai una stagione".
Sai cantare visto il video Instagram di Rosati? "Mi piace cantare come sotto le docce. Noi in palestra abbiamo una cassa con il microfono che ogni tanto accendo per riprodurre alcune canzoni, peggio se lo fanno altri. Canto la musica classica italiana, di oggi o del passato. Io bello? Penso sia una presa in giro, dell'ironia, ringrazio chi commenta così".
Come vi distinguete da Amrabat? "Ne discutiamo sempre e ci accusiamo a vicenda di somigliarci e ci prendiamo in giro. Durante una partita i cronisti mi hanno attributo anche un suo salvataggio che non avevo fatto mentre a lui arrivarono tanti messaggi dal Marocco per il gol".
Ricordi il gol annullato dal VAR con la Samp? "Era il 90 allo Stadium e sarebbe stata una gioia immensa perciò ancora non mi va giù. Però come ha scritto anche Zaniolo per la sua vicenda il gol comunque l'ho fatto e quella gioia di un minuto l'ho vissuta. Quando succede questo si rosica ma il VAR ha apportato comunque un miglioramento".
Quando sapete la formazione? "Il mister ci comunica nello spogliatoio allo stadio chi giocherà per tenere tutti sulle corde, è un suo modo di tenere alta la concentrazione. Come sto fisicamente? Quest'anno fisicamente sto bene, sono riuscito a fare la preparazione con la stessa squadra con cui gioco e questo mi ha permesso di entrare subito negli schemi e fisicamente ho avuto pochi problemi".
Chi vince il campionato? "Io e il mister ad inizio stagione avevamo battezzato il Napoli e nonostante sembrava che avesse perso terreno è ancora lì anche se sarà combattuto"
Attaccante e difensori più forti? Ho un debole per Vlahovic che ho visto da vicino per tanto tempo e ad oggi è il più completo, tra i difensori De Light è un muro, mi ha dato la sensazione di essere insuperabile.
Lavori sugli errori riguardando le partite? "Sono molto autocritico però allo stesso tempo non vado a rivedere le giocate o le partite, a parte gli higt lights perché sul campo è tutto estemporaneo ed è difficile pensare che rivedere un errore mi aiuti in campo a non ripeterlo perché è tutto differente nelle situazioni. E' più un lavoro del tecnico sul complessivo. Soprattutto se perdo faccio fatica a riguardare la partita".
Meglio essere bravi o intelligenti? Ho visto tutte e due le categorie di giocatori, alcuni con tecniche non enormi ma intelligenza calcistica e viceversa. Io ho un po' tutte e due, sono le mie qualità, Ho una tecnica di base e negli anni ho migliorato il mio modo di stare meglio in campo, sia perché ho rivestito più ruoli sia perché sono maturato e ci metto più testa rispetto a quando ci mettevo più istinto".
Compagni con cui stai di più? Sono qui da tanto e devo dire che stare nello spogliatoio è come stare in famiglia. Ho passato tanto tempo con Sottil, Maleh e Cerofolini, sono più giovani e mi piace stargli dietro perché sono ragazzi splendidi con la voglia di migliorare e crescere. Io do consigli ma ci divertiamo e mi trasmettono quella leggerezza che hanno i giovani. Spesso sono molto severo con Riccardo ma noi siamo dentro lo spogliatoio anche per questo dopo dieci anni di serie A in cui ho maturato esperienza e provato situazioni che ora vivono loro".
Giocatore più matto con cui hai giocato? Ad Empoli c'era una banda di matti, ogni giorno i magazzinieri impazzivano, Valdifiori, Tonelli, Mario Rui e via dicendo perché venivamo dal giovanile insieme e gli altri ci venivano dietro. La morra cinese tra Tonelli, Mchedilidze e il magazziniere ne è la dimostrazione".
Infine alcune curiosità personali: "Io boyscout? Sì, ogni estate facevo il campo scout in mezzo al bosco, mettevamo la tenda e così via. Ho iniziato catechismo all'età di 5 anni e dopo ci potevamo fermare per quell'attività. Mi sono fermato a 15 anni, è un'esperienza che rifarei per disciplina e saper stare in mezzo agli altri. Disodinato? No sono abbastanza ordinato perché in casa trascorro poco tempo. Fantacalcio? Non mi piace, non ci ho mai giocato ma mi fa piacere se porto bonus di pari passo con le mie prestazioni per la Fiorentina. Una persona ha l'opportunità di incontrare un giocatore e tra tutte le domande dire del fantacalcio mi fa cadere le braccia. Libro e serie preferiti? Ho un caro amico scrittore, Luca Bianchini, che mi passa i suoi. Per il resto deve interessarmi tanto un libro, altrimenti mi annoia. Tra le serie tv, amo tantissimo Dark, anche se è complicata"
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