Pongracic: "Capisco i tifosi e le critiche mi motivano a dare il massimo"
Il difensore della Fiorentina Marin Pongracic è intervenuto al Media Center del Viola Park per rispondere alle domande degli studenti presenti per l'iniziativa "Cresciamo InViola - Domande di classe", partendo dall'inizio della sua carriera e il sostegno della famiglia: "Ho fatto il mio primo allenamento a 6 anni e ricordo che venne con me la mia sorella più grande. La mia famiglia mi ha dato tanto sostegno, in particolare mio padre che veniva a tutte le partite e mi stava vicino e mi ha anche criticato per farmi migliorare".
Ha affrontato anche quelle sulle difficoltà della squadra in questo momento
"Giocare a calcio non è difficile se non in momenti in cui ti trovi in difficoltà come ora, in cui la squadra si impegna ma non riesce a vincere la partita, sono frustrazioni. Ma non è difficile quando ami qualcosa. Se giochi a calcio per passione diventa tutto più facile correre per il compagno e sacrificarsi anche fuori dal campo".
Cosa si prova a vivere commenti negativi come ora?
"E' come sui social che io però non seguo molto. Allo stadio senti gli insulti e i commenti negativi ma mi danno motivazione. E' successo anche qua a casa che i tifosi non sono stati contenti. Io li capisco e la prendo come motivazione per dire che siamo in casa e i nostri tifosi vogliono che vinciamo e dunque la nostra responsabilità è questa, di dare il massimo. Per questo devi concentrarti sulla partita e non senti i fischi o cosa ti dicono ma durante la partita io sono concentrato"
Testata giornalistica Aut.Trib. Arezzo n. 2/07 del 30/01/2007
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