MONTOLIVO, La Fiorentina sarà il modello da imitare

07.08.2007 09:21 di  Raffaella Bon   vedi letture
Fonte: Gazzetta dello Sport

«Se questa Fiorentina dei giovani riuscirà a piazzarsi in campionato tra le prime sei diventerà sicuramente un modello da imitare. In futuro molte altre società, anche importanti, investiranno con più coraggio sui ragazzi di talento. E il calcio italiano non si farà più scappare un gioiello come Rossi ». Riccardo Montolivo è l'uomo-copertina del progetto Della Valle. Nei mesi scorsi il Milan lo ha corteggiato in maniera discreta. E il Real Madrid ha raccolto su di lui informazioni e immagini.
SFIDA AFFASCINANTE Montolivo, però, non ha mai pensato, neppure per un attimo, di rinunciare a una sfida che lo affascina. Anche perché questa Fiorentina-baby sta diventando un fenomeno nazionale. Da Lippi a Donadoni, da Sacchi a Gigi Riva: la squadra di Prandelli piace a tutti e accumula complimenti. «Non vinceremo lo scudetto — confessa il giovane centrocampista viola —. Ma possiamo conquistare un titolo altrettanto importante. Possiamo diventare la formazione-simpatia della serie A».
PERCHÉ SCANDALIZZARSI? Non sarà una passeggiata. Montolivo lo ha capito fin dal primo giorno di ritiro. «Mi sono accorto subito che la Fiorentina è vista come una realtà fuori dal coro. Volete un esempio? In qualsiasi campionato europeo nessuno si sarebbe scandalizzato se, dopo la partenza di Toni, fosse stato promosso titolare il giovane Pazzini. Invece, per il calcio italiano, questo avvicendamento è stato letto come un evento straordinario. E questa straordinarietà certo non aiuta il mio compagno di squadra. Per fortuna Pazzini è uno che sa cosa vuole. Dopo tanta anticamera è arrivato il suo momento. La responsabilità non lo deve schiacciare. Se è un campione, come io penso, ora ha l'occasione per dimostrarlo ».
EREDE DESIGNATO Lui è qualche metro più avanti rispetto al suo amico «Paz». Montolivo ha già conquistato tutti nell'ultimo campionato. Passando, di colpo, dal ruolo di promessa a quello di erede di Antognoni e Baggio. Il talento viola sorride. «E non è ancora finita. Prandelli mi sta provando in una posizione diversa. Da centrocampista classico a centrocampista davanti alla difesa.

E subito sono cominciati nuovi paragoni. Il più gettonato è: "Montolivo alla Pirlo". Non mi spaventa questo nuovo confronto. Ormai credo di aver acquisito una mia precisa identità. Il nuovo ruolo mi piace. Ho la possibilità di essere nel cuore della squadra. Certo, devo ancora completare questo nuovo percorso tecnico. Il mister mi chiede una maggiore cattiveria agonistica. Imparerò. Gol, assist e giocate invece fanno ormai parte del mio repertorio».
FUGHE INCOMPRENSIBILI La fuga di Giuseppe Rossi lo ha sorpreso. «Mi sembra incredibile che non ci sia stata una società italiana che abbia ritenuto opportuno investire dei soldi su di lui. Quando ho letto del trasferimento al Villarreal sono rimasto senza parole». Stessa meraviglia alla notizia della fuga di Graziano Pellè in Olanda, finito all'Az Alkmaar. «All'estero questi due attaccanti sono considerati dei giocatori importanti. Per l'Italia sono ancora dei talenti. Capite la differenza? ». Gli azzurrini dell' Under 21 di Casiraghi meritavano più fiducia.
OLIMPIADE NEL MIRINO «Questo per me è un anno importante. Con la Fiorentina voglio restare ancorato alla zona-Champions. So benissimo che Inter, Milan, Juve e Roma sono più forti. Noi dobbiamo essere pronti a sfruttare la crisi di una di queste quattro squadre. Poi, in estate si terrà l'Olimpiade a Pechino. Spero di partecipare a questa avventura. Mi affascina l'idea di vivere al fianco di campioni dl altri sport. Vorrei conoscere i grandi tennisti». E la nazionale maggiore? Montolivo sospira. «Un pensierino ce lo faccio. Riparliamone tra qualche mese».