MANGINI, Dalla D in giù campionati fermi fino al 30/01
Il presidente della Lega Nazionale Dilettanti Toscana Paolo Mangini è intervenuto alla trasmissione radiofonica Artemio per comunicare la sospensione di alcuni campionati. Ecco le sue dichiarazioni: “Abbiamo preso la decisione di far slittare i calendari di tutti i campionati, dall’Eccellenza in giù, di tre settimane, ripartiremo dopo il 30 gennaio. Siamo l’unica regione che ha fatto slittare per tre giornate anche il campionato di Eccellenza. Come detto, i dilettanti ripartiranno il 30 gennaio, mentre i campionati giovanili ripartiranno il 6 febbraio e l’attività di base 12 e 13 febbraio. Ci tengo a specificare che non è un provvedimento di emergenza sanitaria, come molti pensano e come è successo l’anno scorso: quei tipi di provvedimenti li può prendere solo il Governo, la nostro è una decisione per far ristabilire quelle squadre che hanno casi di positività al covid al loro interno e per una miglior riuscita dei vari campionati e dell’attività di base delle scuole calcio.
Gli allenamenti possono procedere?
"Certo, perchè, come detto, non abbiamo il potere di sospendere l’attività. Molte società infatti andranno avanti con gli allenamenti anche a gennaio.
Voglio chiarire anche un’altra cosa su cui a livello nazionale non c’è stata molta chiarezza: da ora per giocare e per allenarsi, servirà il vaccino a tutti i tesserati dai 12 anni in su. Qua si apre un problema: ci sono molti ragazzi che, per volere dei loro genitori, non sono vaccinati e quindi non potranno fare sport. Il paradosso è proprio questo: si può andare a scuola ma non fare attività sportiva. È un problema sociale, non solo sportivo.
Come sarà la gestione degli atleti positivi?
"Qua c’è un tema di cui stiamo parlando con il commissario della LND Giancarlo Abete: in questo momento il protocollo vuole che un atleta che risulti positivo al test covid-19, una volta negativo dovrà aspettare un mese per fare una nuova visita medico-sportiva al fine di ottenere la nuova idoneità. Capite bene che con queste tempistiche molti atleti dilettanti e giovanili riprenderebbero a giocare dopo un mese e mezzo a casa. Stiamo parlando con tutte le istituzioni a livello nazionale, Giancarlo Abete in primis, proprio al fine di accorciare questi tempi”.