FIORENTINA, Tutti vogliono Mutu. Ma lui rimane

Quel giorno di luglio a Castelrotto, a quaranta gradi ma senza evidenti sintomi d’insolazione, Mutu spiegò la sua scelta di vita: «Le offerte dei grandi club non mi interessano, ho già guadagnato abbastanza». E poi la battuta decisiva, praticamente un conto in banca: «Pensate che a venti anni giocavo nell’Inter». A Firenze non per soldi, ma perché c’è molto. Compreso Prandelli: insieme a lui ci si potranno togliere altre soddisfazioni in una città lontana dalle rotte vincenti.

RAGGIUNGERE grandi obiettivi a Firenze sarà francamente più bello. E in quali altri stadi un giocatore — anche bravo come Mutu — può sperare di essere continuamente salutato come «il Fenomeno»? Nella vita bisogna scegliere obiettivi a termine, la presenza sula panchina viola dell’allenatore preferito (recente ammissione di Mutu) allontana tutti i dubbi. Ma l’assalto all’attaccante si è irrobustito con il passare del tempo, se la scorsa estate si erano fatti avanti Barcellona e Manchester City, ecco arrivare in rapida successione le offerte di Real Madrid, Atletico Madrid e Milan. Cifre altissime, nel caso del Real (che preferirebbe Adrian a Drogba) superiori ai 20 milioni per la Fiorentina e 3 e mezzo netti all’anno per il giocatore, che attualmente guadagna un milione mezzo all’anno, stipendio massimo stabilito dal tetto salariale della Fiorentina. Non bisogna stupirsi se le grandissime squadre cercano per tempo di acquisire priorità sui migliori giocatori che ci sono in giro, certo che la rinascita di Mutu — cinque reti in campionato, una in Uefa, più il rigore decisivo per la qualificazione — è stata superiore alle migliori speranze.

IL CAMPIONE romeno è migliorato in tutto, perfino di testa, che non è mai stato il colpo migliore del suo ricco repertorio. Respingere l’assalto ai suoi pezzi migliori — fra questi anche Frey, che piace molto al Milan — sarà l’impegno dichiarato della Fiorentina. Qualche giorno fa il direttore sportivo Corvino ha ribadito che le strategie di chi fa mercato sono legate a regole semplici; la prime è che non si va mai a bussare quando si ha la certezza di ricevere in cambio un «no». Un modo per ribadire che la Fiorentina non ha mai preso in considerazione le offerte per Mutu perché, in pratica, è come se non fossero mai arrivate.

Leggi le dichiarazioni rilasciate sabato dopo la partita Romania - Olanda:
MUTU, Sono felice. Non mi muovo da Firenze!