FIORENTINA, Due partite per rinascere
A Genova contro la Sampdoria ci sono stati segnali di risveglio e di riscossa, c’è stato il ritorno al gol dopo più di 300’ di digiuno ma l’appuntamento con la vittoria, per la Fiorentina, è ancora slittato. Il successo manca da oltre 40 giorni e ben sette partite ufficiali, cinque di campionato, una di Coppa Uefa e una di Coppa Italia. Mai era accaduto sotto la gestione dei fratelli Della Valle e di Cesare Prandelli.
È giusto quindi parlare di crisi? No stando alla classifica che resta buona e intrigante nonostante l’incalzare di squadre temibili come il Palermo (l’Udinese che è quarta, dopo la sconfitta rimediata sabato a Catania, dista dai viola di soli tre punti anche se la Juve, terza, è sopra di ben 7 grazie al successo corsaro contro la Lazio) e considerando la bontà del lavoro fatto in questi due e passa anni dal tecnico e dal suo staff (sarebbe un errore imperdonabile mettere tutto sotto discussione per il primo vero momento delicato degli ultimi tempi) ma certo che i numeri invitano inevitabilmente a qualche riflessione e a non abbassare la guardia: l’ultimo successo ottenuto in campionato risale al 3 novembre e ben partite fa, 1-0 all’Olimpico con la Lazio, rete decisiva di Pazzini. Da allora tre sconfitte (di cui due interne) dopo un’imbattibilità che durava dal 18 aprile scorso, e due pareggi fra cui il 2-2 ottenuto domenica a Genova.
Striscia che si porta a sette gare considerando l’1-1 con l’Aek Atene in Coppa Uefa e quello con l’Ascoli in Coppa Italia.
Che fare allora? La medicina migliore, in questi casi, è sempre una sola: tornare al più presto a vincere. La Fiorentina, da qui a domenica, avrà due occasioni per provarci ed entrambe davanti al proprio pubblico: in Coppa Uefa giovedì contro i cechi del Mlada Boleslav, sfida decisiva (in caso di ko i viola sarebbero fuori dall’Europa) e in campionato domenica contro l’ultima in classifica, il Cagliari.
Intanto Adrian Mutu, che ieri ha ricevuto insieme a Frey il premio della stampa sportiva toscana e domani sarà insignito in Palazzo Vecchio del premio “Firenze Sport” quale atleta dell’anno, è tornato al gol dopo due mesi e già questo è un segnale importantissimo, perché quando gira lui gira tutta la squadra. Infine, mentre valuterà Montolivo e Gamberini entrambi acciaccati, Prandelli potrà nel frattempo contare sulla disponibilità di Vlada Avramov dopo l’ok dell’Uefa che ha autorizzato la sostituzione temporanea dell’infortunato Frey appunto con il portiere serbo.