BELTRAN, Mi volevano Real e Roma ma ho scelto Firenze

26.02.2024 13:27 di  Redazione FV  Twitter:    vedi letture
BELTRAN, Mi volevano Real e Roma ma ho scelto Firenze
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Lunga intervista concessa a Eurosport da parte di Lucas Beltran che racconta diversi aneddoti anche sulla sua crescita personale: "All’età di 14 anni fui contattato dal River, ma mi voleva anche il Boca. Mio fratello Santiago mi disse: 'Se vai lì non vedrò più le tue partite'. Ebbi poca scelta. La rivalità tra le due squadre è unica, non è paragonabile ad altri derby nel mondo. In Argentina viviamo il calcio in un modo tutto nostro. Quella partita la aspettiamo tutto l'anno. I giorni precedenti, quello del match e quelli dopo sono un universo parallelo. E' la fotografia perfetta del calcio argentino. Il Superclassico è in assoluto la partita più emozionante che abbia mai giocato nella mia carriera, assieme ai match col River in Copa Libertardores".

Sulla convocazione con l'Argentina e l'eventualità di vestire la maglia dell'Italia: "Sì, è stata una possibilità. Mi sono arrivate allo stesso tempo le due convocazioni, quella di Scaloni e quella di Mancini. Ho dovuto prendere una decisione. Ho scelto la selezione argentina per la mia famiglia, sono di lì, è stato un sentimento molto intimo e personale, ma la possibilità di giocare con la maglia azzurra c'è stata. Mi hanno chiamato dall'Italia, ma poi scelto col cuore". 

Sul soprannome 'Vikingo': "Hanno cominciato a chiamarmi così ai tempi del Colón de Santa Fé, quando giocavo lì. Penso che il motivo siano i capelli biondi, la barba un po' più lunga e l'atteggiamento in campo, sempre agguerrito".

Sulle voci di mercato in estate: "È vero, mi hanno contattato Roma, Fiorentina e Real. Ho scelto Firenze perché me lo sentivo. Un giorno mi sono svegliato e ho detto a mio fratello "Voglio andare alla Fiorentina". È stato il club che ha mostrato più interesse per me, mi ha fortemente voluto. E poi mi è piaciuta la città, il centro sportivo, il Viola Park, come vive la gente. È bellissimo, quindi sono molto felice qui. Penso di aver preso una buona decisione. Commisso? Il presidente è sempre molto presente con noi. Ci parla quasi sempre prima delle partite importanti, negli spogliatoi".

Sulla maglia numero 9 a Firenze: "Quando noi argentini parliamo di Fiorentina o di Firenze ci viene subito in mente Battistuta. E tanti altri argentini che hanno giocato qui. Per me è un orgoglio molto grande essere qui, portare il numero di maglia di Batistuta. Spero di portarlo il più in alto possibile per rendergli onore".

Sui gol su passaggio del portiere: "È il metodo Gallardo, pressavo il portiere anche 16 anni. A Firenze in allenamento prepariamo questa situazione, Vincenzo ci chiede di farlo. E' una caratteristica che ho, cerco di non perderla e di tenerla sempre con me. Dove mi piace giocare? Punta, sottopunta, mi piace giocare con la palla tra i piedi".

Sull'obiettivo a fine stagione per la Fiorentina: "L'Europa".