"VIDEOAMARCORD", Riga-gol! E col Livorno il rospo divenne un principe...viola
C’era una volta… un centravanti. Certamente non era bello a vedersi, le movenze tradivano un'innata goffaggine, ma un giorno riuscì a coronare il sogno della sua vita: giocare e fare gol in serie A. Il suo nome è Christian Riganò. Come inizio, non c’è che dire, è “da favola” e la memoria ci porta così al 14 novembre 2004, data in cui, dopo ben 55 anni d’assenza, torna sul palcoscenico della serie A il derby toscano tra Fiorentina e Livorno. Si giocava la 12° giornata, la Fiorentina viveva un buon periodo, e Buso aveva già rilevato Mondonico alla guida dei viola. Il match non tradisce le attese con un Miccoli indemoniato che si vide annullare due gol dei quali il secondo sembrò valido a tutti meno che all'arbitro (punizione respinta da Amelia oltre la linea). Il risultato però non si sblocca, quando dalla panchina si alza Riga-gol. E’ il 61’ ed il bomber torna in campo due mesi dopo il suo esordio in serie A (successe a Roma, alla prima giornata, ma s’infortunò dopo pochi minuti). Finalmente al 72’, sfruttando uno splendido assist di Miccoli (sempre lui), Riganò firma il suo primo gol nella massima serie con un potente colpo di testa. Avrete capito che la favola è nella fase centrale del suo svolgimento e la storia è quella del rospo che si trasforma in un principe (stavolta viola e non azzurro).
Tutti noi conosciamo le umili origini del bomber di Lipari, gli anni passati fra i dilettanti a segnare caterve di gol in attesa che qualche dirigente lungimirante (lui si, travestito da principe azzurro) gli aprisse le porte del Paradiso: ebbene, questo dirigente fu Giovanni Galli. L’allora ds gigliato nel 2002 raccolse quel rospo alto 1,90 per 94 kg di peso e (crediamo senza bacio) lo trasformò in un principe che contribuì con 53 gol (30 in C-2 e 23 in B) a restituire dignità alla Firenze viola. Come dicevamo, Riganò ha ben poco del principe azzurro, però abbiamo voluto rendere merito al calciatore che più d’ogni altro ha rappresentato il simbolo della rinascita dopo il fallimento del 2002. Per la cronaca, la partita con il Livorno fini 1-1 con il pareggio del solito Lucarelli e un secondo gol (buono) annullato allo stesso Riganò. Quest'anno, all'andata, ha deciso un rigore di Stevan Jovetic /vedi il video), il solo concesso fino ad oggi alla Fiorentina, l'unico nelle ultime 37 partite della Fiorentina. Ed anche questo, a suo modo, è un record...