MONDIALI, SI PARTE! IL MESSAGGIO DI MONTOLIVO

11.06.2010 14:14 di  Stefano Borgi   vedi letture
Fonte: www.stefanoborgi.it
MONDIALI, SI PARTE! IL MESSAGGIO DI MONTOLIVO
© foto di FIGC/Image Sport

Un mondiale in sordina, almeno per noi italiani. Siamo stufi dell'arroganza di Lippi, del populismo strisciante dei nostri politicanti (scusate ma politici ci sembra una parola grossa), stufi della povertà tecnica di questa nazionale che inizia l'avventura da Campione del mondo in carica (casomai qualcuno se ne fosse scordato) e non si sa come e quando finirà. Tutto questo in attesa di Cesare Prandelli alla guida degli azzurri, l'unico in grado di portare linfa nuova, vitale ad un ambiente vecchio e triste come quello azzurro di oggi. L'unico che può (ri)portare in nazionale Cassano e Balotelli, restituendo spazio al talento, all'estro, alla fantasia, alla gioia di giocare al calcio. Piccola precisazione: noi siamo stati e siamo tuttora contrari ai due ragazzi ribelli in nazionale... ma attenzione! In questa nazionale. Una squadra formata da campioni del mondo che mal avrebbero digerito l'intrusione dei due giovani virgulti i quali (con tutta probabilità) avrebbero rubato loro la scena, nel bene e nel male. Lippi guida la sua nazionale secondo regole ferree, seguendo il principio del tutti contro tutti, della polemica ad ogni costo. E del resto ognuno ha il suo modo di porsi, ha la sua maniera di approcciare i problemi e di risolverli. Lippi a Germania 2006 ha dimostrato di saperlo fare...alla sua maniera, e allora "chapeau"! Avanti al prossimo.

A proposito di Prandelli e di problemi, vogliamo soffermarci per un attimo sulle dichiarazioni di Riccardo Montolivo alla vigilia del mondiale. "Questo è il torneo più importante della mia carriera, sono sereno ed elettrizzato. L’esperienza vissuta quest’anno in Champions, mi ha dato forza e autostima". Bene, così ci piace Riccardo. Un Montolivo con questa "forma mentis" servirà, eccome, anche alla Fiorentina. Andiamo avanti: "Pirlo è un giocatore speciale, ma ci sono due-tre azzurri che possono giocare al posto suo fin quando mancherà. Anche De Rossi. Credo che il ruolo (quello di Pirlo), nel quale ho giocato quest’anno, davanti alla difesa, sia quello ideale, proprio al centro del campo. È come un vestito che mi sento cucito addosso". Parole pesanti, all'apparenza permeate di fiducia, entusiasmo, ma anche decise, determinate, quasi senza appello. Poi conclude: "L’ho scoperto strada facendo, dopo che Prandelli l’ha pensato per me. Poi posso giocare anche in un centrocampo a tre. Se dovessi giocare dietro la prima punta? Andrebbe bene, in Nazionale bisogna sapersi adeguare".

Brevemente qualche considerazione. Montolivo pare poco disposto a cambiare ruolo (rileggiamo: "il ruolo al centro del campo è come un vestito che mi sento cucito addosso") e, ahimè, le premesse in maglia viola sono tutt'altre. D'Agostino, nuovo acquisto definito da tutti un campione ma (altrettanto) da tutti definito un regista (solo) centrale non si può spostare. E allora? Corvino detta il suo centrocampo con Montolivo a destra e Vargas a sinistra. Alternative? L'acquisto di un terzo centrocampista. D'Agostino al centro (sempre lì, solo lì) Montolivo a sinistra (il suo vecchio ruolo ricoperto con Liverani, ma anche con Felipe Melo) e "mister X" a destra. Altra alternativa? D'Agostino vertice basso (ovviamente centrale) davanti alla difesa in un modulo a "rombo" con Vargas a sinistra e "mister X" a destra. Montolivo? Vertice alto (il vecchio rifinitore), come giocava agli esordi con l'Atalanta, e come ha detto potrebbe giocare contro il Paraguay, ma... "Se dovessi giocare dietro la prima punta? (rileggiamo ancora, repetita iuvant ndr.) Andrebbe bene, in Nazionale bisogna sapersi adeguare". Certo, alla Nazionale non si può dire di no (lo ha dimostrato Prandelli). E alla Fiorentina? Si potrà dire io sono Montolivo e gioco dove voglio? E a Mihajlovic? Si potrà dire... No mister, mi scusi, ma io laterale non ci voglio giocare, io sono un centrale. In quel ruolo ho fatto i mondiali... E a Corvino? Qualcuno avrà il coraggio di dirgli... Ma c'era bisogno di andare a prendere un centrale di centrocampo? Ti sei accorto di che razza di campionato ha fatto Montolivo l'anno scorso in quella posizione? Considerazioni, piccole provocazioni, innocenti cattiverie... e come sempre lasciamo al campo e ai posteri, l'ardua sentenza. Intanto (finalmente) si parte. L'attesa per il mondiali, come dicevamo, è quella che è, il fiorentino si sente tale e non italiano, ma la voglia di vedere una grande kermesse, grandi campioni che si sfidano, talenti pronti a sbocciare, c'è e riguarda tutti. Per la Fiorentina ci saranno, oltre a Gilardino e Montolivo, anche Kroldrup nella Danimarca (con Jorgensen, che nostalgia...) e Bolatti con l'Argentina. Auguri a tutti e sopratutto...non vi fate male.