DA PETRONE A BOLATTI...La storia viola attraverso soprannomi e nomignoli
Da Pedro Petrone "l'Artillero" a Mario Bolatti "El Gringo". Gli 84 anni di storia della Fiorentina si possono raccontare anche così, attraverso i soprannomi degli stranieri che hanno portato il giglio sul petto. Va detto subito che il buon Bolatti non è il primo "Gringo" in maglia viola (in Argentina il termine viene dato a chi è di origine europea e Bolatti ha il bisnonno piemontese) poichè prima di lui questo nomignolo fu affibbiato a Sergio Clerici, centravanti brasiliano che giocò a Firenze dal 71' al 73. Dopo Petrone (ribattezzato "Artillero" per la potenza del suo tiro) si sono succeduti campioni ma anche bufale clamorose, tutte rigorosamente accompagnate dal loro bravo soprannome. Restiamo in Argentina ricordando Daniel Passarella detto il "Caudillo" per la sua attitudine al comando, i due "punteri" Daniel Bertoni e Ramon Diaz (quest'ultimo era, però, il "puntero triste") fino al "Re Leone" Gabriel Batistuta. Fra le bufale, invece, ne citiamo due: Oscar Derticya, ("Oscarone" per gli amici) ma anche "El Camiòn" per la sua possanza fisica (o per la sua lentezza?) e... "Nacho man" Castillo. Chiudendo il capitolo Argentina ci piace ricordare anche Bruno Pesaola detto il "Petisso", allenatore del secondo scudetto nel 69'.
E torniamo ai brasiliani. Avrete capito che i sudamericani si prestano particolarmente ai soprannomi ed allora partiamo da Carlos Dunga, indimenticato "Cucciolo", quindi Edmundo al secolo "O' Animal", mentre Socrates addirittura raddoppia: per alcuni era il "Dottore" (si dice fosse laureato in medicina) per altri era il "Tacco di Dio" poichè nelle sue giocate spesso usava quella remota parte del corpo. Non solo Sud America però: il nomignolo più famoso per un giocatore europeo è stato "Uccellino", ovvero il (piccolo) grande Kurt Hamrin. Svedese d'origine, è stato per anni recordman in maglia viola con 151 reti, prima che arrivasse Batistuta a spodestarlo con 152. Fra i più recenti il ceko Ujfalusi detto "Ufo", con gli attuali "Jo-Jo" Stevan Jovetic ed il "Fenomeno" Adrian Mutu. Da oggi tocca al "Gringo" degli anni 2000, Mario Bolatti. Se sarà campione o bufala non è dato sapere, ma un ruolo in qualche remake di Sergio Leone lo troverà di sicuro.