VINCERE MA CON L'AMARO IN BOCCA. L'1-0 È STRIMINZITO E LA QUALIFICAZIONE ANCORA APERTA. LA SUFFICIENZA DI JOVIC È FASTIDIOSA, PERCHÉ QUESTA MANCANZA DI CONTINUITÀ? ORA POCHE CHIACCHIERE E TRE VITTORIE PER RIPOSARE SERENI
La Fiorentina ha vinto, ma è amara la bocca di tutti dopo un 1-0 che lascia tutto aperto in vista della partita di ritorno. Il Sivasspor è una squadra normale, sicuramente inferiore, ma il vero nemico della Fiorentina è sempre la stessa Fiorentina, proprio come si è visto ieri sera al Franchi. Decine di occasioni gettate al vento, e non per sfortuna, ma per sufficienza. Alcune situazioni hanno veramente infastidito, perché sarebbe bastata un po' di cattiveria in più per vincere ampiamente e rendere il ritorno una gita di piacere fuori porta. E invece è ancora tutto in piedi. La Fiorentina dovrà giocare dopo un lungo viaggio e in un ambiente ostile, per tifo e per clima. "Che giramento" è il commento più frequente tra i gradoni in tribuna e anche il presidente Commisso avrebbe preferito salutare il gruppo con una vittoria più rotonda e col cuore più leggero.
Questa volta c'è poco da imputare a Italiano, ha messo in campo i titolari e si è giocato la sfida come doveva, con la voglia di non dare un senso al ritorno. Ma ci hanno pensato i suoi a tenerlo sulle spine e a costringerlo a pensare non solo alla Cremonese ma anche a Sivas. Jovic, oltre al gol clamoroso sbagliato sotto porta, è tornato a passeggiare. Irritante a lunghi tratti, tanto da far invocare Cabral come il salvatore della patria. Anche il brasiliano però ha sbagliato e quindi viva Barak. Il ceco è uno dei giocatori che ci sente di più, vuole stare a Firenze più di ogni altro e levarlo dal campo in questa forma sembra un delitto. Ecco forse questo è l'unica cosa da imputare a Italiano, ma dopo tutto le rotazioni servono per avere delle carte in più a gara in corso. Buone notizie da Castrovilli e dalla difesa, pessime da Biraghi che per bere dalla borraccia perdendo tempo, ha preso un giallo che costringerà l'allenatore a schierare uno tra Venuti e Ranieri sulla sinistra nella partita di ritorno.
Detto delle note negative, non c'è certo da disperarsi. L'1-0 vale comunque un piccolo vantaggio in vista del ritorno e allunga la serie positiva che è fondamentale per mantenere alto entusiasmo e concentrazione. La Cremonese è un avversario da non sottovalutare e da aggredire fin dalle prime battute anche per mettere in chiaro le cose in vista del doppio confronto in Coppa Italia. Servirà la verve di Cabral e magari che torni subito a segnare. Poi magari potrebbe essere utile quel Brekalo acquistato a gennaio e in campo per poco più di mezz'ora in due occasioni da subentrato. Sicuramente la rosa adesso non è corta e salvo imprevisti, con l'unico infortunato Terzic, Italiano potrà scegliere i meglio per le tre partite che ci separano dalla sosta. È inutile girarci intorno: servono tre vittorie, per andare al riposo con l'unico rimpianto di interrompere un gran momento di forma. Questa Fiorentina può arrivare lontano ma deve essere umile, chinare la testa e salire sui pedali per puntare con decisione verso traguardi fino a poco tempo fa impensabili. Firenze ci crede e lo si percepisce dopo mesi di musi lunghi. Spetta ai giocatori trascinare tutti, con un pizzico di sufficienza in meno e con l'ardore visto negli occhi di Barak quando ha calciato il gol vittoria in porta.