VENDITA, VOCI SEMPRE PIU’ INSISTENTI. MA SI ASPETTA L’ADVISOR. PER LO STADIO TROVATI I PARTNERS FINANZIARI, MA I TEMPI CONDIZIONANO TUTTO. CHIESA, PRONTO UN MILIONE. PIOLI SODDISFATTO PREPARA VERONA CON THEREAU. MA SERVE IL CENTROCAMPO A TRE
Ieri è stata una giornata di voci e controvoci, incontrollate e incontrollabili. Al passa parola , i social si sono scatenati. Dopo gli arabi e i cinesi, ecco prendere quota gli americani, ma anche gli austriaci della Red Bull già nel calcio con il Salisburgo. Chi più ne sa, più ne metta…
Ma cosa sta davvero accadendo?
Detto che quando c’è di mezzo l’imprevedibilità di Diego Della Valle è sempre bene valutare tutto, dall’entourage di Casette d’Ete filtra estrema tranquillità. Le cose sono molto chiare e definite, come abbiamo sempre detto.
L’intenzione di vendere c’è, dopo il comunicato della fine di giugno sostanzialmente le cose non sono cambiate. E’ da escludere, però, che si possa d’improvviso passare a una trattativa privata. La banca advisor dell’operazione è stata individuata e presto sarà resa nota, ma nessuno pensi di poter alzare il telefono e chiamare direttamente Ddv per chiudere la cessione. Se anche ci fosse (e per il momento non si è materializzato) un acquirente in grado di spendere i 250 milioni (e oltre) chiesti dai Della Valle, comunque dovrà passare alla valutazione dell’advisor. Pe fare un esempio, per vendere l’Inter sono stati necessari quasi dieci mesi passati fra notai, esperti di finanza e quant’altro. Le vicende della cessione Milan sono ancora fresche di memoria. E se è vero che se anche ci fosse un pretendente serio la Fiorentina in questa fase dovrebbe negare tutto per ovvie ragioni, è altrettanto certo che nessuno (fino a ieri) si è seduto al tavolo con l’advisor e i Della Valle. L’interessamento diretto della cordata Sundas è stato rimandato al mittente. Alcune telefonate fatte direttamente al presidente Cognigni hanno avuto la stessa risposta: aspettiamo l’advisor.
Come si vede non c’è fretta. Del resto c’è sempre all’orizzonte la voglia di costruire lo stadio, su questo non si discute, e ciò potrebbe spostare, accelerare o frenare molte cose.
Il partner economico con il quale dividere le spese di costruzione (400 milioni) è stato trovato, ma la firma dell’accordo passa necessariamente attraverso i tempi. La finanziaria pronta a investire, prima di firmare accordi definitivi vuole tempi il più possibile certi. E in questo momento fra disposizioni governative per la salvaguardia ambientale, la Mercafir che non si muove e il sindaco di Sesto che non vuole spostare la pista dell’aeroporto, le incertezze sono troppe. La Fiorentina, fra l’altro, si sta accollando l’onere del progetto esecutivo affidato a uno studio internazionale, che alla fine non costerà meno di sei-sette milioni.
Come si vede tanta incertezza che complica l’eventuale cessione. Anche per questo si è deciso di bloccare gli investimenti sulla squadra fino a nuovo ordine e di passare al regime di autofinanziamento. E’ anche per questo che la Fiorentina si è lasciata un residuo di mercato, per la gestione finanziaria e le necessità dei prossimi mesi, stipendi compresi. I manager sanno che Ddv non tirerà fuori soldi, devono fare con quello che c’è in cassa in attesa di avere un quadro definito e definitivo.
Ma non è tutto. Come vi abbiamo già anticipato diverse volte, fra le tante contraddizioni ci sono anche un inatteso, rinnovato interessamento di Ddv alle cose viola, il suo rapporto quasi quotidiano con Pioli e l’idea di Adv di tornare in tribuna nella gara con il Bologna, fanno pensare che sì, l’idea di vendere c’è e resta, ma la situazione è cambiata rispetto a fine giugno.
Quindi non resta che aspettare gli eventi e sostenere Pioli e la squadra come hanno deciso saggiamente di fare anche quei tifosi che non amano e contestano i Della Valle.
E dai campini filtrano serenità, ottimismo e sorrisi. E’ chiaro che questa è una squadra molto meno forte di quella venduta in estate, ma in più rispetto all’anno scorso c’è coesione, voglia di dimostrare, giovinezza e attaccamento alla maglia. Pioli sta lavorando bene e la sua soddisfazione la trasmette anche ai manager.
Magari se cominciasse a pensare (spero lo abbia fatto) a un centrocampo a tre, forse sarebbe pure meglio. Insisto. Appena sarà pronto Saponara come trequartista, insieme a lui dovranno giocare anche Badelj, Benassi e Veretout. Questa è la forza della squadra e dovrà essere sfruttata per intero. Davanti poi potranno alternarsi Simeone, Thereau e Chiesa.
In attesa, a Verona dovrebbe essere ancora 4-2-3-1 con Sportiello, in difesa Laurini, Pezzella, Astori e Biraghi; Badelj e Veretout in mediana; Chiesa, Benassi e Thereau dietro a Simeone.
A proposito di Chiesa, mi sono piaciute le sue parole di ieri sera. , è una seria dichiarazione d’amore al presente. Non ha illuso nessuno con le solite frasi che potrebbe essere poi difficile rispettare. Ma anche la Fiorentina si sta muovendo bene, presto inizierà la trattativa per alzare da 400mila euro a un milione l’ingaggio di Federico, senza clausola rescissoria, con il contratto allungato al 2022. Poi cosa riserverà il futuro dipenderà da molte cose che oggi non si possono prevedere.