VA IN ARCHIVIO IL 2022. UN BUON ANNO PER I VIOLA. DEMME E TAMEZE IDEE VALIDE. BOGA DAREBBE UNA FRESCHEZZA DIVERSA. IN 40 GIORNI LA FIORENTINA SI GIOCA TUTTO

31.12.2022 11:20 di  Mario Tenerani   vedi letture
VA IN ARCHIVIO IL 2022. UN BUON ANNO PER I VIOLA. DEMME E TAMEZE IDEE VALIDE. BOGA DAREBBE UNA FRESCHEZZA DIVERSA. IN 40 GIORNI LA FIORENTINA SI GIOCA TUTTO

Mancano appena 24 ore per dare un colpo di cimosa al 2022 e accogliere speranzosi l’anno che verrà. Ma per la Fiorentina quello che va in archivio è stato buono. Dodici mesi nei quali la notizia più grande è stata il ritorno in Europa dopo 6 stagioni. Basterebbe questo per esprimere un bel voto. Si può aggiungere che la Fiorentina non era stata costruita per tornare a varcare i confini e invece ce l’ha fatta, grazie ad un bel gruppo guidato da un allenatore semi-esordiente, ma pieno di pensieri costruttivi. A metà cammino, dopo 17 gol fatti, a Italiano è stato sottratto il centravanti capocannoniere e per un attimo le sue convinzioni sono vacillate, ma grazie al lavoro e al desiderio di farcela, il 22 maggio è arrivato un verdetto insperato, per questo ancor più bello.

Da gennaio alla fine del campionato, in totale 5 mesi di partite, la Fiorentina ha realizzato un piccolo capolavoro: merita un 8 in pagella. Nella seconda parte del 2022 le cose sono andate peggio, ma ci sono anche delle attenuanti: per società, allenatore e moltI giocatori, l’Europa suonava come una novità. Misurarsi col calendario che poneva una gara ogni 3 giorni, non era semplice in premessa e non lo è stato nei fatti. Poi ci sono stati certamente anche alcuni errori, pure di mercato, e una lacuna grave: la mancanza dei gol. Un attacco che definire sterile è riduttivo. La classifica, decimo posto, non allarga il sorriso dei tifosi, la delusione è tangibile, ma c’è il tempo per rimediare.

Ciò nonostante, con più fatica del previsto, i viola hanno passato il turno in Conference. Il girone non era irresistibile, la Fiorentina poteva e doveva far meglio - col primo posto avrebbe evitato il temibile spareggio di febbraio col Braga - però è andata avanti. Non è poco. Mettendo insieme la marcia a rilento in Italia e la qualificazione continentale, ci sentiamo di dare un 6 risicato, ma comunque sufficiente. La media tra prima fase 2022 (8) e seconda (6) fabbrica un 7 ai viola. I voti sono soggettivi e quindi ognuno la vede come vuole. Il derby eterno tra pessimisti e ottimisti sotto il Cupolone si gioca quotidianamente, ma anche questo fa parte del gioco.

Il dato certo è che nel 2023 la Fiorentina se vorrà scalare quantomeno 3 posizioni in graduatoria dovrà marciare con una media di poco inferiore ai 2 punti a partita. Non sarà facile, diciamocelo con franchezza. La possibilità, però, esiste. Dipenderà anche dal mercato che farà o non farà la società e anche dal risveglio di Jovic e Cabral che ieri nel test con la Primavera (finito 7-0 per i grandi) sono tornati a  segnare. Un timido segnale che forse il letargo è finito.

Italiano continuerà a battere la strada del 4-2-3-1 non tanto perché siano i moduli a trasformare i giocatori, ma per rendere meno leggibile una squadra. Avere in canna delle variabili significa rendere più complicata la vita agli avversari.

Nelle 8 amichevoli disputate dai viola in questo periodo di sosta, al netto delle difficoltà degli attaccanti centrali, la squadra ha mostrato una maggiore versatilità nelle azioni offensive. Una gamma di soluzioni interessanti. Italiano deve ripartire da lì, dalle alternative per puntare la porta avversaria.

Le indiscrezioni di mercato registrano i nomi di Demme e Tameze. Il primo, però, sarebbe legato ad una non auspicabile cessione di Amrabat. Resta, però, l’idea che è buona: il tedesco a Napoli trova poco spazio, ma è un equilibratore valido davanti alla difesa. Il suo procuratore ieri ha fatto sapere che Demme si muoverà da Napoli solo in presenza di offerte serie.

Tameze, centrocampista del Verona, in realtà è abbinato alla Fiorentina da almeno un paio di anni, più o meno dell’affare Amrabat. Anche lui è giocatore con buone doti che potrebbe far bene alla causa di Italiano.

Per gli esterni resiste la candidatura Boga anche se l’operazione con l’Atalanta si mostra abbastanza complessa. Sicuramente l’ivoriano innalzerebbe la qualità delle corsie viola e aumenterebbe l’imprevedibilità in attacco della Fiorentina.

Giusto il tempo di un brindisi e la serie A tornerà prepotente a far sentire la propria voce. Per la Fiorentina, e non solo, la stagione è come se cominciate adesso: in 40 giorni circa i viola si giocheranno tutto attraverso la rimonta in campionato, la sfida diretta in Coppa Italia con la Samp e infine il doppio turno con il Braga per accedere agli ottavi di Conference League.

L’appuntamento è per la fine di febbraio, in quel frangente avremo una fotografia delle ambizioni viola molto più nitida.