TRA TORREIRA E PIATEK C’È UN ALTRO MERCATO DA FARE, GLI ESUBERI VANNO SMALTITI. EQUILIBRIO TRA ENTRATE E USCITE

29.08.2020 00:00 di  Mario Tenerani   vedi letture
TRA TORREIRA E PIATEK C’È UN ALTRO MERCATO DA FARE, GLI ESUBERI VANNO SMALTITI. EQUILIBRIO TRA ENTRATE E USCITE

Si parla inevitabilmente dei probabili acquisti della Fiorentina. È giusto, la squadra va rinforzata se non si vuole correre il rischio di vederla impelagata in brutte faccende di classifica come negli ultimi anni. Il sogno del centravanti, l’ultima suggestione è Higuain, impresa quasi impossibile, contempla anche Piatek che domina incontrastato la scena. Il polacco sembra incarnare l’identikit del giocatore viola ideale, rapporto qualità-prezzo. 

A metà campo vale lo stesso discorso: Torreira in pole perché è il preferito di Iachini e al di là di logiche questioni economiche, pare un obiettivo conquistabile. 

In difesa Iachini insiste con una teoria condivisibile: mantenere l’assetto base con Milenkovic e Pezzella, naturalmente insieme a Caceres. Non è un’operazione semplice perché il Milan spinge, per l’uno e per l’altro. Pioli li ha allenati entrambi a Firenze, ne conosce il valore. Il Milan ha intenzione di preparare una bella cifra per prenderne almeno uno. Resistere a questo tipo di tentazione per la Fiorentina sarebbe già una sorta di vittoria. Conservare lo zoccolo duro di un gruppo, la sua parte migliore in termini valoriali tecnici e umani, equivale alla colata delle fondamenta. Il palazzo si costruisce da lì, in quel modo. Anche perché le difficoltà nel mercato in entrata ci sono, inutile negarlo. È un frangente particolare, tempi stretti, prezzi comunque alti se si vogliono catturare certe prede e la Fiorentina ha un budget buono, ma non buonissimo a disposizione. E allora già non sacrificare alcuni oggetti pregiati della collezione potrebbe essere d’aiuto alla realizzazione di un’idea tecnica e tattica. 

La società viola comunque acquisterà, su questo non ci sono dubbi. Il problema è che prima di farlo dovrà smaltire un po’ di zavorre, quegli esuberi figli della precedente gestione e anche di questa. Sono una trentina, sono troppi. Il bilancio è gravato da questi segni meno, è necessario dare una decisa potatura alla rosa. Il presidente è stato chiaro su questo punto e gli uomini mercato viola devono accontentarlo. La sensazione è che fino a quando non si saranno registrate un po’ di partenze sostanziose, non si accenderà il semaforo verde per le entrate

Da non dimenticare anche la questione del centro sportivo. Rocco Commisso conta molto sulla possibilità di riprendere i lavori a metà settembre, senza nuovi impedimenti. Se mai vi fossero, il mercato ne risentirebbe sicuramente. Il nodo del centro sportivo è cruciale per lo sviluppo della società viola. 

Il passaggio determinante è trovare un punto di equilibrio tra il bisogno di rinforzarsi e il dovere di sfoltire la squadra. Ma anche tra il capire o meno se vi sia la possibilità concreta di dotare la Fiorentina di infrastrutture definitive come un centro sportivo e uno stadio. Il mercato coinciderà con la fine dell’estate e l’inizio della nuova stagione meteo. Un autunno caldo per la Fiorentina, non mancheranno le sorprese.