ROCCO, QUESTO NON E’ IL CALCIO CHE PIACE A FIRENZE. QUALCUNO GLIELO SPIEGHI. SQUADRA INVOLUTA, GIOCA PEGGIO DELL’ANNO SCORSO E SOFFRE ANCHE CON IL PADOVA. COSI’ GLI INVESTIMENTI SVILISCONO. BASTA CALLEJON SECONDA PUNTA. PEZZELLA FUORI UN MESE
Magari Rocco sarà pure contento perché la Fiorentina ha vinto e superato il turno in coppa Italia e “vincere è l’unica cosa che conta”, ma qualcuno spieghi al presidente viola che non è questo il calcio che piace a Firenze. Vincere così non fa né piacere, né godere, anzi fa inc...
Questo è un calcio triste, grigio, involuto, quasi uguale a quello degli ultimi anni della decadenza dellavalliana e proprio per questo ancora più insopportabile. E Rocco che doveva essere l’Uomo Nuovo, calcisticamente sta sempre più assomigliando all’Uomo Vecchio. Non si può soffrire e subire anche con il Padova, squadra di serie C alle prese con problemi d’organico e scioccata per tre casi di Covid scoperti pochi minuti prima dell’inizio della partita, squadra che nel secondo tempo gioca meglio di te. Non si può non capire che questa Fiorentina non cresce. Che alcuni giocatori invece di migliorare sono involuti. Che gli attaccanti non segnano perché non c’è gioco. Che non si sa gestire il vantaggio perché non si sa gestire la palla. Che non si può giocare come negli anni settanta con tre difensori che non giocano mai pallone, regalati agli avversari. Che Callejon non gioca seconda punta dai tempi del Real. Che, che, che, ne avrei molti altri, ma mi fermo.
Ho la sensazione che sia tutto inutile e quando sento l’allenatore in seconda della Fiorentina dire “é stata un’ottima prestazione”, vorrei chiuderla qui. Sono sicuro che Carillo abbia concordato la dichiarazione con lo squalificato Iachini, ma questo significa farsi del male. Se davvero credono che la Fiorentina ieri sera abbia giocato bene, inutile andare avanti. Un po’ come dire che quest’anno ci sono due punti in più dell’anno scorso dimenticando il calendario di un anno fa più difficile, addirittura con Napoli e Juve. O come ascoltare gli adulanti avvelenatori di pozzi (sono sempre meno) che dicono a Rocco “vai avanti così, sei un grande presidente”. Bravo presidente per le idee, il dinamismo, la voglia di fare, gli investimenti nelle infrastrutture, ma fragile nel pianeta calcio. E insisto, qualcuno glielo dica. I Cosmos sono un’altra roba. Parlo di Rocco perché non voglio parlare di Iachini del quale dobbiamo avere rispetto. Ha le sue idee, la sua cultura, il suo modo di fare che gli consentono di stare a buon-discreto livello nel calcio da molti anni. Il problema non è Iachini, ma come immaginare il presente e soprattutto il futuro della Fiorentina.
Se davvero Rocco è convinto che vada bene così, che vada bene vincere a fatica con l’Udinese, il Padova e tutto il resto, dobbiamo discuterne. Forse doveva fare un’altra squadra. E’ inutile prendere gente brava, tecnica, che ha giocato in grandi squadre, o campioni come Ribery, ma anche giovani da valorizzare come Amrabat e non solo, se poi non si ha in testa un calcio ambizioso, un’idea di gioco, un’organizzazione che consenta a tutti di crescere. Se questo è il progetto, se piace il calcio di Iachini tanto valeva prendere dei giocatori più adatti a un calcio spartano e concreto, al primo non prenderle, capaci di fare le barricate. Iachini ha la sua storia, chi gli chiede di giocare come il Sassuolo o l’Atalanta vuole soltanto mandarlo in confusione. Ma non mi preoccupa neppure la classifica, quello che mi spaventa è passare un’altra stagione aspettando che finisca la nottata. Aspettando il Messia che potrebbe avere la faccia di Sarri, di Spalletti o di altri, ma nessuno sa se mai arriverà.
Rocco ha ragione quando chiede tempo, il tempo gli va dato. Il problema è vedere che il tempo lo butta via, che un anno dopo siamo a fare le stesse considerazioni di un anno fa nonostante gli investimenti sul mercato e un anno in più di esperienza. Cosa non funziona? Tocca a Rocco capirlo e intervenire, se poi il problema è il suo decisionismo, non parlo più. Se Rocco si piace calcisticamente così, se è convinto di fare bene, se mette i soldi e pensa di fare quello che vuole, non ho altro da dire. Ma lui, grande uomo di impresa, dovrebbe anche sapere che gli investimenti vanno valorizzati, vanno fatti fruttare. Se questa rosa che è costata molti milioni di euro non gioca bene, non si mette in mostra, non evolve, finisce per deprezzarsi. Pensi a Lirola o Pulgar, pagati dodici milioni, oggi c’è qualcuno disposto a pagarli certe cifre? E anche sul monte-ingaggi bisogna stare attenti. E’ aumentato anche perché molti giocatori per venire o restare a Firenze chiedono più soldi perché il progetto tecnico (fuori dalle coppe) non li attrae più di tanto.
Con questo, non chiedo l’esonero di Iachini. Oggi sarebbe il caos. Ma vorrei una riflessione e sentire discorsi diversi perché quello che infastidisce è la sensazione che gli errori fatti (Montella prima, Iachini poi), non siano serviti a nulla e oggi Rocco li rifarebbe. Non resta che sperare. A volte il calcio è strano, ma se già penso alla gara con la Roma che gioca un calcio ben più evoluto, mi viene il mal di testa. Sarei meno preoccupato se Iachini avesse in testa le barricate dell’anno scorso, magari con difesa e contropiede qualcosa potrebbe succedere, con questa squadra che ha la presunzione di giocare a calcio con le idee poco chiare, ho una sincera paura. Ma spero di sbagliare per la Fiorentina e per la Firenze calcistica che non vede palla dai tempi di Paulo Sousa. Chi giocherà? Di sicuro non Pezzella al quale i medici hanno ripulito la caviglia. Dovrà star fuori almeno un mese. Posso prevedere Dragowski, Quarta, Milenkovic, Caceres; Biraghi, Bonaventura, Amrabat, Castrovilli, Callejon; Ribery, Kouame