PEPITO, C'E' UNA GRANDE SPERANZA... GOMEZ E' TORNATO: LA FIORENTINA SOGNA. CHIEVO E POI LA FINALE CON LA JUVE...
Tra poche ore sapremo qualcosa di più sul ritorno in campo di Giuseppe Rossi. C'è stata una visita decisiva, vietato sbilanciarsi in pronostici, ma è comunque filtrato ottimismo sul suo recupero. Le cose stanno procedendo meglio del previsto e cresce la speranza di vedere Pepito in campo con un po' di anticipo rispetto a certe fosche sensazioni del gennaio scorso. Aspettiamo, certo, con il fiato sospeso, ma pure gonfio di felicità. Perché se Pepito tornasse presto al fianco di un ritrovato Gomez, beh, per la Fiorentina si aprirebbero nuovi scenari.
Sono loro che sono mancati clamorosamente, anche se Rossi francamente da agosto all'alba del 2014 ha fatto molto (15 gol complessivi). Poi gli è crollato il mondo addosso, dopo che addosso gli era crollato Rinaudo. Gomez ha salutato la compagnia viola alla metà di settembre e si è ripresentato cinque mesi dopo e per carità non certo per colpa sua, ma di un destino sfavorevole. Al bando i vittimismi, però pensate che stagione sarebbe stata se davanti, nel cuore della prima linea viola, ci fossero stati questi vip dell'attacco. Sarà un caso, ma fino a quando è stato in campo Pepito la Fiorentina ha volato. E quando Gomez è tornato lui, i viola hanno colto un risultato significativo in coppa a Torino. Nel mezzo a questo periodo strano tante incertezze e meno punti del previsto.
Sono i campioni ad esaltare gli schemi, non il contrario.
Domani sera, però, a Firenze arriverà il Chievo. Pare che in pochi se lo ricordino... Misteri del calcio, ma attenzione perché queste partite si possono trasformare in autentiche imboscate. I rischi ci sono e paiono evidenti. Dopo uno sforzo psico-fisico di queste dimensioni, le possibilità di mollare qualcosa contro un avversario temibile, per carità, ma dal basso appeal, è concreto. Ecco la trappola: affrontare il Chievo con poca determinazione. E' vero che la lotta per il terzo posto Champions è diventata dura, ma non c'è nessun motivo per abbandonarla prima del tempo.
Nel frattempo Firenze bolle nella dolce attesa di giovedì: in città non si parla d'altro, i biglietti volano, il Franchi sarà pieno tanto da non farci più entrare uno spillo. Non giocherà la Fiorentina contro la Juventus, ma una città intera.
Un'identificazione pressoché totale con la squadra. Nel segno del senso di appartenenza. Perché il calcio a Firenze è una cosa seria. La Fiorentina di più.
Mario Tenerani