MAGIE ESTIVE: RIPARTE IL MERCATO, SI RIANIMA IL PROGETTO 'NUOVO STADIO'
Qualcuno farà finta di nulla - a dire il vero qualcuno ha già cominciato a far finta di nulla - eppure appare evidente a molti, se non a tutti, che qualcosa di sostanziale sia cambiato in casa viola: nelle strategie, nelle ambizioni, negli obiettivi. Due anni e mezzo di impoverimento costante, di fallimento sportivo ed economico, due anni e mezzo di "autofinanziamento" talebano, sono stati archiviati nel corso di questa strana estate viola. Con un click. Una bella notizia. Ma perché tutto ciò?
Riassumiamo i dieci anni dei Della Valle nella Fiorentina, festeggiati di recente da Adv nel ritiro di Moena: Diego Della Valle comparve sulla scena calcistica con un colpo di teatro: Della Valle! Valleverde! La verde valle, a sbagliare erano persino gli amministratori che avevano "scovato e convinto" il grande imprenditore (che allora era già molto ricco, ma non molto noto). Mister Tods, a quei tempi del fratello nessuno conosceva i connotati, arrivò come un ciclone, col portafoglio gonfio, grandi ambizioni e promesse altisonanti (quasi tutte mantenute negli anni successivi, quasi tutte). Con alti e bassi, parecchi schiaffi presi, come sulla vicenda diritti tv e su quella Calciopoli, e qualcuno dato, ad esempio la soddisfazione di portare una squadra dalla C2 alla Champions, i primi sette anni di gestione furono comunque un bel successo. Era difficile dar torto allora a chi diceva "meglio dei Della Valle non ce n'è". Poi vennero un postcalciopoli amaro, l'affaire Prandelli (uno di questi mercoledì promettiamo di raccontarvi la vera storiella) e soprattutto l'operazione immobiliare di Castello, sulla quale si lavorava da anni sotto traccia, che salta definitivamente. La conseguenza fu l'autofinanziamento sinonimo di distacco e disinteresse della famiglia marchigiana nei confronti della Fiorentina.
E siamo ai giorni nostri, a queste ore. Momenti di rilancio vero, di entusiasmo riacceso, anche se - conti alla mano - la Fiorentina ha speso con parsimonia ed occhio sempre attento ai bilanci. La campagna acquisti si concluderà il 31 agosto, probabilmente con qualche altra bella sorpresa per i tifosi. Un mese dopo, il 21 settembre, si deciderà invece un'altra partita, quella sullo stadio nuovo alla Mercafir con annessa 'cittadellina', un bell'affare, anche se ridimensionato rispetto ai sogni di Castello. Facciamo un giochino: fingiamo di aver chiesto alcuni mesi fa al sindaco di Firenze Renzi se i Della Valle avrebbero aderito all'idea lanciata dal Comune, risposta "probabilmente no". Fingiamo di aver posto la stessa domanda in questi giorni, risposta "probabilmente si". Un giochino. O forse no.
Divertissement a parte, il fronte immobiliare sembra essersi mosso davvero e c'è chi dice anche sulla sponda Castello, complici i guai grossi e recentissimi della famiglia Ligresti. Insomma: stadio alla Mercafir, cittadellina attorno al nuovo impianto e depandance verso la Piana. Ce nè da far tornare Diego mica solo Andrea.
Qualcuno farà finta di nulla, eppure qualcosa di sostanziale - fuori e dentro la Fiorentina - è accaduto.
Stefano Prizio
giornalista di Radio Toscana