KOUAME, AMRABAT, CRISCITO, DUNCAN, IGOR, CUTRONE: STA NASCENDO LA PRIMA VERA FIORENTINA DI COMMISSO. ROCCO HA GIÀ SPESO 70 MILIONI. PAQUETA IN ATTESA, A GIUGNO SUPER COLPI. IL GRANDE LAVORO DI PRADÈ. SERVITI I GUFI E I BISTECCARI

31.01.2020 00:06 di  Enzo Bucchioni  Twitter:    vedi letture
KOUAME, AMRABAT, CRISCITO, DUNCAN, IGOR, CUTRONE: STA NASCENDO LA PRIMA VERA FIORENTINA DI COMMISSO. ROCCO HA GIÀ SPESO 70 MILIONI. PAQUETA IN ATTESA, A GIUGNO SUPER COLPI. IL GRANDE LAVORO DI PRADÈ. SERVITI I GUFI E I BISTECCARI

Dopo Kouame anche Duncan, Criscito e Igor da ieri sono giocatori della Fiorentina, per Amrabat si tratta, ma si farà per giugno. E Pradè sta ancora lavorando: il mercato chiude stasera alle venti e potrebbero esserci ancora sorprese. Una è Paquetà? Se fino a ieri il Milan aveva chiuso al prestito, nelle ultime ore vedremo...

Insomma, alla faccia dei gufi e dei bisteccari (ma ci tornerò dopo), Rocco Commisso sta mantenendo fede alle promesse e il direttore sportivo ha risposto alla grande alle critiche immotivate e pretestuose, ben orchestrate dai soliti noti nelle ultime settimane.

Pradè da mesi stava lavorando sott’acqua e non ha portato soltanto un centrocampista e un difensore come promesso, è andato oltre e ha stupito: quattro giocatori presi per subito (Duncan, Criscito e Igor ieri, Cutrone dieci giorni fa), un altro in convalescenza come Kouame e Amrabat che si sta chiudendo, ma per giugno.

E se ci sono piccole cose da limare e Criscito, ad esempio, ha chiesto ancora qualche ora di riflessione prima di firmare il contratto, come vi avevamo scritto, bastava aspettare con fiducia, il rafforzamento era tutto pronto con un piano A e un piano B. Era giovedì trenta gennaio il giorno fissato per chiudere le trattative dopo l’ok di Rocco, e il trenta gennaio sono state chiuse tutte le operazioni. Sta nascendo la prima vera Fiorentina americana che sarà completata nella prossima sessione estiva con grandi colpi e anche qui Barone e Pradè erano sempre stati chiari e sinceri: nell’estate scorsa non avevamo avuto il tempo per lavorare come avrebbero voluto. In questi mesi, invece, il tempo c’è stato, il direttore sportivo s’è mosso in anticipo, ha attivato tutti i suoi contatti e centrato gli obiettivi che voleva. Vi ricordo soltanto una cosa e se ne avete voglia andate a rileggere nell’archivio di questo giornale online. Nei primi giorni di ottobre scrissi che Pradè aveva messo nel mirino proprio Amrabat, giocatore semisconosciuto del Verona, quando nessuno ancora se lo filava. Proprio grazie a quella tempestività, giocando d’anticipo, e alla forte volontà del ragazzo che rispetta la parola data, che si sta battendo la concorrenza di tante altre squadre.

E Rocco, naturalmente, ci ha messo tanto del suo nell’approvare le operazioni che gli sono state prospettate. Conti alla mano, centesimo più centesimo meno, sta investendo una cifra importantissima: una settantina di milioni. E, come detto, non è finita qui. Vuole fare una squadra forte, c’è un piano triennale per tornare in Champions e il presidente tira dritto.

Ma veniamo a queste convulse ore di mercato. Il direttore generale Barone (prezioso il suo lavoro) e Pradè sono chiusi da ore in un albergo milanese e continueranno a trattare per tutta la notte per mettere a punto i dettagli e firmare le carte necessarie con le altre società e i procuratori dei giocatori interessati.

I colpi con tanto di firma e visite mediche, nel momento in cui stiamo scrivendo sono tre, vale a dire Kouame, Duncan e Igor. Per Criscito c’è già l’accordo con il Genoa, il giocatore ha chiesto ancora qualche ora di riflessione. Per Amrabat invece c’è l’intesa molto forte con il giocatore che vuole solo Firenze, si lavora ancora con il Verona e la distanza non è poca, ma (al limite) si potrebbe ancora ragionare e comunque trovare un accordo per giugno nei prossimi mesi.

In uscita Sottil verso la SPAL in prestito secco, Ranieri all’Ascoli, mentre per Boateng si cerca una soluzione last minute.

Ma vediamo di analizzare operazione per operazione. Kouame è il colpo a sorpresa, nessuno l’aveva ipotizzato. Il giocatore, 22 anni, prima dell’infortunio di novembre era corteggiato in Premier, soprattutto dal Crystal Palace, il Genoa aveva rifiutato anche offerte da 25 milioni arrivate dall’Inghilterra. Prenderlo a undici più sette di bonus è sicuramente un’operazione interessante e per tacciare i critici, non ci sono le problematiche di Pepito (Rossi aveva avuto già due interventi e uno in Spagna con complicanze). Il ragazzo è giovanissimo e con grande fisico, sta guarendo benissimo, ma sarà recuperato completamente con assoluta calma, per il campionato prossimo, per il ritiro. Con la collaborazione del procuratore ex viola Minieri, Pradè in segreto aveva messo a punto l’operazione da almeno due mesi. Preziosi ha bisogno di recuperare risorse e ha dato l’ok a un prezzo interessante per la Fiorentina. Si è chiusa soltanto due giorni fa perché s’è aspettato il ritorno di Rocco che all’inizio era scettico sul prendere un giocatore infortunato. Poi ha valutato l’opportunità e dato l’ok.

Anche su Duncan l’interesse è di lunga data. Come vi avevamo anticipato, il giocatore aveva chiesto al Sassuolo di essere ceduto, c’era solo da aspettare di trovare l’intesa sulla cifra. Gli emiliani per settimane sono rimasti fermi a venti milioni, l’accordo è arrivato a quindici più uno di bonus. Si cerca ora di trattare anche Boateng, mentre per Sottil il Sassuolo ha rifiutato il prestito secco, voleva qualcosa di più, ma la Fiorentina non vuole cedere il ragazzo. Duncan, 26 anni, scuola Inter, è un giocatore duttile, sa fare l’interno, ma anche il trequartista. Ha gamba, forza e geometria. E’ il centrocampista che serviva.

Il brasiliano Igor, 22 anni, difensore di piede sinistro, centrale o esterno, ha fisico e piede buono, con Semplici ha fatto benissimo e il garante è proprio l’allenatore fiorentino. Viene dall’ottima scuola del Salisburgo e quello che ha colpito gli osservatori viola è la personalità e la tecnica. Alla SPAL andranno sei milioni.

L’idea di prendere Mimmo Criscito è un’altra sorpresa. Quando è tornato libero dalla Russia un anno e mezzo fa, aveva rifiutato tante offerte, poteva lucrare sul cartellino. Ha preferito il Genoa per amore, chiedendo soltanto l’ingaggio e un futuro da dirigente. Ora Preziosi lo ha scaricato sempre nell’ottica di recuperare risorse. Costerà alla Fiorentina circa tre milioni. E le perplessità del giocatore, molto deluso dal comportamento del presidente genoano, sono comprensibili. Non è un problema la Fiorentina, i suoi pensieri sono altri, ma alla fine dovrebbe dire ok. Oggi la risposta definitiva.

Se dovesse dire no? Volendo c’è sempre la soluzione Juan Jesus che per aspettare la Fiorentina ha rifiutato il Cagliari.

Qualcuno potrebbe obiettare, ma sulla sinistra non c’è Caceres? Vero, ma è destro. L’uruguagio ha sempre giocato a destra e volendo anche esterno nella difesa a quattro o esterno alto a cinque come nella prima Juve di Conte. Ci saranno più alternative e più soluzioni per Iachini.

A queste cifre vanno aggiunti i circa venti milioni (bonus compresi) per Cutrone.

La trattativa con il Verona per Amrabat s’è arenata ieri sera tardi sui 18 milioni offerti dalla Fiorentina contro i 25 chiesti dal presidente scaligero. Si continua a trattare, ma come detto c’è ottimismo in prospettiva. Comunque il giocatore a gennaio non si può cedere, ha già fatto due trasferimenti in estate.

Come si vede da queste mosse, c’è un rafforzamento sull’immediato per dare a Iachini più soluzioni e rimettere la Fiorentina in un livello più vicino a quello che merita, ma anche uno sguardo al futuro con l’arrivo di giovani interessanti. E’ quello che Rocco voleva. Poi, a giugno, arriveranno altri giocatori più importanti. Ma questa è una storia da scrivere, come il futuro di Chiesa.

Non sbagliavo quando predicavo pazienza e ottimismo. E sono stato facile profeta nel prevedere (mesi fa) le mosse dei componenti del disciolto club della bistecca che, guarda caso, hanno attaccato duramente e immotivatamente Pradè, quando invece l’obiettivo doveva essere Montella. La squadra era incompleta, ma non così scarsa e la prova è arrivata con Iachini. E’ stata soprattutto colpa di Montella e del suo calcio sorpassato se la Fiorentina era finita in zona retrocessione. Ma ormai quelli del club dovrebbero essere stati sgamati e ben noti a tutti, basta non dare loro retta e pensare al bene della Fiorentina.  Diffidando della loro sbandierata fiorentinità: parlano per amicizie. Qualcuno mi ha chiesto se la sede del club fosse per caso in un noto ristorante del centro. Nomi mai, neppure sotto tortura. Arrivateci da soli e divertitevi nella caccia al tesoro. Ma se qualcuno pensa ai Tredici Gobbi sbaglia di grosso. La bistecca è ottima, ma anche i frequentatori del locale. Come è noto, in maniera discreta si vedono spesso ai tavoli dirigenti e giocatori della Fiorentina, vecchi e nuovi, ma anche grandi personaggi del calcio nazionale e internazionale. Gente di sport vero, insomma…Non vi sbagliate.