ITALIANO, RESTA DA RISOLVERE IL PROBLEMA-CONTRATTO. NUOVO VERTICE CON RAMADANI. ECCO IL PIANO DEI SETTE ACQUISTI RUOLO PER RUOLO. TORREIRA, NON È FINITA. OFFERTA PER ASLLANI. PIACE BELLANOVA. VICARIO É FATTA. BELLA NOTIZIA: PARLA ROCCO COMMISSO
Il contratto dell’allenatore, la campagna acquisti, i promossi e i bocciati, ma anche Torreira. Nel lungo vertice di domenica mattina i dirigenti della Fiorentina e Vincenzo Italiano si sono confrontati a fondo su tutto quello che dovrà essere fatto per costruire una squadra in grado di ben figurare sia in Italia, che in Europa. A caldo, a poche ore dai festeggiamenti per il ritorno in Europa, senza perdere un secondo (e questo è un bel segnale) è iniziata la programmazione con una valutazione di quello che è stato, i giocatori da confermare per l’anno prossimo, e soprattutto sul come intervenire sul mercato che aprirà il primo luglio, ma che è già in piena attività.
La Fiorentina vuole fare le cose bene e in fretta per bruciare tutti d’anticipo. In linea di massima saranno sette i giocatori nuovi che dovranno arrivare possibilmente prima del ritiro di Moena per dare modo all’allenatore di plasmare la sua nuova squadra. I nomi sono top secret, scontato, filtrano indiscrezioni, ma sono tanti quelli sotto osservazione e nel mirino dei manager viola. Sui ruoli da coprire invece le idee sono chiarissime. Serviranno un portiere, due esterni di difesa, due centrocampisti (un play e un interno), un esterno alto e un centroavanti alternativa a Cabral, anche se un’analisi completa e definitiva su Piatek non è ancora stata fatta e ne parleremo più avanti. Come si vede sarà un mercato importante per il numero di giocatori da portare a Firenze, ma anche per il budget che Rocco Commisso metterà a disposizione suoi dirigenti e sul quale presto sapremo.
Il tema principale dell’incontro di domenica però, come è giusto che sia e come era stato sottolineato più volte da Joe Barone, è stato il rapporto con Vincenzo Italiano. Di positivo c’è che la società vuole continuare con Italiano e Italiano vuole continuare la sua carriera a Firenze dove sta bene, è in sintonia con il progetto e con la piazza, come vi abbiamo detto e scritto più volte, non ci sono e non ascolta sirene esterne. La volontà di continuare è una base forte di partenza. Da qui, però, a leggere o sentire i commenti ultra ottimistici (tutto fatto) ce ne corre.
Sapete bene che quello che mi ispira è il realismo e allora per essere realistici e raccontare quello che sta succedendo, è bene dire che c’è ancora tanto da parlare e da discutere, al punto che ci sarà presto un altro incontro (probabilmente entro la settimana) al quale parteciperà anche Fali Ramadani, il nuovo procuratore di Italiano. La Fiorentina punta al rinnovo del contratto con prolungamento di tre anni e tutti i dettagli andranno analizzati e discussi a fondo. Non è mai facile.
La società è stata brava, deve essere orgogliosa di avere individuato e trovato in Italiano l’allenatore giusto nel momento della rottura con Gattuso, i meriti della stagione molto positiva sono anche dei dirigenti viola, ma è evidente che il lavoro del tecnico sia stato straordinario. Ben oltre tutte le previsioni al punto che, come sappiamo, era previsto addirittura un premio per il decimo posto, segno che già quella sarebbe stata una posizione comunque gradita e gratificante. Italiano è andato ben oltre.
Ha riportato la Fiorentina in Europa con il gioco e la personalità, l’ha fatta rientrare nel club delle sette sorelle, ha conquistato 22 punti in più dell’anno scorso, valorizzato e rilanciato giocatori spenti, guidato la squadra all’obiettivo nonostante la cessione del capocannoniere Vlahovic a metà campionato. Pensate alla Lazio senza Immobile e la Roma senza Abraham, tanti per capirci.
La partenza della trattativa sarà necessariamente diversa rispetto a quella concitata di un anno fa e mi immagino che Rocco Commisso abbia voglia di affidare a Italiano la costruzione di un ciclo almeno triennale, un po’ come successo all’Atalanta con Gasperini. Un modo di programmare e fare bene calcio. Proprio per questo serve mettere l’allenatore al centro del progetto e prima di parlare di giocatori sarebbe fondamentale ripartire proprio da Italiano con una rinnovata intesa economica, ma anche e soprattutto sintonia attorno ai programmi tecnici e obiettivi.
Non so quali saranno le richieste di Ramadani, oggi Italiano ha un contratto da un milione di euro e si pensa a un rinnovo almeno fino al 2025, so solo che puoi discutere per settimane con un giocatore, ma con l’allenatore no. Italiano deve ripartire in fretta con il contratto e la fiducia rinnovate, non posso pensare che si ricominci con l’allenatore in scadenza l’anno prossimo e un’opzione che comunque va firmata.
Dico tutto questo perché al di là degli errori che più o meno possono essere stati fatti (nessuno è perfetto) della crescita ulteriore che ci dovrà essere, con Italiano la rotta è giusta. Il mondo del calcio non fa altro che parlare del suo lavoro (ieri Mancini e Nesta, l’altro giorno Spalletti) e quando hai la bravura di scegliere l’allenatore giusto, va accompagnato nella sua crescita e nelle sue idee. Sarei meravigliato del contrario, la Fiorentina lo vuoile, e se domenica mattina non c’erano le condizioni, mi auguro che l’intesa venga raggiunta al più presto. E non ho motivi per pensare diversamente visti la stima e gli apprezzamenti pubblici rivolti a Italiano da Rocco Commisso e da tutti i dirigenti viola. In attesa, tornando al mercato, ha stupito la rottura con Torreira che per altro, come ricorderete, avevo subodorato in esclusiva qualche editoriale fa, quando tutti davano l’accordo già raggiunto. Problemi di money, ovvio.
La Fiorentina vorrebbe uno sconto dall’Arsenal, ma soprattutto non vuol pagare i quattro milioni di ingaggio attualmente percepiti, puntando alla metà più bonus. Attenzione. Dispiace? Certo che dispiace. Sarebbe doloroso perdere uno dei protagonisti della stagione e siccome l’annuncio del procuratore di Torreira è arrivato a vertice finito, non sappiamo neppure come l’abbia presa Italiano. Comunque, ribadisco, in assoluto Torreira l’avrei tenuto. Però…
Come in tutte le cose ci sono dei però che vanno analizzati. Chi lo dice che non sia una strategia attraverso la quale la Fiorentina non pensi ancora di poter convincere l’Arsenal e il ragazzo a trattare su basi diverse? Guarda caso già ieri pare ci sia stato un nuovo contatto con il procuratore Bentancur. Vedremo. Sui social Torreira ha postato una faccina invitando al silenzio. Silenzio e riflessione. Oggi la rottura sembra totale, ma lasciamoci una porta aperta per la diplomazia e una soluzione last minute. E poi vengo al secondo però…
Però, se la Fiorentina mollasse Torreira per puntare su Asllani, fortissimo 2002 dell’Empoli, voi che ne direste? Per me sarebbe un’operazione lungimirante, anche se capisco che non tutti possano conoscere il valore di questo ragazzo albanese che tutte le società più grandi seguono da tempo (Inter in testa come vice-Brozovic). Mi dicono che la Fiorentina abbia già fatto la sua offerta, se è vero vedremo come andrà a finire. Ripeto: se volete, nel caso vado a prendere Asllani con la mia macchina per portarlo a firmare al Franchi.
Possibile invece, che già ieri ci sia stato l’ok finale per Guglielmo Vicario, 26 anni, portiere in carriera del Cagliari, quest’anno anche lui a Empoli. Valutazione dieci milioni, formula del prestito con obbligo di riscatto. A vedere Vicario, oltre ai dirigenti viola, pare sia andato due mesi fa anche Italiano che ha dato immediatamente il suo ok. Portiere moderno, bravo con le mani e con i piedi, grande personalità, potrebbe risolvere definitivamente il problema della porta. La Fiorentina non ha più un grande numero uno dai tempi di Frey. I dieci milioni per Vicario dovrebbero arrivare dalla cessione di Dragowski in Inghilterra. A Terracciano sarà comunque proposto di rimanere.
Restando in chiave mercato, vi dicevo dei giocatori in prestito. Di Torreira abbiamo parlato. Odriozola, purtroppo, non resterà e ormai è certo. Troppo caro il cartellino, troppo alto l’ingaggio. E’ un giocatore di categoria superiore è si vedeva già ampiamente nella corsa e nei tempi di gioco. Pazienza. Magari un giorno se la Fiorentina dovesse crescere ancora… Al posto potrebbe arrivare Raul Bellanova, 22 anni, scuola Milan, passato dall’Atalanta, attualmente del Bordeaux dopo il prestito al Cagliari. Bel giocatore con grandi margini di crescita. Valutazione otto milioni, si tratta.
La valutazione finale per Piatek, invece, non è ancora stata fatta e probabilmente si farà nel prossimo incontro con Italiano. L’idea è questa: se l’Hertha Berlino dovesse accettare un’offerta al ribasso al punto da diventare un affare, forse il polacco si potrebbe anche riscattare. Vedremo. E siamo a Rocco Commisso. Ultimo, ma non ultimo. Ovvio. Anzi, questa è davvero una bella notizia: oggi il presidente tornerà a parlare. Risponderà alle domande dei giornalisti via social, ma questo significa soprattutto che Rocco sta bene e si sente pronto per tornare in pista al più presto. Di sicuro farà sapere come intenderà la Fiorentina in Europa, se avrà voglia di togliersi delle soddisfazioni e di regalarle ai tifosi della che sperano di riaverlo al Franchi in agosto, alla prima del prossimo campionato.