IL VAR A FIRENZE NON ESISTE, FERMATE PAIRETTO. FIORENTINA BELLA A META’: ANCORA TROPPI ERRORI. HA RAGIONE PIOLI: LAVORO DA FARE
Una domanda all’autorevole Accademia della Crusca: forse nella città della purezza linguistica un acronimo così brutto, come Var, non è accettato? Magari non esiste proprio. Questo deve aver pensato questo il più che mediocre Pairetto, figlio d’arte… L’arbitro di Nichelino ha negato due rigori lampanti alla Fiorentina e ne ha decretato uno in favore dell’Atalanta sul quale, francamente, si addensano molti dubbi. Appena un anno fa l’arbitraggio di Pairetto sarebbe stato definito disastroso, per non dire peggio, ma nell’era della Var siamo ai confini dell’errore tecnico. Perché l’arbitro torinese non è ricorso al Var? E perché gli arbitri addetti alla regia Var, Manganiello e Marini, non hanno proferito parola per intervenire? Misteri del calcio moderno. Come se non bastasse in tribuna stampa a prendere appunti c’era Nicola Rizzoli, fresco designatore degli arbitri, insomma il loro allenatore. Ecco, se Rizzoli volesse fare una cosa buona e giusta, dovrebbe fermare per un periodo più o meno lungo Pairetto, protagonista di una direzione di gara da 3 in pagella.
Stabilito che gli episodi da condotta arbitrale sbagliata hanno pesantemente influito sul risultato finale, la Fiorentina non può chiamarsi fuori da alcune colpe evidenti. Il pareggio per quanto visto in campo è stato giusto, un tempo per parte. Anche se come volume di gioco l’Atalanta ha fatto di più della Fiorentina. I viola, per altro partiti benissimo col missile di Chiesa, hanno smarrito per strada quell’aggressività convinta e hanno concesso metri ai nerazzurri. La squadra non sempre è stata ordinata e di questo si è lamentato anche Pioli. I viola hanno sbagliato anche nel primo tempo alcune ripartente e nella ripresa una addirittura clamorosa con Babacar che si è allungato troppo il pallone. Un centravanti in quei momenti deve fare tanto di più e meglio.
E’ stata, dunque, una Fiorentina bella a metà: tante cose buone e altrettante meno. Questa altalena di luci e ombre è tipica di una squadra giovane e per giunta in costruzione. Il saggio Pioli onestamente si è arrabbiato con Pairetto, ma al tempo stesso non ha scusato i suoi uomini per questi errori. Ha spiegato che bisogna lavorare ancora tanto. Bravo Stefano, avanti così. Chiaro, diretto, senza alibi. A parte Pairetto che andrebbe fermato.