Il rinnovo di Dodo ha due obiettivi: blindarlo e ritrovare un giocatore che non c'è più. Per Mandragora manca solo l'annuncio del club. Ma una cosa sia chiara per tutti: in caso di retrocessione dovranno restare tutti a Firenze
La Fiorentina è ripartita dal secondo tempo contro la Juventus. Una squadra diversa, con meno paura, che ha reagito a un gol preso all'ultimo minuto del primo tempo che avrebbe potuto uccidere, sportivamente parlando, una squadra che sta vivendo settimane intrise di difficoltà. Quel primo quarto d'ora della ripresa deve essere il punto d'inizio della nuova stagione, con i viola che domenica prossima si troveranno di fronte l'ex Palladino, con il dente più che avvelenato dopo la conclusione della sua avventura a Firenze della scorsa primavera. La testa di Vanoli e dei giocatori deve essere rivolta solo e soltanto al campo, e la Conference non sia una distrazione a quello che per il momento è il vero obiettivo della stagione: la salvezza. Ma in società si pensa anche ad altro, come per esempio ad alcuni rinnovi. Quello di Fortini arriverà, così come quello di Dodo, per certi versi più importante.
Il prolungamento del contratto del brasiliano ha due obiettivi. Da una parte quello di blindare un giocatore che nelle ultime stagioni è stato molto importante, dall'altra quello di cercare di togliere qualche cattivo pensiero dalla testa dello stesso esterno destro che quest'anno sembra essere il lontano parente di se stesso. Dodo non è mai, o quasi, riuscito a incidere, non è stato mai, o quasi, determinante, e visto e considerato che il livello delle sue prestazioni è calato a partire dal momento in cui si è arenata la trattativa per il suo rinnovo, la speranza è che la firma sul nuovo contratto possa riportare il sereno nella mente del calciatore e che Vanoli possa poter contare sul miglior Dodo, che serve come il pane a questa Fiorentina.
Nel frattempo si attende l'annuncio ufficiale anche del rinnovo di Rolando Mandragora. Il centrocampista è stato decisivo nella sfida contro la Juventus e si voglia o no resta uno dei migliori giocatori, in quanto a rendimento, della squadra viola. La società, dopo un'estate passata a riflettere sulle richieste del giocatore, ha deciso di rompere gli indugi e fargli firmare il prolungamento. Lo ha annunciato prima del Mainz lo stesso calciatore con il club che però non ha ancora ufficializzato il nuovo accordo. Arriverà, magari quando le acque del campionato si saranno calmate. In ogni caso Mandragora resta, per la Fiorentina, un valore e lo ha dimostrato col prolungamento.
Rinnovi che arriveranno e che dovranno servire da monito a tutta la rosa. Sì, perché se da una parte nessuno poteva aspettarsi un inizio di stagione così negativo da parte della Fiorentina, dall'altra una cosa deve essere chiara per tutti i calciatori. Va bene contestare gli allenatori e la dirigenza, senza ombra di dubbio, visto che le colpe ci sono eccome, ma non dobbiamo mai dimenticarci che ogni domenica sono i giocatori ad andare in campo e dovrà essere compito loro uscire da questa situazione drammatica, sempre sportivamente parlando, di classifica. La retrocessione è una possibilità concreta, anche se nessuno di noi vuole pensarci e allora sarà bene mettere una regola che dovrà essere scritta sulla famosa lavagna al Viola Park. In caso di Serie B nessuno verrà ceduto. Già, perché sarebbe troppo facile abbandonare la nave dopo averla fatta affondare. Fu fatto da Cecchi Gori con Effemberg, Batistuta e tanti altri, lo ha fatto il Sassuolo due stagioni fa. E dovrà farlo anche la Fiorentina nel caso in cui dovesse consumarsi la tragedia sportiva. Tutti speriamo di no, e ci mancherebbe altro. E allora avanti con la stagione, con un nuovo passo, quello iniziato nel secondo tempo della sfida contro la Juventus di sabato scorso.
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