IL PATTO DELLA SQUADRA VIOLA: BATTERE LA JUVE PER FARE UN REGALO AI DELLA VALLE
La prima vittoria del 2013 ha portato con sé alcuni elementi positivi. La squadra ha ritrovato i gol delle punte, e non è poco. Toni ha segnato dopo 390 minuti, mentre Jovetic addirittura dopo 491. Non solo: il montenegrino, finalmente, ha fatto un gol di rapina... A pochissimi metri dalla porta di Mirante, su assist di Migliaccio, è sgusciato dietro Lucarelli e ha messo dentro. Se parlassimo di un attaccante normale, sarebbe un discorso banale. Riferendoci a Jovetic, soprattutto quello degli ultimi tempi, il tema è interessante. L'azione del raddoppio viola è nata dall'uomo che ha prodotto il maggior numero di cross in Italia (208), Pasqual, ma finalmente Jovetic - dopo essere stato stimolato in allenamento da Montella, Caccia e tutto lo staff - ha seguito quel pallone entrando in area invisibile come un sommergibile, pronto a ricevere l'assist di Migliaccio. Speriamo che Jovetic abbia capito definitivamente come correre verso la porta.
La difesa ha chiuso la partita imbattuta, un piccolo evento: non accadeva dal 22 dicembre (vittoria per 3-0 a Palermo). Da allora i viola hanno preso 8 reti in 4 gare di campionato (in Coppa Italia hanno chiuso con la Roma sullo 0-0 i tempi regolamentari, per poi subire ai supplementari la rete di Destro).
Il recupero di Viviano è significativo: il portiere si è fatto trovare pronto sulle occasioni decisive create dal Parma. Il suo non era un problema tecnico, bensì psicologico: l'atteggiamento in gara ha dimostrato che Emiliano è sulla strada giusta.
Recuperato anche Pizarro (si era infortunato col Pescara), ma per lui era solo una questione fisica. Sarà un caso, ma come il Pek ha rimesso piede in campo, è fiorita la vittoria e la difesa è diventata impermeabile. Il suo gioco è come la primavera, rende tutto più lieve.
Questi, dunque, i segni plus di una sfida che ha rilanciato la Fiorentina in una dimensione europea, contestualmente a due tonfi inaspettati - Lazio e Inter - e alla conclamata crisi della Roma. L'unico avversario veramente da temere, pare essere il Milan che nelle ultime 15 partite ha messo insieme 33 punti su 45 disponibili. E' la formazione che in questo segmento di stagione ha raccolto più di tutte le altre. E adesso Allegri ha pure Balotelli a disposizione.
Settimana corta per i viola: sabato alle 18, infatti, la Fiorentina sarà a casa Juventus. Non c'è nulla da spiegare, la squadra conosce alla perfezione quanto conti questa partita per Firenze.
Ma stavolta, c'è tanto di più: ieri Andrea Della Valle ha detto. "La Juve? I rapporti con loro non esistono. Gli Agnelli sono una grande famiglia, ma non abbiamo rapporti con loro...".
La storia è nota: lo sgarbo nella vicenda Berbatov e gli attacchi di Diego Della Valle a Marchionne e gli Elkann sulla politica della Fiat in Italia, hanno fabbricato un confronto aspro e serrato, riassunto benissimo dalle nette parole di Andrea Della Valle. Rivalità nel calcio e su terreni addirittura superiori.
La sfida dello Juventus Stadium, dunque, non vale solo per l'Europa, ma anche per dimostrare quanto il branco viola sia legato alla proprietà. Ecco perché Montella, giocatori e dirigenti sono già in partita. Hanno siglato un patto di ferro: vincere a Torino per fare un regalo ai Della Valle. E quando l'arbitro fischierà il calcio di inizio sul rettangolo di gioco ci saranno due viola in più: Diego e Andrea...
Mario Tenerani
giornalista de Il giornale