IL PALLONE ITALIANO NON ROTOLA PIÙ. IL FALLIMENTO DI UN MOVIMENTO INTERO. PIATEK RISCHIA DI SALTARE IL DERBY. CABRAL DEVE ENTRARE IN FORMA: FIRENZE LO ASPETTA

26.03.2022 12:40 di  Mario Tenerani   vedi letture
IL PALLONE ITALIANO NON ROTOLA PIÙ. IL FALLIMENTO DI UN MOVIMENTO INTERO. PIATEK RISCHIA DI SALTARE IL DERBY. CABRAL DEVE ENTRARE IN FORMA: FIRENZE LO ASPETTA

La disfatta del calcio italiano è servita, ma non ci vengano a dire che le sberle sono arrivate inaspettate. Il trionfo all’Europeo, per altro bellissimo, e’ stata la classica eccezione a conferma della regola, cioè un andamento scadente del nostro movimento. A dirla tutta il nostro pallone ha smesso da un po’ di rotolare. Ai Mondiali 2010 e 2014 siamo usciti ai gironi, mentre nel 2018 non ci hanno fatto salire neppure in aereo, come stavolta, insomma. L’ultima Champions e’ stata vinta da Mourinho all’Inter nel 2010, mentre la Juventus - cioè la societa’ piu’ titolata e con un monte ingaggi da paura- nelle ultime tre stagioni e’ stata volata fuori da questa competizione agli ottavi. Nel 2020, in piena emergenza pandemia con un formula ridotta, l’Inter ha raggiunto la finale di Europa League, poi persa.

La serie A è un campionato in cui la mediocrità tecnica è visibile anche all’occhio del profano, nel quale sbarcano troppo spesso stranieri imbarazzanti. Anche a Firenze ne sappiamo qualcosa. Non ci sono stadi presentabili, salvo rare eccezioni, eppure la Federazione si e’ candidata ad ospitare gli Europei 2032. I debiti strangolano il nostro calcio che durante il Covid ha sfondato il miliardo di rosso. D’accordo, sono diminuite moltissimo le entrate, a cominciare dal crollo del botteghino, ma tutto questo non ha impedito ai dirigenti dei club di riempire di soldi calciatori, allenatori e intermediari per le commissioni. Un impazzimento generale, tanto da nascondere la polvere sotto il tappeto: dopo la vittoria all’Europeo, il calcio italiano avrebbe avuto l’occasione, sulle ali dell’entusiasmo, di affrontare un po’ di problemi, dandosi un nuovo profilo. Invece non e’ successo nulla. Restano lacune gravi nei vivai, mancano le strutture per i giovani, si inseguono i soldi facili senza pensare al domani.

Mancano teste pensanti e coraggiose. Ora vedremo che accadrà con Mancini, ma al di la’ delle possibili dimissioni del ct, ci sono tante altre questioni da affrontare. Gli azzurri che hanno perso a Palermo, fanno la differenza in Italia e non fuori, ad eccezione appunto, del trionfo di Wembley. Perché il nostro campionato e’ caduto in basso, e’ bene prenderne atto. La sconfitta della Nazionale e’ la fotografia esatta del pallone attuale in Italia. 
Per trovare un presidente della Lega sono trascorsi mesi, spesi in litigi da cortile. Non c’e’ sintonia tra la Lega e la Federazione, gli ostacoli sul percorso sono sempre molteplici. Il quadro e’ disarmante e quando si pensa che l’Italia ha fallito due partecipazioni consecutive al Mondiale, si fa fatica a crederci. Una disfatta totale.

Torniamo al campionato. Almeno riconosciamo alla Fiorentina il merito di provarci in ogni gara proponendo un gioco piacevole, poco italiano.... I viola sono diversi da molte altre formazioni. La strada intrapresa da Italiano e’ giusta, ancorché faticosissima. L’obiettivo Europa League e’ duro da raggiungere, ma il branco di Italiano vuole tentare. Se poi non ci riuscirà, pace, ma resterà però la buon intenzione. Mancherà quasi sicuramente Piatek alla ripresa della serie A dopo la sosta. Il polacco nell’amichevole con la Scozia ha segnato un gol, ma ha riportato una ferita profonda che ha necessitato di essere tamponata con diversi punti di sutura. In queste condizioni sperare di vedere in campo Piatek nel derby con l’Empoli tra una settimana, diventa un’impresa. Italiano deve puntare tutte le proprie carte su Cabral, fino ad oggi in ritardo di condizione. Però il brasiliano, non essendo un nazionale, ha potuto allenarsi con calma a Firenze. Per lui si potrebbe profilare una grande occasione perché Firenze lo aspetta. 
I viola, guidati da un Torreira scatenato, trasformatosi nel nuovo leader, sono pronti a giocarsi l’ultima fetta di stagione. Si meritano un grande finale perché hanno costruito fino da ora una bellissima stagione.