IL CASO VIVIANO, IL CASO JOVETIC E IL CASO EL HAMDAOUI
Due punti in tre gare possono sembrare pochi e, quindi, avvalorare la tesi che la Fiorentina non può avere grandi ambizioni o, peggio, potrebbe addirittura giustificare chi ha salutato la sconfitta di Roma come il segnale che, giocando aperti su tutti i campi, si rischia di fare brutte figure. In realtà trovo totalmente sbagliato farsi venire dubbi dopo le ultime tre gare senza successi, tantomeno dopo il netto k.o. sul campo della Roma di Zeman, squadra che quando corre ed azzecca la serata giusta può mettere in difficoltà chiunque. All'opposto dei criticoni ci sono poi i super positivi, coloro i quali hanno visto una grande Fiorentina anche all'Olimpico, plaudendo al fatto che la squadra ha cercato di giocarsela a prescindere e pazienza se, in questo modo, ha concesso moltissime occasione e quattro gol alla Roma. La verità sta nel mezzo, nel senso che ha fatto benissimo Montella a non snaturarsi affrontando la Roma con l'obiettivo di metterla in difficoltà con le armi migliori della propria squadra. Ma talvolta si sbaglia, si può sbagliare partita, formazione, si può semplicemente incappare in una serata storta. E così è andata perché a prescindere dalle intenzioni, la Fiorentina a Roma si è rivelata una squadra troppo lunga e troppo poco attrezzata sulle ripartenze. In piu a centrocampo la Roma ha corso, se non di più, meglio, costringendo la Fiorentina a movimenti e atteggiamenti fuori natura. La prestazione di Viviano ha poi fatto il resto perché il 3-1 di Totti allo scadere si e' oggettivamente rivelato decisivo. Non so se Viviano giocherà contro il Siena o se Montella gli preferirà Neto e non so come sarà fatta passare dal club l'eventuale scelta tecnica di far giocare il brasiliano. Viviano dovrebbe infatti avere un problema fisico di cui pero' difficilmente sapremo la reale entità, semplicemente perché la Fiorentina e suoi comunicati, su questo tema, sono poco affidabili. E non essendo affidabili e' impossibile vi sia chiarezza e quindi ognuno può farsi la propria idea ma, come è noto, chi è causa del proprio male pianga se stesso. Tornando a Viviano mi auguro resti sereno in ogni caso perché Firenze gli vuole bene e tutti sperano, speriamo, che possa affermarsi in viola e possa continuare a difendere per tanti anni la porta della sua squadra del cuore. Purtroppo ho la sensazione che l'ostacolo maggiore a far si che ciò avvenga non sia rappresentato ne' dai tifosi ne' da qualche critica, peraltro giustificata, ma piuttosto arrivi dalla valutazione con cui Viviano e' giunto a Firenze. A fine stagione la Fiorentina, salvo una modifica della valutazione concordata al momento del prestito, dovrebbe riscattare il giocatore per una cifra vicina ai 7,5 milioni di euro. Una spesa che, ad oggi, considero impensabile ma le strade del mercato talvolta sono imponderabili e quindi che Viviano pensi esclusivamente a riscattarsi senza vedere intorno nemici che di sicuro non ci sono. Tornando alle difficoltà nel comprendere i famigerati report medici sono rimasto molto stupito che dopo Roma nessuno abbia fatto un solo appunto su come sia stato gestito Jovetic. Dopo la visita in Germania e il suo ritorno in gruppo la Fiorentina (Montella?) ha deciso che Jovetic poteva essere convocato per Roma, facendo parte della spedizione uno si aspetta che, pur non al 100%, pur non all'80%, fisicamente sia a posto, in grado di fare almeno uno spezzone di gara ce ne fosse stato bisogno. Purtroppo ce ne sarebbe stato bisogno ma nè al termine del primo tempo, quando e' entrato El Hamdaoui, nè nella ripresa, quando è entrato Seferovic, Jovetic ha accennato a sbottonarsi il piumino e questo mi ha convinto che Jo-Jo non avrebbe dovuto essere convocato, perché non era affatto pronto. E a chi, e qualcuno c'è, si giustifica col fatto che faceva troppo freddo per rischiarlo sorrido e dico che non era facilissimo immaginare che all'Olimpico potessero esserci temperature primaverili. Detto questo mi auguro che almeno col Siena Jovetic giochi, non chiedo altro e sono pronto a giustificare fin d'ora un'eventuale precaria condizione fisica. Chiudiamo con le prospettive di mercato. Finalmente mi sembra che un po' tutti si stanno rendendo conto che in avanti manca un giocatore e che se arriverà questa squadra potrà diventare ancora piu competitiva. Ma c'e qualcosa che mi sfugge perché in settimana ho letto sui due principali quotidiani sportivi che El Hamdaoui avrebbe tre partite per convincere la società, ancora scettica su di lui e, addirittura, che il marocchino sarebbe un mistero. El Hamdaoui ha fatto tre gol giocando una sola gara da titolare e la sua media gol minuti giocati è la migliore della Fiorentina ad eccezione, ovviamente, di Jovetic. E' reduce da un anno e mezzo di inattività ed e' alla prima stagione in un campionato che non conosce. In piu ha avuto qualche problema fisico a limitarne le prospettive. A gennaio partirà per la coppa d'Africa ma certamente non è per questo che la Fiorentina necessita di un attaccante. Se si pensa infatti che la Fiorentina dovrebbe cercare un attaccante per sostituire lui, cioè una riserva, non si è capito molto su ciò che serve. Serve un bomber in grado di far fare alla squadra il salto di qualità, serve un attaccante moderno in grado di adattarsi al gioco e ai movimenti di Montella, serve un giocatore di prospettiva ma pronto, insomma serve un investimento importante, adesso se possibile, a giugno se proprio non si può fare altrimenti. Lo chiede la classifica e, tutto sommato, servirebbe anche a Toni, a cui non si può continuare a chiedere i miracoli per cui, temo, non sia attrezzato.
Leonardo Petri