GONZALEZ VA RECUPERATO, NON PERSO. PARTE IL MONDIALE: SEGUIAMO I VIOLA. LA NAZIONALE RACCONTA CHE I GIOVANI CI SONO. LUIS ALBERTO SAREBBE UN GRAN COLPO
Siamo vicini a Gonzalez, perdere un Mondiale a poche ore dal debutto è un bel pugno nello stomaco. Campionato e coppe passano di continuo, la competizione iridata invece arriva ogni 4 anni e scendere da quel treno in corsa non deve essere una sensazione piacevole.
Ora lo abbiamo capito, non fingeva a Firenze quando diceva a Italiano di non sentirsela. Certo, ha provato un po’ a risparmiarsi perché sperava di andare in Qatar, ma solo perché non era al cento per cento. Fosse stato in forma avrebbe tutto l’interesse di rodare il motore.
Aveva capito che se avesse forzato in allenamento sarebbero giunti i guai. Quelli che non si sono fatti attendere in ritiro con l’Argentina. Appena arrivato Scaloni lo ha messo a lavorare a parte e già da lì abbiamo compreso che da Firenze non era partito in condizioni normali.
Gonzalez ha visto in tribuna l’amichevole con gli Emirati (mentre Di Maria, assente a lungo nella Juve, ha segnato una doppietta), altro indizio che le cose non viaggiavano nella giusta direzione per il viola. Infine, due giorni fa, è emerso il nuovo infortunio muscolare. Guarda caso quando il ct dell’Albiceleste aveva ordinato al suo pupillo di intensificare l’allenamento perché il momento dell’esordio di Messi e compagni era dietro l’angolo. E’ andata male a Gonzalez, ma anche alla Fiorentina. Primo perché in questa stagione l’esterno ha giocato la metà delle gare (ma ha firmato comunque 4 gol), secondo perché adesso andrà nuovamente incontro ad un periodo di rieducazione. E meno male che c’è la sosta.
Gonzalez ha dimostrato fin dai tempi della Bundesliga una relazione intima con gli infortuni, c’è una fragilità evidente, che speriamo possa interrompersi. L’argentino è un talento, per la Fiorentina calciatore fondamentale, e dispiace troppo vederlo sempre fermo. Il suo recupero è decisivo per la squadra di Italiano perché se Gonzalez avesse fabbricato più presenze, probabilmente la classifica dei viola sarebbe stata molto più convincente.
Non è solo una questione fisica. Le recenti dichiarazioni della società, per altro sposate da Italiano, hanno marcato una distanza col giocatore che ora, però, va annullata. Gonzalez deve guarire e mettersi a disposizione della Fiorentina come se il girone di ritorno fosse una sorta di campionato del Mondo; mentre il club deve metterlo in una situazione di tranquillità dopo la recente burrasca. Serve una gestione da nervi saldi, senza permali e reazioni istintive. A giugno, poi, si vedrà. Quello, semmai, sarà il periodo per lasciarsi, non certamente a gennaio.
Ora la pattuglia dei viola al Mondiale ha perso un elemento, restano in quattro: Amrabat, Zurkowski, Milenkovic e Jovic. Li guarderemo con simpatia, augurandoci che siano protagonisti. Amrabat e Milenkovic saranno titolari salvo sorprese, gli altri due partiranno di rincorsa. Una spruzzata di viola in Qatar sarà motivo di orgoglio per tutti.
L’Italia, come è noto, starà a casa sul divano. Una Nazionale da ricostruire dopo due mondiali persi, ma le ultime uscite degli azzurri almeno hanno aperto un pertugio di speranza: Mancini sa lanciando tanti giovani, in alcuni casi minorenni come Pafundi, gioiello assoluto del vivaio dell’Udinese. C’è una sola strada, credere in questi ragazzi facendoli giocare. Siamo convinti che ce ne siamo molti in giro.
Il mercato invernale è come se fosse già iniziato, la pausa ha favorito un’accelerazione. In più la vetrina del Qatar scatenerà l’appetito generale. La Fiorentina sembra che abbia un’idea molto intrigante per la testa: Luis Alberto. A dir la verità le voci avevano cominciato a circolare già nell’agosto scorso, ma alla fine il “Mago” è rimasto a Roma, a discutere con Sarri. Non c’è mai stato feeling tra il tecnico e lo spagnolo, così adesso dovrebbe consumarsi la rottura definitiva. Luis Alberto ha sempre sempre messo il ritorno in patria come priorità, ma una proposta interessante del club viola potrebbe fargli cambiare idea. Per la Fiorentina sarebbe un gran colpo, il segnale che le ambizioni si sono fortificate. Sono i calciatori come lui che possono invertire la rotta.