GLI ATTRIBUTI DELLA VIOLA. WOLSKI, PROGETTO DI CAMPIONE. UNA BOLGIA PER MARTEDI'

09.02.2014 00:00 di  Lorenzo Marucci  Twitter:    vedi letture
GLI ATTRIBUTI DELLA VIOLA. WOLSKI, PROGETTO DI CAMPIONE. UNA BOLGIA PER MARTEDI'

Cuore, tenacia, artigli, attributi. Chiamateli come volete, ma in un momento come questo, senza mezza squadra a disposizione, la risposta della Fiorentina è stata squillante. Capacità di soffrire, umiltà e sfruttamento della panchina. Gomez, Rossi, Aquilani, Ambrosini, Tomovic e anche Gonzalo Rodriguez del resto non si regalano facilmente tutti insieme. 
   Una vittoria sudata, meno sfolgorante di altre, ma per i viola era necessario ripartire per restare in corsa per la Champions  - la vittoria del Napoli fa rimanere inalterata la situazione di classifica, con i viola a meno tre - per ritrovare un po' di autostima dopo i due ko consecutivi e per acquistare fiducia in vista di martedì, la partita dell'anno contro l'Udinese. 
  E' evidente che la Fiorentina si trova nel momento più delicato della stagione: i numerosi impegni di quest'annata si fanno sentire e l'inevitabile periodo di calo che può accadere a quasi tutte le squadre sembra esser arrivato proprio adesso, quando i viola si giocano la stagione. L'anno scorso a gennaio la squadra di Montella rallentò ottenendo un solo punto in tutto il mese, stavolta le cose stanno andando meglio anche se il periodo difficile arriva proprio adesso. Coppa Italia, campionato e Europa League. Un ritmo incessante di gare che sarebbe opportuno affrontare con il gruppo quasi al completo. Non è così e allora l'importante sarà stringere i denti e saper reagire alle avversità, proprio come ha fatto la Fiorentina da squadra vera, contro un'Atalanta che è sembrata una delle formazioni più organizzate tra quelle che si sono presentate al Franchi. 
   Proprio nei momenti critici e di emergenza c'è però il risvolto della medaglia: è possibile scoprire quei giocatori che altrimenti, pur talentuosi, resterebbero nell'ombra. E' il caso di Rafal Wolski, il polacco arrivato a Firenze un anno fa e che ha giocato davvero col contagocce. Eppure Montella ha sempre creduto in lui, intravedendo quelle doti tecniche superiori alla media che lo avevano infatti spesso portato ad elogiarlo. Il gol di ieri è un piccolo capolavoro che a qualcuno ha fatto venire in mente altri grandi talenti viola del passato più o meno recente. Troppo presto per fare nomi. Di sicuro, i colpi ci sono. Anche il suo illustre connazionale Boniek, nei mesi scorsi, non ha mai smesso di ricordare a tutti che il ragazzo ha grandi potenzialità: a conti fatti, la Fiorentina ha fatto bene a trattenerlo, perchè di lui ci sarà gran bisogno a partire forse già da martedì, in un gruppo in piena emergenza. Dimenticavamo Ilicic: dallo sloveno arrivano segnali di una crescita anche sul piano della combattività. E poter contare su chi risolve le gare anche su calcio piazzato non è poco, soprattutto adesso che la via del gol è meno semplice rispetto a qualche tempo fa.

   Dicevamo di martedì: il ritorno della semifinale di Coppa Italia contro l'Udinese è la partita più importante della stagione. Lo sa bene anche il presidente Andrea Della Valle che si aspetta un Franchi stracolmo. In effetti lo stadio sarà un'autentica bolgia: c'è voglia di spingere la squadra in finale, un approdo sicuro in Europa. Più di trentamila sosterranno la Fiorentina, perchè poi in una finale secca può accadere di tutto. 
Lorenzo Marucci