GIÙ LA CRESTA, JOJO
Daniele Pradè dice che quello di Stevan Jovetic non è un caso. Vincenzo Montella spiega che non ci sono problemi di sorta legati al montenegrino. Difender l'azienda e la barca è pratica lecita e comprensibile. La verità, però, è che c'è un caso Jovetic, che c'è un problema relativo al rendimento, all'atteggiamento ed al futuro del ragazzo.
Raccontarsi favole è pratica propedeutica per dormire sonni e far sogni tranquilli. Un gol, col Parma, non fa certo primavera: le prestazioni sono di qualità non all'altezza delle aspettative, l'approccio evanescente e le voci che arrivano da radiomercato tutt'altro che tranquillizzanti. Con ordine. Prima il campo, perché al di là del futuro e delle prospettive, è quello che conta davvero e quello sta raccontando la triste storia di un presunto pretendente al Pallone d'Oro involutosi improvvisamente. Che macini più chilometri Toni di lui è dato curioso ed esplicativo. Che dribbli più Romulo di lui, altrettanto. Il paradosso viola è che senza Jovetic, il miglior talento in rosa, la Fiorentina giocava pure meglio, con Pasqual libero di sfrecciare sulla sinistra senza il montenegrino talvolta troppo largo, con Ljajic o El Hamdaoui a supporto di Toni libero di incornare al centro. Poi l'atteggiamento: i tifosi faticano a capire i perché di un'involuzione, appunto, improvvisa. Per questo i primi malumori, coperti però dall'amore del tifo che giustamente ha sempre cercato d'incitare Jo-Jo. Però qualche mugugno, qualche fischio, s'è sentito, sia al Franchi che allo Juventus Stadium ed anche questo è segno esplicativo di una crisi profonda per Jovetic. Altro che 'non caso'.
Dulcis in fundo il futuro. La Fiorentina mai e poi mai avrebbe potuto venderlo la scorsa estate. Non tanto per decisione 'populistica', tanto quanto perché, in lui e con lui, aveva almeno una garanzia certa e certificata in un progetto ricostruito in toto. Però pensare, adesso, d'incassare 35 milioni, è sogno bello ottimistico, visto l'andamento calante del ragazzo. Il cui valore è indiscusso e indiscutibile, il cui approccio però è da analizzare al meglio. La Juventus resta interessata, tra pochi giorni l'agente vedrà la Fiorentina per valutare possibilità inglesi che pian piano stanno maturando tra Chelsea, Arsenal e Manchester City. "Stiamo parlando con serenità col giocatore", ha detto Pradè. La serenità che ora manca a Jovetic: mandarlo in panchina, però, sarebbe forse controproducente. Fiducia a tempo è la medicina migliore, anche per le casse della Fiorentina che verranno. Senza aprire casi a tutti i costi: Jovetic sta giocando male. A Pradè e Montella l'arduo compito di risolvere il caso. Pardon. La "situazione".
Marco Conterio
Responsabile di redazione Tuttomercatoweb.com