GENNAIO, SERVE LA PARTENZA LANCIATA. ROSSI, UN ANNO VIOLA DA FESTEGGIARE. OCCHI SU PIZARRO. JORGINHO, TUTTO PUÒ ACCADERE
Un derby per ripartire di slancio. Per mettere immediatamente nel mirino il terzo posto. Senza intoppi, senza tentennamenti nè cedimenti. La gara di oggi con il Livorno è insidiosa per la Fiorentina, e bene ha fatto tutto il gruppo a decidere di andare in ritiro da venerdì per prepararsi al meglio. L'anno passato il mese di gennaio fu terribile, con un solo punto conquistato in quattro partite. E a conti fatti fu il mese che pesò più di tuttti in modo negativo ai fini della corsa Champions. Gennaio 2013 iniziò male, con il clamoroso ko interno con il Pescara, ed è memore di quello scivolone che la Fiorentina ha voluto ulteriormente alzare il livello della sua concentrazione. In attesa del rientro - vicino - di Gomez, ancora per qualche partita l'attacco sarà sulle spalle di Pepito Rossi, che anche senza il tedesco se l'è cavata alla grande: capocannoniere della serie A con 14 gol. Uno che la zampata - come dice Montella - la trova sempre anche nelle giornate meno ispirate. Oggi sarà un giorno speciale per Rossi, per festeggiare un anno in viola (l'annuncio del suo arrivo fu dato il 4 gennaio). E 364 giorni fa - il 6 gennaio 2013 - metteva piede al Franchi per la prima volta, in tribuna d'onore, per la gara con il Pescara. Gli applausi della gente erano tutti per lui, l'acquisto su cui i Della Valle avevano deicso di scommettere nonostante i due anni di inattività. Mai scommessa fu più azzeccata. Rossi adesso è il fiore all'occhiello di una squadra che non si pone limiti.
E non a caso il sogno di adesso per il mercato sarebbe un altro colpo alla Rossi. Acquisti del genere però appaiono difficili da ripetere ogni anno...
La partita di oggi potrebbe dire molto anche sul futuro di Pizarro: le scelte di formazione di Montella saranno interessanti, e il tecnico ha tenuto a ribadire che il cileno è a tutti gli effetti un giocatore viola. Non a caso pare proprio che oggi possa partire dall'inizio. Occorre anche ricordare che in estate dopo il mal di pancia di Pizarro la Fiorentina lavorò a lungo per convincere il giocatore a restare a Firenze. Un segnale chiaro sull'importanza che viene riconosciuta al Pek. L'impressione però è che una decisione definitiva sull'ex romanista arriverà presto anche per non creare un caso che possa trascinarsi fino al termine del mercato. La prestazione odierna potrebbe fornire una risposta indicativa. Certo, se poi dovesse partire, la Fiorentina dovrà avere immediatamente in mano la carta con cui sostituirlo. Jorginho sembra il nome giusto ma resta possibile per giugno e non semplicissimo - anche se non irrealizzabile - per l'immediato. Del resto siamo appena all'inizio del mercato e col passare dei giorni tante posizioni adesso irremovibili possono essere ammorbidite. Anche se non dovessero esserci i grandi colpi, c'è comunque da attendersi qualche ritocco per la squadra in vista di cinque mesi di fuoco, che tutti si augurano pieni di impegni. Da un campionato entusiasmante, fino ad un continuo avanzamento sia in Coppa Italia che in Europa League.
Lorenzo Marucci