FRANCHI, VERIFICA PROGETTO ESECUTIVO E PADOVANI: LE TAPPE PER IL VIA AI LAVORI
La corsa del Comune di Firenze per riuscire ad avviare i lavori di ristrutturazione dello stadio prosegue. In questi giorni è in corso la verifica del progetto esecutivo, l'ultimo sviluppo dell'idea di ARUP (vincitrice del concorso internazionale per ammodernare l'impianto di Nervi), prima di poter bandire la gara per individuare l'impresa (o il raggruppamento di aziende) che si occuperà di realizzare le opere.
La scorsa settimana si è tenuto il contraddittorio tra ARUP e Rina Check (il soggetto terzo incaricato di controllare l'esecutivo). Venti tecnici devono controllare i circa 1.500 elaborati che compongono il progetto e dopo le necessarie modifiche ci sarà la verifica finale.
A quel punto si procederà alla validazione e all'approvazione da parte della Giunta di Palazzo Vecchio, che poi pubblicherà il bando di gara per i lavori. Gli interventi, come noto, saranno sulla parte finanziata (130 milioni di euro), mentre per la quota sottoposta a definanziamento (55 milioni e i relativi 15 arrivati per sostenere l'aumento dei costi dei materiali da costruzione), per ora si resta in attesa del Tar del Lazio, che il prossimo 14 novembre si esprimerà sul ricorso del Comune contro il taglio effettuato dal Governo Meloni. Ricordiamo ai lettori che fino al 28 aprile scorso per il Franchi erano disponibili tutti i 200 milioni, tant'è che il 29 marzo il direttore centrale del Dipartimento per gli affari interni e territoriali - Direzione Centrale per la finanza locale del Ministero dell’Interno, trasmetteva una nota all’unità di missione PNRR certificante che l’intervento di riqualificazione del Franchi non presentava alcuna criticità rispetto alle condizioni del finanziamento. Ma c'è di più: a fine dicembre 2022, il Dipartimento per gli Affari Interni e Territoriali - Direzione Centrale per la finanza locale, erogava al Comune di Firenze l’anticipazione del 10% sulla linea di finanziamento PNRR dei 55 milioni, pari 5,5 milioni. Il 28 aprile 2023, quindi, con un decreto il Governo tagliava un finanziamento in parte già concretamente nelle casse dell'amministrazione fiorentina.
È importante, viste le vicende, riuscire a cominciare i cantieri sui 130 milioni entro inizio 2024, perché l'avvio delle opere consentirà di poter trovare una soluzione per completare tutta la ristrutturazione con maggiore tempo a disposizione: è necessario oltre un anno per esaurire i cantieri sul primo lotto e in questo periodo si potrà studiare come individuare le risorse mancanti e poter proseguire completando l'opera ideata da ARUP entro fine 2026. L'ultima spiaggia sono i Campionati Europei del 2032, ma un'interruzione e poi ripresa dei lavori sarebbe obbligatoria, dato che le città che ospiteranno il torneo continentale saranno stabilite proprio a fine 2026.
L'avvio degli interventi entro inizio 2024, però, non consentirà tempi lunghi per trovare casa alla Fiorentina, che dal 1 giugno 2024 dovrà abbandonare il Franchi (come è stato sottoscritto formalmente nella proroga della convenzione dello stadio di Nervi per la stagione in corso). Il Comune si appresta ad approvare una variazione di bilancio per riqualificare lo stadio del rugby “Padovani”, ieri la Commissione bilancio ha dato l'ok alla delibera, lunedì il voto in Consiglio comunale per il sì definitivo. Palazzo Vecchio farà una nuova tribuna coperta da 4.000 posti al posto della attuale e di fianco una gradinata provvisoria da 3.000 sedute (oltre a servizi adeguati per gli atleti, il pubblico e la stampa). L'eventuale ampliamento per raggiungere 15-16.000 posti non è oggetto di finanziamento da parte del Comune, qualora la Fiorentina optasse per il trasferimento al “Padovani” dovrà essere trovata una soluzione, ma è da escludere che i costi vadano a carico della Pubblica Amministrazione. I venditori di fumo si vadano a leggere cosa recita l'articolo 82 della legge di contabilità, magari si chiariranno le idee.