FIORENTINA, UNA SQUADRA CHE NON DÀ GARANZIE E FIDUCIA. COMMISSO, LA DIFESA AD OLTRANZA NON AIUTA A CRESCERE E MIGLIORARE. COPPA ITALIA E CONFERENCE, SERVE ARRIVARCI BENE

12.02.2023 11:15 di  Luca Cilli  Twitter:    vedi letture
FIORENTINA, UNA SQUADRA CHE NON DÀ GARANZIE E FIDUCIA. COMMISSO, LA DIFESA AD OLTRANZA NON AIUTA A CRESCERE E MIGLIORARE. COPPA ITALIA E CONFERENCE, SERVE ARRIVARCI BENE

Inutile fare calcoli e previsioni, tabelle di marcia e disegnare possibili scenari futuri. La Fiorentina anche in questo inizio di 2023, pur volendo sforzarsi nell’essere ottimisti, non da garanzie. C’è poco da fidarsi di questa squadra, capace di infilare due buone prestazioni per poi rovinare tutto nel momento in cui è chiamata a compiere un piccolo salto di qualità e garantire quel minimo di continuità che in questa stagione è sempre mancato. La speranza che il quadro generale potesse cambiare è rimasta tale, e probabilmente lo scenario resterà così fino al termine di un’annata che può essere salvata solamente sfruttando le due vie di fuga rappresentate dalla Coppa Italia e dalla Conference League. Per il resto questa Fiorentina ha dimostrato di essere una formazione anonima, mediocre nella testa non di certo nelle qualità dei singoli. E’ pur vero che la dirigenza ha sbagliato tutto quello che poteva sbagliare nel mercato estivo e non è corsa ai ripari in quello invernale, ma è altrettanto vero che in rosa ci sono calciatori che per potenzialità possono garantire molto di più rispetto a quanto fatto – o non fatto – fino ad ora. La classifica, i numeri e le prestazioni sono impietose. Ma ciò che purtroppo colpisce in negativo è l’atteggiamento della Fiorentina. Piatta, apparentemente senza stimoli, quasi come se il campionato fosse diventato solamente una parentesi da sfruttare per preparare al meglio la semifinale di Coppa Italia contro la Cremonese e la doppia sfida europea con il Braga.

L’involuzione, o per meglio dire la mancata evoluzione della Fiorentina, è evidente per tutti ma non per la dirigenza. Il presidente Commisso infatti ha recentemente difeso la squadra dalle critiche, oltre ai suoi più stretti collaboratori il cui lavoro fin qui non ha prodotto i risultati sperati. Di base il gesto è anche apprezzabile ma il problema è che, per come stanno le cose al momento, finisce solamente per creare alibi ad un gruppo di lavoro che fin qui ha ampiamente deluso tutte le aspettative. Talvolta più che una difesa ad oltranza ed a prescindere, servirebbe mettere tutti dinanzi alle proprie responsabilità. Non è ovviamente una caccia al colpevole, perché sé le cose non vanno bene i demeriti sono di tutte le componenti e non del singolo. Piuttosto un momento di crescita per analizzare lucidamente cosa non è andato e preparare un piano alternativo per il futuro.

Quello più immediato è rappresentato dalla sfida di Torino contro la Juventus. Inutile anche in questo caso fare previsioni, analisi, tratteggiare aspettative: la Fiorentina è imprevedibile ed indecifrabile. Sicuramente è una squadra da gara secca, ecco perché realisticamente ad oggi le partite di coppa sono quelle che possono garantire una buona riuscita. Certo, bisogna arrivarci bene. Con la testa prima che con il fisico. Ecco perché il campionato non dev’essere solamente una parentesi fra la doppia sfida con la Cremonese e con il Braga.