FIORENTINA, SENZA GOL NON VAI DA NESSUNA PARTE
Sei giornate non sono una prova, ma una buona indicazione: la Fiorentina ha fatto solo 7 reti. Nelle ultime 3 gare solo 2 gol, segnati da un difensore, Roncaglia e da un centrocampista, Romulo. Jovetic, autore di 4 centri su 7 totali, non buca il portiere avversario dal minuto 43 di Fiorentina-Catania. Una lontananza dal gol che comincia a pesare e che conferma un dogma della Fiorentina: se non segna il montenegrino, e' notte fonda.
E a Milano la regola e' stata confermata: ha realizzato Romulo, ma i viola buoni fino a venti metri da Handanovic, si sono persi, come altre volte, nella penetrazione in zona gol. La Fiorentina e' bella a vedersi, raccoglie tanti complimenti, ma non fabbrica reti. Senza quelle non si va da nessuna parte.
Montella, che fin da bambino ha preferito i gol alla Nutella, lo sa bene, tanto che nel dopo partita di San Siro e' stato chiaro: "Dobbiamo tirare in porta".
La sensazione e' che la sua squadra si piaccia così' tanto da diventare leziosa, tipo il Barcellona, senza esserlo però. I viola danno l'impressione di volere entrare dentro i pali, rinunciando all'idea che si può' segnare in molti modi, l'importante pero' e' farlo.
La profondità' si ottiene con un centravanti, anche moderno, portato al movimento, ma pur sempre un numero nove autentico. Poi, se la squadra si muove a dovere, si possono inserire anche i centrocampisti. Nella Fiorentina attuale, non si vede ne' l'una ne' l'altra cosa: Jovetic spesso e' sulla trequarti e i centrocampisti non segnano. Romulo e' stata una debole eccezione.
Se guardiamo i dati di Inter-Fiorentina abbiamo la conferma del tentativo di gioco dei viola: più' possesso palla, 57 per cento a 44, più' vantaggio territoriale, 53 per cento contro 27, più' corner, 10 a 7, ma alla fine ha vinto l'Inter che ha preso pure una traversa e ha creato più' occasioni, affidandosi ad un classico contropiede trapattoniano, compreso il sacrificio di Coutinho su Pizarro.
Montella, però' sta facendo un ottimo lavoro e va incoraggiato. Tra l'altro Vincenzo ha grande stile anche in sala stampa: dopo l'Inter avrebbe potuto polemizzare con un arbitro che ha distribuito i cartellini con il criterio della sudditanza psicologica. Un esempio didattico? Ha graziato Samuel, mentre ha dato il secondo giallo a Gonzalo cacciandolo dal campo. Montella non cerca scuse, semmai cerca di dare un'identità' alla Fiorentina. I viola sono un cantiere aperto: quando nove undicesimi della formazione titolare sono nuovi, non si può' pretendere di veder volare una squadra. Con l'Inter il centrocampo in fase di interdizione ha balbettato e Cuadrado a destra non ha né' spinto, ne' difeso. E Ljajic si e' pappato l'ennesimo gol. Ma tutto questo fa parte di un percorso di crescita. Dobbiamo dare tempo a Montella, se lo merita e la società' a gennaio dovrà' dargli un centravanti. Avanti così', Firenze ci crede. Serve solo un po' di pazienza.
Mario Tenerani
giornalista de Il giornale della Toscana