FIORENTINA, È COMINCIATO IL CAMPIONATO. C’È MODO E MODO DI VINCERE… PEZZELLA: DIFENSORE INTERESSANTE. SIMEONE-THEREAU: COPPIA CHE FUNZIONA. IL RUOLO DI BENASSI È OVUNQUE

11.09.2017 00:00 di  Mario Tenerani   vedi letture
FIORENTINA, È COMINCIATO IL CAMPIONATO. C’È MODO E MODO DI VINCERE… PEZZELLA: DIFENSORE INTERESSANTE. SIMEONE-THEREAU: COPPIA CHE FUNZIONA. IL RUOLO DI BENASSI È OVUNQUE
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Neppure i militanti instancabili dell’ottimismo avrebbero preconizzato la “manita” di Verona. Cantiere aperto, inizio di stagione da brividi alla Dario Argento, clima fuori dal campo tra il rassegnato e l’avvelenato: c’erano validi motivi per guardare con timore al Bentegodi. Invece il sorriso di Pioli alla vigilia non era dettato da una parte in commedia, bensì dalla consapevolezza di aver un germoglio tra le mani pronto a sbocciare. Con tutta franchezza, non si poteva fare del catastrofismo dopo due sconfitte - per altro maturate con tante attenuanti - e adesso sarebbe azzardato suonare le chiarine per la vittoria straripante di Verona. E benissimo ha fatto Pioli a placare i facili entusiasmi nel dopo partita del Bentegodi. La Fiorentina ha giocato troppo bene contro un Verona troppo debole. La verità sta nel mezzo, come sempre, ma esiste: c’è modo e modo di vincere contro quelli più scarsi. Si può ricorrere ad espedienti da vecchi mestieranti del calcio - tanto alla fine sono sempre tre i punti in palio - o si può provare ad asfaltare chi ti sta di fronte. Ecco, i viola hanno scelto la seconda opzione. Risultato mai in discussione, partita in banca dopo pochi minuti, nessuna chance per gli avversari. Veneti distrutti sotto i colpi di una formazione non ancora squadra, ma prossima a diventarlo se verranno confermati, con avversari più soldi, quei bei segnali mostrati ieri pomeriggio. 

Sarà una stagione dura per la Fiorentina, ma se i viola avranno il piglio di Verona, oltre alla voglia di aiutare sempre il compagno, con il desiderio di aggredire in ogni zona del campo e far girare la palla velocemente, beh, forse la difficoltà diminuirà. 

Sono peggiorate alcune cose rispetto alla Fiorentina di un anno fa, ma intanto per un elemento quella di Pioli è migliore: e’ molto più rock e non è poco. Una squadra frizzante nella fame di calcio. Manca la controprova ma con questa grinta, nell’annata passata, contro Empoli e Palermo non sarebbero arrivate due sconfitte…

Guardiamo, dunque, questi segni plus: Simeone ha la garra argentina, anche se è ancora un po’ inesperto. Si è mangiato, dopo il gol, una bella occasione, ma il ragazzo farà tanta strada. E’ sicuramente un grande investimento. Thereau, lo ribadiamo, e’ stato acquisto azzeccato non solo per la capacità realizzativa, ma anche per l’esperienza: serviva uno così accanto al Cholito. 

Benassi fa discutere perché non e’ un esterno, né un trequartista, ma è molto intelligente e puo’ fare tutto. Nel “folto” del centrocampo, per usare un’affermazione di Spalletti, Benassi ci sta bene. Pioli ha avuto l’occhio lungo, così come Corvino ha fatto un’ottima operazione a prenderlo approfittando della crisi in granata. A Verona Benassi è entrato in 3 gol su 5 dei viola, un bel risultato. L’ex Toro è un universale, tipico centrocampista moderno in grado di rendere felice un allenatore con tante idee come Pioli. Veretout, che nelle prime uscite ci era sembrato molto normale, sta crescendo di gara in gara. Un suo pregio? Una botta dalla distanza da non sottovalutare (palo con l’Inter, gol a Madrid e altre soluzioni). E’ uno che fa legna, nel mezzo, a distanza dalla luce, ma il peso specifico si sente. Può e deve migliorare, ma sembra una pedina importante. 

Chiesa è Chiesa, non di discute, mentre Babacar, entrato nel finale, ha corso tantissimo apprezzando la fatica. Se capisse questo passaggio, potrebbe diventare un calciatore diverso e sicuramente migliore. Biraghi è più affidabile, ora, di Maxi Olivera e su Bruno Gaspar  - suo l’assist per Gil Dias - ci convince quando spinge, ma non riesce a fare altrettanto quando difende. Per imparare a contenere dovrà lavorare ancora tanto. Gil Dias ha segnato di destro, che altro aggiungere… Sarà di buon auspicio. 

Infine Pezzella, ma si fa per dire: l’argentino ha prodotto tre chiusure da difensore vero, roba da osservare con attenzione. Pezzella ha senso della posizione, marcatore puntuale, molto concreto nel gioco, senza orpelli e resta sempre concentrato, cosa che a Roncaglia, ad esempio, non succedeva. Pioli lo ha elogiato a dovere, anche questo ha un valore. Pezzella potrebbe diventare un difensore molto interessante per la nostra serie A.  

Detto tutto ciò, siamo solo alla partenza, però possiamo dire che finalmente il campionato è cominciato… La vittoria di Veona sarà utile per lavorare con più serenità, trovando qualche piccola convinzione. Un’ulteriore battuta d’arresto avrebbe reso l’aria ancora più irrespirabile. Sabato arriverà il Bologna, sarebbe opportuno allungare ancora di più in classifica in attesa del mercoledì di Torino… Piano, piano, sottovoce, senza cullare chissà quali pensieri, però il motore di Pioli si è acceso. Apprezziamolo.