FIORENTINA, ALMENO UNA GIOIA: MANGIA LA JUVE
Avrebbe meritato di vincere, un pari sarebbe stato giusto, ma alla fine la Fiorentina ha perso a Catania. Un canovaccio uguale a molti altri, tante partite in serie, anzi tante mezze partite. La Fiorentina è squadra da 45 minuti, se infila il primo tempo fallisce il secondo o viceversa, difficile quasi impossibile che riesca a giocare bene novanta più recupero. E così non restano negli occhi le cinque palle gol sbagliate dagli uomini di Rossi, ma l’errore di Gamberini sul rigore e poi la sconfitta.
Che stagione mediocre, lenta, sofferta, senza rock. Per i tifosi viola che vedono ancora lontano il traguardo salvezza, arrivare al capolinea di questa annata sarà uno stillicidio. Come una serie di sedute fissate dal dentista. In mezzo, però, c’è una tappa che per Firenze non è mai stata come tutte le altre e pensiamo non lo sarà mai, la sfida con la Juventus. Tutto in un alveo di civiltà e correttezza, ci mancherebbe altro, ma il sale del calcio restano la sana rivalità, calore, colore, sfottò e la voglia di battere gli undici bianconeri che per questa città rappresentano da sempre una sorta di derby.
Nel recente passato, anche a ragione, si è tentato di omologare questa partita a tutte le altre. Per sprovincializzarsi, si diceva, e anche per non cadere nella trappola del post trionfo: quante volte, infatti, accadeva, soprattutto negli anni Ottanta e Novanta che la Fiorentina vincesse a Firenze con la Juventus, salvo poi perdere la settimana dopo ad Avellino piuttosto che a Lecce. L’impegno con la Vecchia Signora prosciugava le energie, quella vittoria salvava la stagione. Era un errore, ma adesso il discorso è diverso.
Riaccendere con passione Fiorentina-Juventus, significa dare qualche sicurezza in più ai giocatori di Rossi, aiutarli in un frangente di chiara difficoltà. Il gap tra le due squadre c’è ed è nettamente a favore della Juve. Il valore aggiunto può diventare solo il Franchi, modello Bilbao. Un tifo incessante per spingere la Fiorentina alla conquista di punti importantissimi e di un risultato prestigioso che regalerebbe fiducia all’ambiente. E’ dura perché la Juventus è forte, ma i viola ce la possono fare.
Dipenderà molto anche da come sarà gestita la settimana. La squadra andrà accompagnata a questo appuntamento, sotto braccio. Facendola sentire protagonista e conscia che quando l’arbitro fischierà l’inizio scenderà in campo Firenze. Qualcuno lo dovrebbe raccontare ai viola attuali. Altrimenti una telefonata a Trapattoni e Platini potrebbe essere utile, loro ti racconterebbero che Comunale (allora si chiamava così) li attendeva.
Mario Tenerani
giornalista de Il giornale della Toscana