ECCO LA NUOVA FIORENTINA, FRANCK E JOSÉ LA COPPIA GIUSTA PER PUNTARE IN ALTO. DA IACHINI PAROLE SBAGLIATE, MA OGGI CONTA SOLO UNA COSA: VINCERE. CHIESA, ESORDIO E ROSSO: A ROCCO PIACE QUESTO ELEMENTO
Su il sipario sulla nuova Fiorentina. Dopo mille voci di mercato, il crudo e irriconoscente addio di Chiesa, le spiegazioni più o meno convincenti di Pradè e Iachini in sala stampa, finalmente si torna a fare sul serio. La squadra è buona, forse non abbastanza per garantirsi un posto in coppa, ma comunque più che sufficiente per pretendere un campionato molto diverso da quello passato. Le chiacchiere comunque stanno a zero, oggi infatti serve vincere. Conta solo quello. L’avversario (con tutto il rispetto) è organizzato ma modesto e per altro decimato dalle assenze e in più, la brutta figura con la Samp, impone un riscatto immediato. Ogni risultato diverso dal successo contro lo Spezia, sarà da considerarsi un fallimento, se è vero, come è vero, che la Fiorentina comunque è una squadra ambiziosa e pure piuttosto costosa. Ribery è in scadenza di contratto, la sua famiglia è e resterà a Monaco: possibile dunque che questo sia il suo secondo e ultimo anno qui, ma intanto ritrovarlo titolare è la notizia più bella. Quando è in campo, il francese è sempre e comunque il faro che illumina la Fiorentina. Senza di lui invece (lo dicono anche i numeri), la squadra soffre, perde di lucidità e di pericolosità offensiva. Mal che vada insomma, palla a lui e vediamo quello che si inventa.
Re Franck a parte, la curiosità è tutta su Callejon, il fiore all’occhiello dell’ultimo giorno e l’uomo che più di ogni altro può diventare il braccio destro di Ribery. Franck e José hanno tutto saranno la coppia a cui affidarsi per tentare la scalata alla classifica, senza dimenticare naturalmente il talento di Jack e Castrovilli, quello di Amrabat (a patto che non resti isolato come l’ultima volta) e l’acerba freschezza dei tre là davanti. A Iachini, come già detto ampiamente, il compito di trovare la quadratura del cerchio. Beppe si gioca tanto, e lo sa bene. In conferenza stampa ieri ha cercato goffe giustificazioni sulla fascia data a Chiesa, addirittura arrivando a negare di conoscere il destino del neo juventino. Sono state parole sbagliate, anche perché Pradé qualche giorno fa aveva ammesso l’errore di aver dato la fascia a un ragazzo cresciuto qui ma ormai a un passo dal colorarsi di bianconero. Iachini invece ha detto il contrario, per altro ammettendo anche che sì, la punta, sul mercato (nonostante le smentite di Pradè), era stata cercata davvero. C’è qualcosa da registrare insomma all’interno della Fiorentina. Perché per raggiungere l’obiettivo di stare lassù a dar fastidio alle grandi, c’è bisogno di un’assoluta unità d’intenti che al momento si fatica a vedere. Tra tensioni e pressioni però, si torna al punto di partenza. Oggi conta vincere, oggi parte un ciclo di partite non impossibili dove la Fiorentina è chiamata a far punti pesanti per salire in fretta. Il resto è tutto contorno.
Ps: Ah, ha esordito Chiesa alla Juve. Assist, rosso e uno striminzito pareggiuccio, un modo perfetto per chiudere la sua settimana fatta di gol clamorosamente sbagliati e sostituzioni in Nazionale. A Rocco (e per la verità nemmeno a noi) non sarà affatto dispiaciuto.