ECCO DEULOFEU, PRADÈ TRATTA CON POZZO. BONAVENTURA, OGGI L’ANNUNCIO. ASPETTANDO PIATEK. MILIK E THURAM DUE BUFALE. ADDIO TORREIRA. ROCCO TORNA PER PARLARE CON CHIESA. FRANCHI, PESSINA FERMA LE RUSPE E L’ENTUSIASMO

08.09.2020 00:00 di  Enzo Bucchioni  Twitter:    vedi letture
ECCO DEULOFEU, PRADÈ TRATTA CON POZZO. BONAVENTURA, OGGI L’ANNUNCIO. ASPETTANDO PIATEK. MILIK E THURAM DUE BUFALE. ADDIO TORREIRA. ROCCO TORNA PER PARLARE CON CHIESA. FRANCHI, PESSINA FERMA LE RUSPE E L’ENTUSIASMO

È lo spagnolo Gerard Deulofeu, 26 anni, l’ultima idea di Daniele Pradè per l’attacco della Fiorentina. La trattativa è già partita, se ne sta parlando con il presidente dell’Udinese Pozzo e le basi per portarlo a Firenze sono gettate. Perché Pozzo? Deulofeu è tesserato per il Watford, la società inglese del patron dell’Udinese retrocessa in Championship, e Pradè, ex friulano, ha buon gioco e buoni rapporti. A proposito, De Paul resta sullo sfondo, la richiesta è sempre di 40 milioni.

Tornando a Deulofeu, lo ricorderete, ha già fatto un’apparizione in Italia tre anni fa nel Milan allenato da Montella, lasciando una buona impressione. Ragazzo della Cantera del Barcellona, ala veloce, molto tecnico, capace di saltare l’uomo con grande facilità, può giocare in tutti i ruoli dell’attacco e sembrava un predestinato tanto che detiene il record di presenze nell’under 21 spagnola. Il Barca l’ha tenuto legato fino all’anno scorso, prestandolo a diverse società, aspettando l’esplosione definitiva, da campione, che non è mai arrivata. Il Watford l’ha preso dall’Everton via Barcellona e ha fatto una buona stagione (cinque gol e cinque assist) pur con le difficoltà della squadra. Purtroppo a marzo contro il Liverpool ha avuto un brutto infortunio al crociato, ma il problema sembra superato e le condizioni attuali buone. La valutazione del cartellino è attorno ai venti milioni, ma come detto la trattativa è fresca e si tratta su basi ben diverse. L’idea iniziale era quella di tenerlo in caldo come eventuale sostituto di Chiesa, ma il giocatore piace molto, ha grande talento e alla fine potrebbe essere comunque uno da portare a casa in questo momento perché comunque l’immenso Ribery ha 37 anni e gente come Deulofeu se presa per una cifra giusta, è sempre preziosa.

Vedremo come evolverà questa idea, ma il mercato della Fiorentina sta prendendo una svolta precisa dopo l’acquisto di Jack Bonaventura, come vi avevamo detto giovedì scorso. L’ex rossonero dovrebbe essere annunciato oggi, dalla richiesta iniziale di 2,5 milioni, la trattativa si è chiusa con circa 1,7 milioni l’anno più bonus per due anni e l’opzione per il terzo. Bonaventura è un giocatore duttile e carismatico, sa ricoprire più ruoli, ma sono molti i giocatori della Fiorentina che hanno duttilità.

Per questo Iachini sta lavorando anche su altri moduli che vadano oltre il suo classico 3-5-2. In amichevole s’è visto un interessante 3-4-2-1 (il Verona gioca così) e non è detto che non si provi anche il 4-2-3-1. Dicevamo di Bonaventura che può fare l’interno di centrocampo, l’esterno, ma anche giocare dietro a un attaccante. Con il centrocampo a due verrebbe meno la necessità impellente di avere un regista molto tecnico, capace di lancio e tempi di gioco, quindi s’è abbandonata la pista Torreira. La motivazione è tattica, ma anche economica. Vi avevamo detto che all’Arsenal era stato fatto arrivare una sorta di ultimatum viola, la necessità di capire se l’operazione si poteva fare o no. La risposta è no, gli inglesi scendono malvolentieri dai 30 milioni richiesti inizialmente, e anche i 25 proposti dalla Fiorentina li vorrebbero almeno in due trance bypassando il prestito con diritto di riscatto e marchingegni del genere. Quindi è finita la ricerca di Torreira e forse anche di un regista, caso mai se ne tornerà a parlare se dovesse capitare un’occasione in chiusura di mercato.

E senza regista, Iachini che farà? Come detto, sta lavorando sul centrocampo a due, nelle giornate in cui tornerà a tre ci sono sempre Pulgar, Duncan, ma anche Amrabat che davanti alla difesa possono giocare. Registi non classici, ma eventualmente funzionali con ai fianchi due interni dai piedi buoni e di corsa come Bonaventura e Castrovilli. La pratica centrocampo è chiusa con sei giocatori (Castrovilli, Amrabat, Bonaventura, Duncan, Pulgar e Benassi) di buona affidabilità a disposizione dell’allenatore. Benassi ha richieste, se dovesse arrivare una soluzione conveniente potrebbe finire sul mercato e (ovviamente) sarebbe rimpiazzato. Poi c’è il discorso con il giovane Ricci dell’Empoli e anche per questo che il regista fa meno gola, nel mirino per il futuro c’è lui. E’ giovane, è vero, appena diciannove anni, e se si dovesse fare il colpo probabilmente resterebbe in B ancora un anno, ma non è detto. Comunque il faro del centrocampo viola del futuro potrebbe davvero essere questo ragazzo di Pontedera, la trattativa è in corso da tempo anche se attorno non c’è solo la Fiorentina.

Centrocampo sistemato o quasi. E l’attacco? Di Deulofeu abbiamo detto, manca sempre il centroavanti. Ripeto per l’ennesima volta, perdonatemi, so di deludervi, ma non vendo illusioni, non sono a caccia di qualche frase ripresa dai siti e non voglio like, ma Milik e Thuram in viola o nel mirino della Fiorentina, sono due vere bufale. Giocatori mai trattati e fuori dalla portata. Milik non va alla Juve o alla Roma? Lo cercano comunque squadre di un livello superiore della Fiorentina di oggi che deve crescere parecchio e tornare in Europa per puntare a giocatori simili. Lo stesso discorso vale per Thuram che ha Raiola come procuratore ed è già nel mirino di Bayern e molte squadre inglesi. Quindi? Resta sempre Piatek in frigorifero con la convinzione che gli ultimi giorni di mercato facciano ragionare l’Hertha. Sul taccuino viola ci sono anche altri nomi segreti, ma prima di affondare il colpo la società e Iachini vogliono vedere nelle prime gare di campionato quanto e se sono cresciuti Vlahovic (soprattutto), Cutrone e Kouamè. Come sempre detto, serve pazienza, alla fine del mercato mancano venticinque giorni.

E Chiesa? Ci sono gli intermediari al lavoro, ma fino a ieri sera nessuno ha prospettato alla Fiorentina una soluzione credibile. Men che meno la Roma. Resta l’idea del Milan, c’è la Juve che deve capire come va a finire con Suarez. E allora?

Ci penserà Rocco a confessare il ragazzo per farsi dire se vuole andar via. Il presidente viola sta facendo di tutto per tornare la prossima settimana, i protocolli anti Covid si sono allentati e ora sono accettabili, fra martedì e mercoledì dovrebbe essere in Italia. Un grande ritorno, il danno vero per la Fiorentina negli ultimi sette mesi è stata l’assenza di Rocco nella camera dei bottoni. La lontananza non aiuta a prendere le decisioni e lo zio d’America adesso dovrà risolvere in un caso o nell’altro l’affare Chiesa, dovrà analizzare le richieste della Soprintendenza per il centro sportivo di Bagno a Ripoli (entro il quindici) e soprattutto valutare i reali effetti positivi del decreto per gli stadi. Cosa e in quanto tempo si potrà fare del Franchi? Di sicuro la legge porterà benefici, ma ancora è difficile capire cosa si potrà fare davvero e quanti vincoli comunque resteranno fra leggi regionali e dell’area metropolitana. Soprattutto Rocco (fino ad oggi in silenzio, guarda caso) vorrà sapere se potrà comprare il Franchi o meno. Tanti dubbi che cozzano contro la faciloneria tipica dei politici in campagna elettorale, ma anche in campagna personale (dura tutto l’anno). Poi c’è il sopraintendente Pessina che sarà ridimensionato dalla nuova legge, non avrà più diritto di veto, ma ha già fatto capire che il suo ufficio e il ministero non consentiranno scempi sul Franchi. In campo è già sceso anche il Comitato per il Franchi. Come si vede il fast fast fast ha sempre il freno a mano incorporato.