ECCO AMRABAT, VIA LIBERA DAL VERONA CHE AVRÀ VLAHOVIC. MARTINEZ CONGELATO PER UCL. EDER IDEA DI CONTORNO, SI ASPETTA PIATEK. NO A T. SILVA, LLORENTE E PAREDES. PULGAR RESTA. NESSUNA RICHIESTA PER CHIESA. OTTAVIANI NUOVO TEAM MANAGER

20.08.2020 00:13 di  Enzo Bucchioni  Twitter:    vedi letture
ECCO AMRABAT, VIA LIBERA DAL VERONA CHE AVRÀ VLAHOVIC. MARTINEZ CONGELATO PER UCL. EDER IDEA DI CONTORNO, SI ASPETTA PIATEK. NO A T. SILVA, LLORENTE E PAREDES. PULGAR RESTA. NESSUNA RICHIESTA PER CHIESA. OTTAVIANI NUOVO TEAM MANAGER

Eccolo Amrabat, il primo grande acquisto viola di questa strana estate calcistica. C’è l’accordo con il Verona per la parte burocratica, arriverà a Firenze fra oggi e domani e sabato sarà regolarmente a disposizione di Iachini che su di lui ricostruirà il centrocampo della Fiorentina. Comincio da Amrabat perché ho la sensazione che in questa corsa alle novità di mercato, si trascuri proprio il vero colpo già messo a segno con largo anticipo nel gennaio scorso. Amrabat è il centrocampista che tutti avrebbero voluto, la sorpresa della stagione, un giocatore dal rendimento straordinario e questo va sottolineato. Poco importa se l’ha voluto Rocco o piuttosto Pradè che l’ha comprato o robe del genere, l’importante è che sia della Fiorentina e andrà a rafforzare il reparto più importante della squadra che ha già una buona ossatura con Castrovilli, Duncan e Pulgar e aspetta solo un regista, ma ne parleremo. A proposito di Pulgar, da oggi è ufficialmente fuori mercato, nell’ultimo vertice con la dirigenza Iachini l’ha ribadito a gran voce, è un uomo sul quale conta moltissimo, ed il tecnico è stato accontentato nonostante le richieste di diverse squadre spagnole.

Torno ad Amrabat e al Verona. Come sapete i contratti prolungati per il Coronavirus sarebbero in scadenza il 31 di agosto, ma gli scaligeri non hanno fatto storie. C’è un ottimo rapporto con la Fiorentina al punto che è sulla buona strada il discorso attorno al prestito di Vlahovic. Il Verona lo prende volentieri, la Fiorentina è sicura che sotto Juric il giocatore crescerebbe molto, si tratta di far capire al ragazzo che un anno da titolare anche se in prestito, potrebbe farlo crescere molto e fargli fare l’ultimo step. Vedremo, non c’è fretta. Ma non c’è fretta in assoluto. E se è vero che il tecnico aveva chiesto di avere la squadra fatta a inizio della preparazione (sabato 22 agosto), è anche vero che la Fiorentina è praticamente fatta ed ha bisogno soltanto di due pedine importanti, il regista (come detto) e il centroavanti, tutte le altre saranno operazioni di contorno o scambi per piazzare esuberi o robe del genere. Iachini avrà a disposizione almeno nove undicesimi dei titolari già da sabato prossimo e non è poco.

Quando arriveranno il bomber e il regista?

Pradè e il suo team di lavoro hanno fatto un largo screening e sentito le proposte di molti intermediari e adesso stanno riflettendo. Nessuna decisione è stata presa, si aspettano i tempi e i modi giusti, il mercato deve ancora cominciare e le grandi non si sono ancora mosse. C’è bisogno di grande attenzione e di pazienza per essere pronti nel momento in cui si potranno fare le mosse giuste.

Per l’attaccante piace Piatek più di tutti e non è una novità. Perché allora non si chiude? Perché l’operazione è ancora acerba. L’Hertha Berlino vuole vendere per 25milioni, sta aspettando qualche offerta da contrapporre a quella della Fiorentina che parla di prestito oneroso con diritto di riscatto. E’ probabile che quando i tedeschi si accorgeranno che le loro idee non hanno seguito e il giocatore non ha grande mercato, rivaluteranno la proposta della Fiorentina. Fiorentina che, per altro, è sempre vigile. C’è poi da spalmare il contratto del giocatore che guadagna quattro milioni. Pradè ha il nome sul taccuino e aspetta. Ma non è il solo. Eder, ad esempio, è stato proposto da intermediari e il giocatore piace a Iachini. Guadagna sei milioni, ha 34 anni. Questa, se dovesse andare in porto con l’intesa sull’ingaggio proposto attorno ai due milioni, sarebbe comunque un’operazione di contorno, Eder non è certamente il centroavanti che la Fiorentina sta cercando, ma un buon attaccante nella rosa e una soluzione in più per l’allenatore. Anche Eder è in frigorifero. Scordatevi Belotti (lo diciamo da mesi) e tutti gli altri nomi altisonanti che ogni tanto spuntano. Facile dire o scrivere come fa qualcuno, prenderei Tizio o Caio…Lo so anch’io che Belotti sarebbe l’ideale, ma certi giocatori sono fuori portata fino a quanto il progetto Commisso non crescerà. Llorente invece non interessa. 

E il regista? Per le ragioni appena dette, fa sorridere pensare a Paredes, uno che ha appena giocato e vinto da titolare una semifinale di Champions. Mi dite un motivo, uno, per il quale dovrebbe venire a Firenze dove non giocherebbe neppure l’Europa League? Ma nella lista metteteci anche Locatelli (il Sassuolo non lo vende e nel caso vuole 40 milioni) e Linetty (ha un accordo con il Toro) o De Paul (piace anche alla Juve).

Resta Torreira che è stato e resta il primo obiettivo. Pradè ha parlato anche con il giocatore, ma l’Arsenal ha cambiato idea, potrebbe ridargli fiducia, al di là della concorrenza italiana di Roma e Torino. La Fiorentina resta vigile alla finestra. Diverso il discorso per Javi Martinez che è stato proposto. Il giocatore in uscita dal Bayern, all’inizio voleva tornare in Spagna, poi l’idea della serie A l’ha rimesso in moto. Ora non si tratta perché il Bayern si sta giocando la Champions, ma da lunedì il discorso sarà ripreso. A questo proposito mi viene in mente la notizia data ieri del rinnovo del prestito Biraghi-Dalbert. Di sicuro si farà, ma non ieri, tutta l’Inter è concentrata sulla finale di Europa League e nessuno ha parlato con nessuno. Zero. Il discorso si riaprirà presto. Tornando a Martinez, dopo la Champions, la Fiorentina vorrà sapere esattamente le condizioni fisiche del giocatore, l’accordo sull’ingaggio si può trovare. Pradè sa benissimo che deve portare un attaccante e un regista di prima fascia e non può fare errori di valutazione. Martinez, 32 anni fra pochi giorni, quest’anno ha giocato soltanto 17 partite, c’è da capire quanto abbiano inciso le scelte tecniche e quanto invece le condizioni fisiche del giocatore. Se è integro, se ha recuperato, la trattativa per ora in mano a intermediari, sarà intavolata. Il giocatore attrae l’interesse perché può fare il vertice basso del centrocampo, ma anche il leader della difesa, ultimo ruolo nel Bayern. Per il giovane Ricci dell’Empoli si sta valutando la possibilità di trovare un’intesa di massimo, per poi lasciare il ragazzino ancora un anno in B con gli azzurri.

Per il difensore è tutto fermo. Milenkovic non un problema, se non arrivano 40 milioni, il ragazzo non parte e se non rinnova non importa. Come vi abbiamo anticipato, Rocco fa il duro, lo porterà a scadenza nel 2022. Quindi? Come voleva Iachini la difesa non sarà toccata e Thiago Silva fa parte del capitolo sogni-illusioni, giocatori non in orbita Fiorentina. Domenica giocherà la finale di Champions, può darsi che il Psg ora ripensi al rinnovo, comunque ci sono Chelsea, Milan e altre società (purtroppo) con maggiore appeal. Rocco deve capire che il discorso infrastrutture è perfetto, siamo tutti con lui, ma se non fa crescere la squadra, se non si fa meglio calcio, sul mercato sarà sempre dura o impossibile portare i grandi giocatori. 

A proposito, e Chiesa? A ieri non era arrivata nessuna richiesta, né dall’Italia, né dall’estero. Sappiamo delle difficoltà di mercato, delle incertezze per i tempi stretti dal problema Coronavirus e di molte squadre ancora in gara nelle coppe, ma la sensazione sempre più forte è una e una soltanto: alla fine Chiesa continuerà ancora in viola. E del contratto? Anche qui il rischio è enorme e Rocco forse scherza con il fuoco. Il primo marzo del 2022, un anno e mezzo, in pratica domani calcisticamente parlando, Chiesa potrà liberarsi a parametro zero. Altro braccio di ferro? Il rischio di farsi male mi sembra alto, la cifra in ballo è molto alta, forse qualche contratto andrà rinnovato prima o poi. Stranezze di Rocco che ha le sue idee e a volte ci azzecca, altre volte meno come dimostrano diverse situazioni del suo primo anno calcistico. 

Anche in società qualcosa sta succedendo. Dopo Comotto passato al Perugia, se n’è andato anche Piero Ducci che diventerà direttore generale dell’Ascoli. Entrambi erano nell’area tecnica che oggi conta solo su Pradè, Angeloni, Antognoni e Dainelli. Che succede? Nuovi ingressi? Non è dato sapere, anche se la società andrebbe comunque rafforzata in diverse posizioni. E’ uscito ufficialmente ieri anche Marangon, validissimo team manager viola da quattro anni,  per il quale si erano spesi anche Iachini e i giocatori. Tornerà alla Sampdoria. Se ne vanno quelli bravi mentre resta al suo posto il capo della comunicazione che non è sicuramente il massimo oltre a non conoscere il calcio, ma evidentemente piace a Rocco per le ottime interviste e a Joe Barone. A proposito, chi andrà al posto di Marangon? Soluzione interna, è stato scelto Ottaviani (LEGGI QUI). Infine un allarme dell’ultim’ora. Il campionato potrebbe slittare, i tre giocatori del Cagliari e il portiere della Roma Mirante positivi, hanno riacceso la paura Covid19 e in Federcalcio stanno cercando di capire come uscire dalla nuova emergenza.