E' MANCATO IL BOTTO, MA ORA SERVE IL VERO JOVETIC
La speranza c’è stata fino alla fine, ma la sensazione che il botto stavolta non arrivasse era emersa già da mercoledì sera. La Fiorentina ha concluso il suo mercato di gennaio senza l’attaccante titolare, senza il cannoniere che avrebbe potuto risolvere parecchi problemi. La verità è che nel reparto avanzato era probabilmente davvero diffcile trovare l’elemento ideale, che potesse sì andar bene per questa stagione ma che fosse in grado di diventare un punto fermo anche per il prossimo campionato. I rapporti freddi con la Juventus (“la linea è questa – ha detto due giorni fa Pradè – finchè la mia società non mi darà altre indicazioni...”) hanno escluso operazioni come quelle per Quagliarella e Matri, mentre per Denis e Pinilla il cluib di Della valle ha trovato la strada sbarrata. In pratica è stato confermato che negli ultimi giorni del mercato chi ha i buoni attaccanti se li tiene o, se proprio vuole cederli, chiede cifre elevatissime. Si era parlato pure di un interesse della Fiorentina per Rolando Bianchi, anche se il presidente del Torino Cairo ha raccontato di non aver ricevuto nessuna proposta da parte della Fiorentina.
La società viola, per la verità, gli attaccanti li aveva cercati anche nelle settimane scorse, a partire da Lisandro Lopez, il sogno che neppure la Juventus è riuscita a coronare. Le difficoltà ad acquistare una punta di buon livello hanno caratterizzato questo mercato povero (se si eccettua il colpo del Milan con Balotelli), ma a conti fatti il rischio adesso è che la Fiorentina sia davvero spuntata. Toni ha perso lo smalto dei primissimi mesi, Ljajic vede troppo poco la porta, Larrondo è un’alternativa ed El Hamdaoui deve ancora mostrare segnali di continuità. Oltretutto occorrerà vedere in quali effettive condizioni di forma è tornato dopo la coppa d’Africa. Certo, dal marocchino ci si aspetta parecchio anche perchè qualche buono spunto lo aveva regalato.
Va pure considerato, comunque, analizzando gennaio, che la Fiorentina ha giocato con una punta in meno a disposizione: l’arrivo di Larrondo – preventivato per i primissimi giorni del mese – è stato reso possibile molto più tardi. C’è dunque un unico giocatore nella Fiorentina in grado di risolvere il problema del gol ed è un talento che si chiama Stevan Jovetic. Adesso che l’attacco è rimasto sostanzialmente lo stesso, occorre che sia proprio lui a prendersi la responsabilità di riportare al successo (con continuità) la Fiorentina, attraverso i suoi gol e i suoi assist. Il mese di gennaio è stato da dimenticare pure per lui, spesso avulso dal gioco, capace di dare rari segnali di sé. Si è detto che gioca troppo lontano dalla porta: anche Montella – che pure lo ha elogiato per le energie che spende correndo – lo vorrebbe più presente in area, là dove può far male agli avversari. Tocca insomma a Jo-Jo rilanciarsi, facendo leva sulle sue qualità. Tocca a lui far vedere che è un vero top player, capace di poter giocare pure in un club più ambizioso della Fiorentina (anche se i primi tre mesi dei viola avevano dimostrato che le potenzialità c’erano tutte). E’ il momento di ripartire e la squadra di Montella non può più fare a meno della classe del montenegrino. Sarà un serio esame anche per lui.
Lorenzo Marucci