DIRIGENTI VIOLA, CARTELLINO ROSSO
Serviva un colpevole da dare in pasto alla piazza e allora si è pensato di svelare il segreto di Pulcinella: l’ addio a Corvino. Serviva scongiurare il pericolo di una serie infinita di contestazioni e allora tutti in carrozza destinazione Viareggio. Serviva gettare fumo negli occhi alla gente, e allora ecco la favoletta che i Della Valle stanno pensando a ricostruire. Ma ciò che serve più di tutto Firenze non l’avrà mai, a meno che non si trovi presto un altro acquirente. La Fiorentina è stata strapazzata dalla Juventus, i giocatori si sono dimenticati di avere una dignità, i dirigenti si sono rivelati inadeguati. Il quadro è talmente devastante da scoraggiare chiunque abbia un minimo d’entusiasmo per accollarsi i problemi del mondo viola.
Mettetevi nei panni di un direttore sportivo qualsiasi che riceve la proposta di venire a Firenze: di che cosa si deve preoccupare principalmente? E’ giusto che si aspetti di lavorare in una società che lo supporti, è giusto che imposti il suo progetto su delle basi solide e soprattutto è giusto che abbia a disposizione delle risorse. Sicuri che i Della Valle siano in grado di mettergli a disposizione tutto questo? Sotto Andrea c’è il vuoto. Non basta che torni a fare il presidente deve ripartire daccapo. In questa Fiorentina non riesco ad individuare una persona che abbia l’esperienza per aggiustare le cose. Non c’è un settore che funzioni.
Quello che è successo a Corvino ha polverizzato una gestione che ha sbandierato sempre buoni propositi e ha danneggiato l’immagine di un club che si “vantava” di dare importanza ai valori morali. Altro che cartellino viola per il fair play, chi ha gestito in questi mesi la Fiorentina dovrebbe sventolarsi sotto il naso un bel cartellino rosso. In altre parole: fare un passo indietro, dare le dimissioni e ammettere di aver sbagliato.
Laura Bandinelli
giornalista de La Stampa