DALLA PARTE DI VINCENZO ITALIANO, L'ALLENATORE CHE STA RIPORTANDO LA FIORENTINA SU LIVELLI IMPORTANTI. CON L'EMPOLI UN FLOP, IN CONFERENCE UN ALLENAMENTO UTILE. PRIMI GOL PER BELTRAN, ORA SERVONO QUELLI PESANTI

29.10.2023 10:07 di  Luca Cilli  Twitter:    vedi letture
DALLA PARTE DI VINCENZO ITALIANO, L'ALLENATORE CHE STA RIPORTANDO LA FIORENTINA SU LIVELLI IMPORTANTI. CON L'EMPOLI UN FLOP, IN CONFERENCE UN ALLENAMENTO UTILE. PRIMI GOL PER BELTRAN, ORA SERVONO QUELLI PESANTI

Durante e dopo sono arrivate indicazioni positive, da prendere comunque con cautela. Ma il passaggio importante e significativo c’è stato prima della sfida di Conference League. Dove Vincenzo Italiano si è difeso pubblicamente – e giustamente – dalle critiche che sono cadute a pioggia dopo la (brutta) sconfitta nel derby con l’Empoli. Dietro quel “non posso accettare che se si perde sia solo l’allenatore a perdere. Altrimenti il concetto che il tecnico sia sempre solo sarebbe vero” c’è tutta la comprensibile delusione di un professionista che ha riportato nel giro di due anni e mezzo un club ereditato da stagioni fallimentari e mediocri, a giocarsi due finali e tornare da protagonista in Europa. Italiano non solo sta centrando risultati probabilmente non preventivati e preventivabili all’inizio del suo percorso ma sta facendo anche qualcosa di più: sta creando una mentalità, un modo di vedere le cose e giocare un calcio tanto bello e attraente quanto redditizio. Grazie al suo lavoro alcuni calciatori sono cresciuti in maniera esponenziale, altri sono stati valorizzati e alcuni giovani al momento appaiono in rampa di lancio. Massima la valorizzazione delle risorse che gli sono state messe a disposizione ma anche la capacità, che appartiene a pochi, di farlo anche nel momento in cui non tutti i giocatori acquistati dalla società corrispondevano all’identikit richiesto da Italiano. Bravo dunque a mascherare in parte gli sbagli di valutazione fatti dal club nelle ultime sessioni di mercato, di certo non del tutto memorabili e contraddistinte da acquisti discutibili.

All’interno del percorso qualche errore lo ha commesso anche Vincenzo Italiano, che può e deve senz’altro migliorare sotto alcuni aspetti. Nel dettaglio: curare maggiormente la fase difensiva e non soltanto quella offensiva, cosa necessaria nel calcio moderno che non contempla solamente una delle due; differente gestione del turn over, a volte troppo profondo; limitare i cali della squadra una volta superata l'ora di gioco, difetto emerso in diverse circostanze. Nel complesso però il suo personalissimo bilancio è ampiamente positivo. Partendo dal presupposto che i tifosi hanno tutto il diritto di criticare e esprimere la propria opinione, qualunque essa sia, non solo non è giusto ma è anche “dannoso” puntare il dito contro l’allenatore nel momento in cui ci sono sconfitte rovinose. Le responsabilità in tal senso non possono essere solo ed esclusivamente di Italiano ma vanno condivise in parti più o meno uguali, compresa dunque la squadra ancora alle prese con una maturità nuovamente sfiorata ma non raggiunta. In questo caso la differenza la fa la testa e la mentalità dei singoli, una caratteristica che può essere “allenata” solamente in parte. Firenze e la Fiorentina hanno la fortuna di poter contare su un allenatore potenzialmente top in un futuro nemmeno troppo lontano, un profilo che dalle parti del Franchi non si vedeva da tempo. Farlo sentire “solo”, come ha detto Italiano, è un peccato. Chi critica adesso probabilmente ne apprezzerà in toto il lavoro e la qualità solamente nel momento in cui sarà altrove. Accade spesso nel calcio ma anche nella vita. E se dovesse proseguire così di nuove possibili proposte lavorative Vincenzo Italiano potrebbe averne eccome. E’ un patrimonio della Fiorentina, c’è chi lo ha compreso e chi no.

Sei gol, Beltran e sorrisi sparsi A Beltran mancava la rete, un pizzico di autostima e una bella giornata vissuta da protagonista. Tutti obiettivi centrati in quella che è stata una sorta di amichevole europea. Imbarazzante il Cukaricki, probabilmente una delle peggiori formazioni viste negli ultimi anni in Conference League. Ma è stato lo sparring partner perfetto per permettere all’attaccante di sbloccarsi dal punto di vista realizzativo. Adesso servirà dare continuità ai due gol dal peso specifico non altissimo con altre che conteranno per davvero. Ma di base Beltran ha le qualità e gli spunti per ritagliarsi un ruolo da primo attore in questa Fiorentina. Bene i giovani Pierozzi e Comuzzo, ok contro un avversario modestissimo ma forse ancora acerbi per entrare stabilmente nelle rotazioni della prima squadra. Il successo è servito anche per rimettere a posto la classifica di un girone che la squadra ha il dovere di chiudere al primo posto. In caso contrario, visti gli avversari, sarebbe un flop. Più o meno come quello nel derby perso contro l’Empoli, l’ennesimo esame di maturità bucato. Prima che la partita stessa ciò che è mancato clamorosamente è stato l’approccio alla sfida. Uno sbaglio che non la Fiorentina non può permettersi di commettere nella sfida con la Lazio, non brillante come nella scorsa annata e in questo momento alla portata.